di Silvia Sottile
Domani, venerdì 24 ottobre alle ore 18:30 presso la Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, la ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma ospiterà la proiezione di Dracula: A Love Tale di Luc Besson (sezione Grand Public).
Il regista mette in primo piano, fin dal titolo, la
storia di un amore ossessivo e immortale, centrale sia in Bram Stoker che
nel Dracula di Coppola. Percorso dalla colonna sonora
inquietante di Danny Elfman, il film ha al centro il pallore esangue di Caleb
Landry Jones (il protagonista di Dogman di Besson), la
bellezza sensuale di Zoë Bleu (Elisabetta/Mina) e Matilda De Angelis (la sua
amica Maria) e l’ambigua arguzia di Christoph Waltz (il Prete, cacciatore di
vampiri che ricorda Van Helsing). Il regista e i protagonisti saranno sul red
carpet della Festa alle ore 17:30.
Altri tre i titoli in programma nella sezione Grand
Public.
Si inizierà alle ore 15:45 presso la Sala Sinopoli
con & Sons, primo titolo in lingua inglese del regista
argentino Pablo Trapero (Il clan, Il segreto di una famiglia,
presidente della giuria Progressive della Festa del Cinema 2024). Il film è uno
spaccato aspro, secco, talvolta ironico dei rapporti familiari, delle eredità
spesso dolorose e ingestibili che i genitori trasmettono ai figli. Strepitosi
Bill Nighy nel ruolo protagonista e Imelda Staunton in quello della ex moglie.
Alle ore 21:30 nella stessa sala, si terrà Alla
festa della rivoluzione di Arnaldo Catinari, tra i migliori direttori
della fotografia italiani. Liberamente ispirato al libro omonimo di Claudia
Salaris (il Mulino), sceneggiato dal regista con Silvio Muccino, il film
rivisita l’impresa fiumana di D’Annunzio raccontando una vita-festa fatta di
futurismo e di utopie, di trasgressione sessuale e di pirateria, di gioco e di
vendetta, all’alba di un bivio cruciale tra dittatura e rivoluzione.
Alle ore 20:45 nella Sala Petrassi, sarà
presentato Deux pianos di Arnaud Desplechin. Tornato in
Francia dopo molti anni, il pianista Mathias (François Civil) ritrova la sua
mentore Elena (Charlotte Rampling), che lo sceglie per accompagnarla in una
serie di concerti all’Auditorium di Lione. Sarà però l’incontro con Claude
(Nadia Tereszkiewicz), suo grande amore di gioventù e ora moglie del suo
migliore amico Pierre (Jérémy Lewin), a risvegliare i fantasmi del passato.
Desplechin si riconferma come uno dei massimi autori viventi, intrecciando
musica e memoria e trasformando il percorso del protagonista in una meditazione
sul tempo e l’identità.
Alle ore 16:30 presso la Sala Petrassi, si terrà la
Masterclass “Gli anni dei Pugni in tasca”, protagonista Marco Bellocchio,
uno tra i maggiori autori della storia del cinema italiano. I pugni in
tasca è il titolo del primo lungometraggio di Bellocchio, uno degli
esordi più folgoranti di tutto il cinema europeo. Il film, uscito in sala
esattamente sessant’anni fa e riproposto alla Festa nella sezione Storia del
Cinema, osava demolire i pilastri ideologici dell’Italia borghese del
dopoguerra e conteneva molti dei temi che segneranno la straordinaria carriera
del cineasta: fra questi, la famiglia come istituzione repressiva, la violenza
sotterranea dei rapporti affettivi, la ribellione generazionale, l’alienazione
e la malattia mentale.
Alle ore 11:30 al MAXXI, Susan Seidelman incontrerà il
pubblico per la Masterclass “Cinema Into the Groove” (ingresso gratuito). La
regista ha ottenuto fama internazionale nel 1985 con Cercasi Susan
disperatamente, vero e proprio fenomeno di costume che ha aperto una strada
nuova per le registe americane, mostrando come si potessero coniugare cinema
femminista e intrattenimento di largo respiro. Il titolo, inoltre, ha
consacrato Madonna, interprete principale al fianco di Rosanna Arquette, come
icona globale, anche grazie al successo del singolo “Into the Groove”, tema
principale della colonna sonora del film.
Il programma del Concorso Progressive Cinema si
chiuderà domani, venerdì 24 ottobre, con la proiezione di Wild Nights,
Tamed Beasts (ore 15 presso il Teatro Studio Gianni Borgna). Al suo
esordio come regista, Wang Tong trasforma l’ansia universale per l’invecchiamento
in un dramma mutevole, che cambia pelle senza mai perdere di intensità.
Ascrivibile al filone del neo-noir cinese, il film oscilla tra thriller, romance contorto e
dramma a forte connotazione sociale, ed esplora con sensibilità il legame fragile
tra chi si avvicina alla fine e chi resta ad accompagnarlo.
Altri tre i titoli in programma al Teatro Studio
Gianni Borgna.
Alle ore 18 si terrà la proiezione di Tienimi
presente, film diretto e interpretato da Alberto Palmiero (sezione
Freestyle). Alberto, giovane regista disilluso, è convinto che il cinema non
abbia più nulla da offrirgli. Ma è proprio rinunciando al suo sogno che ne
scopre il senso più profondo. Dopo anni vissuti a Roma nella speranza di fare
un film, Alberto – ormai vicino ai trent’anni – decide di fare marcia indietro
e tornare nella sua città natale. La provincia, con i suoi ritmi lenti e volti
familiari, sembra offrirgli un rifugio inaspettato. Tra vecchi amici, nuove
conoscenze e qualche momento di pace, Alberto ritrova una tranquillità che
aveva perduto. Ma basta poco perché riaffiorino i dubbi, i desideri messi da
parte e quella domanda che non smette mai di tormentarlo: cosa fare davvero
della propria vita?
Alle ore 20, il pubblico potrà assistere a La
diaspora delle Vele di Francesca Comencini (sezione Proiezioni
Speciali). Il 22 luglio 2024 il cedimento di uno dei ballatoi nella Vela
Celeste di Scampia ha provocato la morte di tre persone e dodici feriti. Dopo
la tragedia, il piano di rigenerazione delle Vele avviato dal Comune di Napoli
subisce una drastica accelerazione e quasi duemila persone ancora residenti
alle Vele vengono evacuate per ricollocarsi in alloggi provvisori, in attesa di
tornare a Scampia nel nuovo quartiere attualmente in costruzione. Attraverso le
loro voci, la regista racconta con grande sensibilità frammenti di storie che
svelano l’attaccamento, la nostalgia, il senso di appartenenza e la profonda
solidarietà di una comunità che aspetta di ritrovarsi.
Alle ore 21:45 sarà la volta di Malavia (sezione
Freestyle), prodotto da Matteo Garrone e diretto con una spiccata sensibilità
emotiva e antropologica da Nunzia De Stefano. Sasà ha tredici anni, vive nella
periferia di Napoli e sogna di diventare un rapper famoso per regalare alla
madre Rusè una vita migliore. L’incontro con Yodi, icona dell’old school
partenopea, sembra finalmente aiutarlo a concretizzare la sua ambizione. Ma il
confronto con la dura realtà della strada e dell’universo musicale lo spinge
verso la criminalità e metterà in pericolo il suo futuro.
Alle ore 19 (Sala Petrassi), gli spettatori potranno
assistere a LIBERO sempre comunque mai di Alessio Maria
Federici (sezione Proiezioni Speciali). Attraverso alcune immagini di
repertorio e le testimonianze di Elio Germano, Paola Cortellesi, Pietro
Sermonti, Michele Riondino, Micaela Ramazzotti, Valeria Golino, Willie Peyote,
Stefano Fresi, Marco Risi, Massimiliano Bruno, Claudio Santamaria, Emanuele
Trevi e molti altri, il documentario ripercorre la vita e la carriera di Libero
De Rienzo, scomparso a soli quarantaquattro anni, dall’exploit con Santa
Maradona passando per il teatro fino all’ultima interpretazione
in Takeaway.
Il MAXXI ospiterà quattro appuntamenti.
Alle ore 15 si terrà la proiezione di Easy to
Love – La vera storia di Massimo Urbani di Paolo Colangeli (sezione
Freeestyle). Compiuti trent’anni, Massimo Amadori intraprende un viaggio a Roma
per trovare una risposta alle tante domande che gli restano sulla vita del
padre, il leggendario sassofonista jazz Massimo Urbani, scomparso due settimane
prima della sua nascita. Incontra quindi musicisti come Enrico Rava, Paolo
Fresu e Rita Marcotulli, amici e familiari, rievocando con loro il mondo del
jazz romano dagli anni ’70 agli anni ’90. Tra biografia musicale e ritratto
intimo, il documentario restituisce perfettamente il talento creativo
dell’artista, a cui il regista aveva già dedicato l’ottimo Massimo
Urbani – Nella fabbrica abbandonata.
Alle ore 16:45 saranno proiettati i primi tre episodi
della serie Sguardi in camera di Francesco Corsi e Paolo
Simoni (sezione Freestyle). Narrata da Milena Vukotic, racconta la storia
italiana attraverso il cinema amatoriale: fotogrammi domestici, primi selfie,
istanti di vita quotidiana e grandi eventi si intrecciano per restituire
speranze, traumi e trasformazioni sociali, dal fascismo alla Liberazione, dalla
guerra alla ricostruzione fino al boom economico. La cinepresa diventa qui uno
strumento di racconto e testimonianza, capace di cogliere l’identità di un
Paese in continua evoluzione. Al termine, i registi dialogheranno con il
pubblico.
Alle ore 19 sarà la volta di Belén,
scritto (con Laura Paredes), diretto e interpretato da Dolores Fonzi,
protagonista di un incontro dopo il film al fianco dell’attrice Camila Plaate.
Nella provincia argentina di Tucumán, in una società segnata da forti
disuguaglianze e pregiudizi radicati, la giovane Julieta viene accusata di
infanticidio. A difenderla è Soledad Deza, avvocata coraggiosa e determinata,
che osa sfidare un sistema giudiziario profondamente conservatore. Quella che
nasce come una causa giudiziaria si trasforma presto in un caso emblematico,
capace di mobilitare indignazione e solidarietà ben oltre i confini nazionali.
Alle ore 21:30 infine, si terrà la serie completa di Dorm
No. 13 (sezione Freestyle). Diretta da Teemu Nikki – uno dei
registi più talentuosi e originali del panorama cinematografico internazionale
– la serie è una black comedy che segue un gruppo di giovani reclute durante
l’addestramento militare: dai primi sguardi diffidenti e tensioni iniziali,
alla nascita di legami inattesi e profondi. La proiezione sarà introdotta dal
regista.
Alle ore 21, il Teatro Olimpico, sempre nella sezione
Freestyle, ospiterà la proiezione di Ellroy vs L.A. di
Francesco Zippel. James
Ellroy odia Los Angeles, l’origine dei suoi traumi, ma non ne può fare a meno.
Ellroy è Los Angeles. L’autore di Dalia Nera, I
miei luoghi oscuri, American Tabloid e Gli
incantatori la racconta senza filtri in questo autoritratto: sopra
le righe, sconcertante, esagerato, impopolare ed estremo come lui. Ma capace di
mettere in luce lati nascosti, di adottare punti di vista imprevedibili e,
soprattutto, di ricostruire un mondo perduto, noir, pericoloso e sempre
affascinante. A fornire un adeguato contrappunto musicale sono i Calibro 35 che
saranno protagonisti di una performance musicale.
Cinque gli appuntamenti della sezione Storia del
Cinema in programma alla Casa del Cinema.
Alle ore 15:45 presso la Sala Cinecittà, si terrà il
primo film di Bennett Miller, The Cruise: il regista di Truman
Capote – A sangue freddo e Foxcatcher – Una storia americana tallona
Speed Levitch, guida turistica sui generis di New York, che accompagna i
turisti su un autobus a due piani, offrendo loro una serie di monologhi
memorabili sulla città.
Alle ore 17:30 (Sala Cinecittà), sarà proiettato Un
pilota ritorna di Roberto Rossellini, odissea di un gruppo di soldati
italiani durante la guerra in Grecia. Separazione, conflitto, ricongiungimento:
i temi dei primi film di Rossellini sono quelli che domineranno la sua opera.
La proiezione sarà introdotta da Isabella Rossellini (Restauro: Fondazione
Cineteca di Bologna e The Film Foundation in collaborazione con Viggo e
Broadmedia Service Srl. Con il sostegno di Hobson/Lucas Family Foundation).
La “Maratona Nouvelle Vague, per soli cinefili” si
chiuderà alle ore 18:30 in Sala Fellini, con il documentario Man of
Cinema: Pierre Rissient di Todd McCarthy. Il regista firma un
affettuoso ritratto di Pierre Rissient, una delle figure più interessanti che
lavorano dietro le quinte del cinema, conosciutissimo tra gli addetti ai lavori
ma sconosciuto al grande pubblico.
Ultimo appuntamento anche per l’omaggio a Mario
Martone: alle ore 19:45 (Sala Cinecittà), si terrà la proiezione di Rasoi,
ripresa dello spettacolo teatrale omonimo, messo in scena da Martone e scritto
insieme a Toni Servillo su testi di Enzo Moscato. L’evento sarà introdotto
dallo stesso Martone.
Alle ore 21:30 nella stessa sala avrà luogo la
proiezione de Il cinema secondo Corman, lunga conversazione con
Roger Corman che prende la forma di una lezione di regia, in cui il cineasta
svela le tecniche di grammatica filmica e i trucchi che insegna ai suoi
allievi. Ne parlerà alla platea il regista Giulio Laroni.
Alle ore 9:45 la Casa del Cinema ospiterà, inoltre, a
ingresso gratuito l’evento Corto Nuovo IMAIE, una rassegna di cortometraggi
realizzati grazie ai fondi dell’Art. 7 L. 93/92. L’iniziativa mira a dare
spazio e visibilità a storie intense, originali e capaci di lasciare il segno.
Il documentario Corpo libero, scritto e
diretto da Donatella Romani e Roberto Amato, prodotto da Telomero Produzioni con
il patrocinio dell’Associazione pazienti Amici Obesi e realizzato con il
contributo non condizionante di Lilly, sarà presentato in anteprima alle ore 18
presso la Sala Studio 2 dell’Auditorium Parco della Musica. Corpo
libero è il primo documentario che affronta a 360 gradi la patologia
obesità, raccontata sia dal punto di vista dei clinici che attraverso il
percorso dei pazienti: quattro storie emblematiche di chi, passo dopo passo, si
è allontanato dal proprio corpo, perdendo il contatto con il proprio benessere
e la salute, per poi ritrovarsi e cercare una nuova connessione con se stesso,
riconquistando la libertà di vivere appieno, oltre le limitazioni che quel
corpo un tempo imponeva. La voce narrante è quella di Stefania Rocca, attrice
icona del cinema italiano, che accompagna lo storytelling con riflessioni
intime e potenti. Dopo la proiezione si terrà un talk che vedrà protagonisti
Annamaria Colao (Vicepresidente del Consiglio Superiore di Sanità, Professore
Ordinario e Direttore Unità Operativa complessa di Endocrinologia, Diabetologia
ed Andrologia della A.O.U. Università “Federico II” di Napoli, Cattedra UNESCO
Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile” Università Federico II di
Napoli), Donatella Romani e Roberto Amato (autori e produttori Telomero
Produzioni), Iris Zani (Presidente di Amici Obesi e FIAO – Federazione Italiana
Associazioni Obesità), e Federico Villa (Associate Vice President Corporate
Affairs & Patient Access Italy HUB di Lilly).
La Festa del Cinema tornerà a Rebibbia Nuovo Complesso
con la proiezione de La vita va così di Riccardo Milani (ore
16), mentre l’Istituto penale minorile Casal del Marmo ospiterà Il
grande Boccia, introdotto dalla regista Karen Di Porto.
Il programma di repliche del Cinema Giulio Cesare si
aprirà in sala 1 con Wild Nights, Tamed Beasts di Wang Tong
(ore 15:15), LIBERO sempre comunque mai di Alessio Maria
Federici (ore 19:45) e Deux pianos di Arnaud Desplechin (ore
21:15). La programmazione continuerà in sala 3 con & Sons di
Pablo Trapero (ore 16) e Dracula: A Love Tale di Luc Besson
(ore 21:30). In sala 6 saranno proiettati Ni primera ni dama di
Barbara Cupisti (ore 15:30), Il figlio più bello di Giovanni
Piperno e Stefano Rulli (ore 17:30), Tienimi presente di
Alberto Palmiero (19:30) e Malavia di Nunzia De Stefano (ore
22). In sala 7 il pubblico potrà assistere a La verità migliore di
Lorenza Indovina (ore 15) e a L’ottavo giorno di Sabrina
Varani (ore 17). Al Teatro Olimpico Acea si terranno le repliche della
serie The Deal di Jean-Stéphane Bron (ep. 1-2 alle ore 12, ep.
3-4 alle ore 14:30, ep. 5-6 alle ore 16:30), mentre al MAXXI (ore 14) sarà
proiettato Come eravamo, TG dal secolo scorso (1954-1984). Il
programma delle repliche coinvolgerà anche il Teatro Palladium con Rino
Gaetano sempre più blu di Giorgio Verdelli (ore 20) e il Nuovo Cinema
Aquila con Cannibali di Hilary Tiscione (ore 19).

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