di Silvia Sottile
La ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma assegnerà il Premio Master of Film a Edgar Reitz, il cineasta tedesco che, con Heimat, ha segnato in maniera indelebile la storia della settima arte.
Il riconoscimento sarà conferito domani, domenica 19 ottobre
alle ore 16:30 presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone, prima della proiezione del suo nuovo capolavoro, Leibniz
– Chronicle of a Lost Painting (sezione Best of 2025), grazie al quale
corona il sogno, coltivato per tutta la vita, di confrontarsi con uno dei
maggiori filosofi tedeschi. A consegnare il Premio a Edgar
Reitz sarà uno dei maggiori registi del nostro cinema: Nanni Moretti.
Tre i titoli in programma nella sezione Grand Public.
Alle ore 16 presso la Sala Sinopoli, sarà
proiettato Rental Family di HIKARI. La regista di 37
Seconds e della serie tv Beef dirige un grande
Brendan Fraser in una commedia agrodolce, scritta con Stephen Blahut, ispirata
da una realtà che esiste in Giappone da anni: quella di interpretare – per
un’agenzia di “parenti a noleggio” – questa o quell’altra controfigura
familiare per degli sconosciuti. Man mano, addentrandosi nel piccolo mondo di
ciascun cliente, sente in sé crescere sentimenti fin troppo genuini e
confondersi la finzione con la realtà.
Alle ore 18:30 nella stessa sala, il pubblico potrà
assistere alla proiezione de Il falsario di Stefano Lodovichi.
Perfettamente servito da un cast eccellente (Pietro Castellitto, Giulia
Michelini, Aurora Giovinazzo, Edoardo Pesce, Claudio Santamaria) e dalla
sceneggiatura di Sandro Petraglia e Lorenzo Bagnatori, il film racconta
l’Italia delle trame oscure in maniera del tutto inedita. “Il Falsario è
la storia ‘falsamente ispirata’ alla figura reale di Antonio Chichiarelli,
detto anche Toni della Duchessa, artista e falsario vissuto a Roma tra gli anni
’70 e ’80 – ha spiegato il regista – Ma dimenticate la verità per un attimo,
perché il nostro Toni – interpretato da Pietro Castellitto – un avventuriero
guascone, imperfetto, a tratti ragazzino e irrisolto, ha poco a che fare con le
poche e misteriose informazioni che ci sono arrivate sul suo alter ego reale”.
Alle ore 18:45 presso il Teatro Studio Gianni Borgna,
sarà la volta di Glenrothan, esordio alla regia di Brian Cox che
realizza una storia dolceamara, scritta dall’attore e sceneggiatore scozzese David
Ashton, dove il passato s’intreccia con il presente e le generazioni e gli
affetti finiscono per incontrarsi. Immersa nella magnifica natura delle
Highlands scozzesi c’è una grande villa maestosa, che ospita anche la
distilleria del celebre whisky prodotto dalla famiglia da generazioni. Sandy,
il fratello maggiore, se ne è occupato per tutta la vita; ma adesso la salute e
gli affari declinano e ha bisogno dell’aiuto del fratello minore, Donal, che
quasi quarant’anni prima, dopo una lite con il padre e uno scontro con il
fratello, se n’è andato in America e si è dedicato alla sua passione, il jazz.
Prosegue alla Festa la programmazione del Concorso
Progressive Cinema: saranno tre i titoli presentati domani, domenica 19
ottobre, presso l’Auditorium Parco della Musica.
Si inizierà alle ore 16 al Teatro Studio Gianni Borgna
con Six jours ce printemps-là di Joachim Lafosse, premio per
la Migliore regia con Un Silence alla Festa del Cinema di Roma
2023. Il cineasta realizza una storia dove la suspense cresce a poco a poco
fino a diventare tesissima. E dove, in sottofondo, c’è una riflessione pungente
e attuale su ruoli sociali, classi e stereotipi etnici.
Alle ore 19 la Sala Petrassi ospiterà la proiezione
di Good Boy di Jan Komasa, candidato all’Oscar® per Corpus
Christi. In bilico tra fiaba nera e thriller psicologico, il
film esplora i temi del controllo, della redenzione forzata e del prezzo
dell’autonomia individuale. Interpretato da Stephen Graham (il padre di Adolescence)
e prodotto da leggende del cinema come Jeremy Thomas e Jerzy Skolimowski, Good
Boy combina tensione claustrofobica e inquietudine morale in un
racconto che lascia il segno.
Alle ore 21 presso il Teatro Studio Gianni Borgna, gli
spettatori potranno assistere a Sciatunostro di Leandro
Picarella che torna alla Festa di Roma con un film di formazione emozionante e
indimenticabile, che sa parlare al cuore con il linguaggio universale e senza
tempo del cinema. In una piccola isola nel cuore del Mediterraneo, Ettore e
Giovannino, due amici inseparabili di undici e sette anni, si preparano a
vivere l’ultima estate insieme. Ettore, costretto a trasferirsi sulla
terraferma per proseguire gli studi, lascia sull’isola un vuoto che Giovannino
dovrà colmare. Attraverso l’archivio e la videocamera di Pino, un anziano video
amatore, il tempo si fa memoria condivisa, e il soffio dell’isola – sciatu –
diventa il respiro di un’intera comunità.
La Festa del Cinema celebra, anche quest’anno, il
mondo della musica e alcuni suoi protagonisti con un programma di proiezioni in
anteprima.
Domani, domenica 19 ottobre, alle ore 21:15, per la
sezione Proiezioni Speciali, la Sala Sinopoli ospiterà Brunori Sas – Il
tempo delle noci, viaggio intimo e profondo nell’universo creativo e
personale di Dario Brunori, tramite lo sguardo sensibile e attento del regista
Giacomo Triglia, con cui il cantautore condivide un lungo percorso di
collaborazione artistica. Attraverso la genesi del suo ultimo album, il
documentario racconta un periodo segnato da dubbi, crisi artistiche e dal
desiderio di ritrovare un senso, dentro e fuori dalla musica.
Alle ore 21:30 in Sala Petrassi avrà luogo la
proiezione di California Schemin’ di James McAvoy
(sezione Freestyle) che firma un travolgente debutto alla regia ispirandosi
alla vera vicenda del duo rap scozzese Silibil N’ Brains. Nei primi anni 2000,
nella fredda e operaia Dundee, Gavin e Billy sognano di sfondare nell’hip-hop,
ma con i loro forti accenti scozzesi nessuno li prende sul serio. Dopo essere
stati derisi e umiliati a un’audizione londinese, escogitano un piano folle: si
reinventano come rapper californiani, con nomi falsi e accenti questa volta
credibili.
Molto ampia la programmazione presso il MAXXI con
cinque titoli delle sezioni Freestyle e Proiezioni Speciali. Alle ore 14:30 il
regista Philippe Van Cutsem, affiancato dagli attori Arno Dengel e Sophie
Bibet, presenterà al pubblico Procès d’un jeune poète (Freestyle).
Il documentario racconta la storia del poeta Joseph Brodsky che, nel 1964,
appena ventiquattrenne, è accusato dal regime sovietico di “parassitismo
sociale”. A processo concluso, Brodsky è condannato a cinque anni di lavori
forzati e all’esilio nel freddo Nord della Russia. Il film ripercorre
quell’episodio storico, restituendo lo choc e la tensione che scossero l’Unione
Sovietica e misero in luce il conflitto tra arte e politica.
Alle ore 16, Heinz Emigholz introdurrà il suo nuovo
lavoro, Ecce Mole (Proiezioni Speciali), titolo che pone a
confronto due straordinari edifici torinesi firmati da Alessandro Antonelli: la
Casa Scaccabarozzi e la monumentale Mole Antonelliana. Il documentario cattura
la tensione tra spazio e percezione, tra monumentalità e intimità, restituendo
un dialogo silenzioso tra gli edifici e lo spettatore.
Per la sezione Freestyle, il MAXXI ospiterà altri tre
titoli: alle ore 17:15 sarà proiettato Cannibali di Hilary
Tiscione. Nel 1997 l’antologia “Gioventù cannibale” (edita da Einaudi Stile
Libero) fu un caso letterario che ancora oggi attende di essere storicizzato.
Fu un tentativo di raccontare con strumenti inediti una realtà che stava
diventando sempre più irreale, confrontandosi con il pop e la cultura “bassa”.
A distanza di quasi trent’anni alcuni dei protagonisti di allora raccontano e
riflettono su un’esperienza lontana, attuale, irripetibile. Alla fine della
proiezione la regista incontrerà gli spettatori.
Alle ore 19, si terrà Stile Alberto di
Michele Masneri e Antongiulio Panizzi, un viaggio alla scoperta di Alberto
Arbasino, tra i più grandi scrittori italiani del dopoguerra, intellettuale,
giornalista, deputato, dandy, idolo per generazioni di lettori. Il film offre
il ritratto di un uomo che ha sprovincializzato il modo di essere intellettuali
in Italia, lasciando un’eredità colta e modernissima.
La programmazione del MAXXI concluderà alle ore 21 con
il film Pirandello – Il gigante innamorato di Costanza
Quatriglio. Otto donne raccontano liberamente la propria verità su Luigi
Pirandello, ma soprattutto su se stesse: la madre, la nutrice, le
fidanzate, la moglie, la figlia, l’attrice. Ironiche, persino spietate, hanno
desideri, bisogni, conoscenza e qualche certezza. La cornice è il teatro, ma
anche la vita. Sul crinale tra rappresentazione e testimonianza, la docufiction
entra nell’intimità crudele dell’uomo genio.
Per la sezione Proiezioni Speciali, il Teatro Olimpico
Acea ospiterà quattro proiezioni.
Alle ore 12, Claudia Gerini, assieme agli chef Ciro
Scamardella, Roy Caceres e Domenico Stile, presenteranno il
cortometraggio SBRIGÀTE. Chef in libera uscita. Regista e protagonista,
Claudia Gerini ci accompagna alla scoperta della Roma più autentica: mercati,
rovine, ristoranti stellati e scorci marini visitati nel corso di una giornata.
Dai quartieri più vivi e animati ai silenzi antichi di Gabii fino al calar del
sole sul litorale di Ostia, la cucina si trasforma in un mezzo capace di
collegare epoche e culture diverse. L’ingresso in sala è gratuito fino a
esaurimento dei posti.
Alle ore 15:30 sarà la volta di Anatomia di un grande sogno, primo lungometraggio del regista Federico Braconi. Sullo sfondo di una Roma in piena trasformazione, il film dipana le vicende che animano il Rione San Lorenzo sul piano storico e sportivo, attraverso la narrazione della sua polisportiva: l’Atletico San Lorenzo.
Alle ore 17:30, si terrà Buio in sala di Davide Giorni. Il film rievoca i cinema di Roma attraverso una sorta di cartografia immaginaria, passando dagli edifici più appartati alle piazze centrali. Questi posti, sparsi per i suoi quartieri, sono pieni di storie. Molti sono un po’ malandati, cambiano nome, funzione o spariscono senza fare rumore. Alcuni diventano supermercati o garage; altri vengono occupati o trasformati in cinema d’essai. Cinema come il Nuovo Sacher, il Filmstudio e il Cinema dei Piccoli emergono come luoghi della memoria in cui passato e presente si fondono in un grande abbraccio.
Alle ore 19 sarà proiettato Figlio di Giano di Luigi Grispello. Dal 1946 a Roma si celebra il capodanno con il tuffo nel Tevere di “Mr. Ok”, iniziato dal fotografo Rick De Sonay. Oggi è il turno di Maurizio Palmulli, bagnino settantenne di Ostia, pronto a passare il testimone a Marco Fois. Un documentario sui segreti e i riti della Roma verace, che sembra opporsi allo scorrere del tempo, e dove si può essere ancora eroi, come cantava qualcuno, “just for one day”.
La programmazione del Teatro Olimpico Acea concluderà alle ore 21 con Il Grande Boccia (sezione Freestyle). Karen Di Porto dirige con mano sicura l’ultimo film prodotto in maniera rocambolesca dal grande Galliano Juso, su un personaggio che, se non fosse esistito veramente, sembrerebbe inventato: Tanio Boccia. Già allora considerato “il peggior regista del cinema italiano”, irriso da tutti i suoi colleghi e perseguitato dai creditori, Tanio Boccia nel 1964 riesce a mettere in cantiere quattro film contemporaneamente: solo che, in quel settembre, esce Per un pugno di dollari di Sergio Leone e nessuno va a vedere i film del grande Tanio.
Numerosi gli appuntamenti della sezione Storia del Cinema in programma presso la Casa del Cinema.
Si inizierà alle ore 15:30 (Sala Cinecittà) con la proiezione de La stazione di Sergio Rubini, nella versione restaurata da Cinecittà. Nel film, Domenico è il capostazione di un piccolo paesino. Una notte irrompe nel suo ufficio una donna fuggita da un uomo che ha finto di amarla: a poco a poco i due iniziano ad entrare in confidenza, finché non si presenta il fidanzato della donna. Il film sarà introdotto da Sergio Rubini e Domenico Procacci.
Alle ore 18 (Sala Cinecittà), il pubblico potrà assistere a Marcia trionfale di Marco Bellocchio, riflessione sull’istituzione militare, sulla follia sottesa a ogni forma di dominio e sulla perversione che si nasconde dietro ogni tentativo di controllare la realtà. La proiezione – nella versione restaurata da Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con Kavac Film e con il sostegno del Ministero della Cultura – sarà introdotta dal regista.
Alle ore 21:15 (Sala Cinecittà), sarà la volta di Norma Rae di Martin Ritt, restaurato da Disney: la protagonista è una giovane sindacalista che cerca di portare giustizia nella cittadina in cui tutti dipendono da un cotonificio, unica industria locale.
Si conclude alle ore 20, l’omaggio a Claudio Caligari, realizzato a dieci anni dalla sua scomparsa con il sostegno di Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura. In programma, presso la Sala Fellini, La parte bassa di Claudio Caligari e Franco Barbero, documentario che immortala “la parola, il gesto, la rabbia impotente e la voglia di vivere” dei movimenti giovanili milanesi.
Domani, domenica 19 ottobre, la Festa del Cinema arriverà per la prima volta al Teatro della Cometa riaperto, dopo anni di restauro, grazie alla stilista Maria Grazia Chiuri: un luogo magico che ha ospitato le riprese di una sequenza scolpita nell’immaginario di milioni di spettatori, quella della fumeria d’oppio di C’era una volta in America. Presso questo spazio rinnovato, la ventesima edizione della Festa organizzerà, alle ore 16:30, una proiezione-evento del capolavoro di Sergio Leone, in versione restaurata e accompagnata da materiali inediti. Il titolo sarà introdotto dalla pluripremiata costumista del film, Gabriella Pescucci, e da Raffaella Leone, figlia di Sergio e Amministratrice Delegata di Leone Film Group.
Il programma di repliche del Cinema Giulio Cesare si
aprirà in sala 1 con La camera di consiglio di Fiorella
Infascelli (ore 14:30), Leibniz – Chronicle of a Lost Painting di
Edgar Reitz (ore 17), Good Boy di Jan Komasa (ore 19:15)
e California Schemin’ di James McAvoy (ore 21:45). La
programmazione continuerà in sala 3 con Rental Family di
HIKARI (16:30), Il falsario di Stefano Lodovichi (ore 19)
e Brunori Sas – Il tempo delle noci di Giacomo Triglia (ore
21:30). In sala 6 saranno proiettati Looking for Nivola di
Peter Marcias (ore 14:30), Six jours ce printemps-là di
Joachim Lafosse (ore 16:45), Glenrothan di Brian Cox (ore 19)
e Sciatunostro di Leandro Picarella (ore 21:30). Il programma
di repliche terminerà in sala 7 con Le Chant des forêts di
Vincent Munier (ore 15).

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