domenica 5 ottobre 2025

"Peeping Tom – L’occhio che uccide" in sala in 4K per il 65° anniversario

 di Silvia Sottile


Peeping Tom – L’occhio che uccide (1960) di Michael Powell sarà in sala dal 6 ottobre, grazie a Cineteca di Bologna, restaurato in 4K per il 65° anniversario.

Peeping Tom faceva parte di una serie di film horror a basso costo finanziati dalla Anglo-Amalgamated sulla scia del successo ottenuto dalla Hammer con i suoi QuatermassFrankenstein Dracula usciti tra il 1957 e il 1960.

Questi avevano già scatenato le proteste dei custodi della moralità pubblica che tendevano a collegarli alla minaccia dei fumetti horror americani e del rock and roll, lamentando la scomparsa della cultura popolare inglese tradizionale.

Pare che Powell fosse sinceramente spiazzato dall’accoglienza riservata a Peeping Tom. Probabilmente pensava che l’umorismo del film e la scelta di evitare eccessi pruriginosi potessero distrarre il pubblico dalla premessa profondamente scioccante o addirittura giustificarla. I molti riferimenti e la vena umoristica del film passarono però inosservati nella tempesta di indignazione che esso scatenò, con accuse di atteggiamenti “malsani”, “morbosi” e “perversi” che accomunarono tutte le recensioni (nelle sezioni “Arte e spettacolo”, ovviamente; i commenti della stampa specializzata furono quasi uniformemente favorevoli).

Gran parte delle reazioni scandalizzate va indubbiamente attribuita alla disturbante verosimiglianza del film. A differenza dei suoi immediati predecessori nel ciclo della Anglo-Amalgamated, Horrors of the Black Museum Circus of HorrorsPeeping Tom è ambientato in luoghi riconoscibili della Londra contemporanea.

Il giornalaio che paga Mark perché realizzi “foto artistiche” destinate a clienti rispettabili come Miles Malleson è il volto accettabile di una vasta e inconfessabile industria che soddisfa la ‘scopofilia’, perversione della nostra società. In modo analogo Powell infranse le regole non scritte quando scelse l’affascinante e mite Carl Boehm (figlio del celebre direttore d’orchestra Karl Boehm) per il ruolo di Mark, il timido psicopatico che alterna il lavoro di assistente operatore in uno studio cinematografico alla perversa passione extracurriculare che consiste nel filmare la mortale paura delle sue vittime.

Il legame tra ‘cinema normale’, spietatamente beffeggiato nelle scene in cui Mark lavora a un thriller di routine, The Walls Are Closing In, e il suo ‘cinema segreto’ diventa sin troppo evidente: davanti allo schermo siamo tutti voyeur.




Qui il trailer ufficiale:




Nessun commento:

Posta un commento