giovedì 9 ottobre 2025

"Il professore e il pinguino" - Una divertente e commovente storia vera

 di Valerio Brandi



Siamo nel 1976. Al St. George’s College in Argentina arriva il professor Tom Michell (Steve Coogan) ad insegnare inglese a un gruppo di studenti che, anche per via della loro condizione sociale privilegiata, sono tutt’altro che dediti allo studio. 

Michell non è certo contento della situazione, ma almeno ha un lavoro, e inoltre l’importanza dell’istituto è in grado di tenere un minimo al sicuro i suoi occupanti, perché l’Argentina, come la maggior parte dei Paesi Sudamericani di quel periodo, è una polveriera in procinto di esplodere.  

Infatti il 24 marzo 1976 viene messo in atto da Jorge Rafael Videla un vero e proprio colpo di stato, e per questo motivo il collegio viene intanto chiuso per una settimana. 

Tom Michell decide dunque di prendersi una vacanza. Insieme al suo collega Tapio  
(Björn Gustafsson) partirà per l’Uruguay, con la speranza di ottenere una qualche avventura sentimentale. E ci riuscirà… Ma ad innamorarsi di lui non sarà una ragazza di nome Carina (Micaela Breque), bensì uno Spheniscus magellanicus!  

Questo giovane esemplare di Pinguino di Magellano viene ritrovato da Tom e Carina su una spiaggia uruguayana ricoperto di petrolio. I due decidono di provare a salvarlo, e ci riescono perfettamente. Tanto bene che il piccolo pinguino non vuole più tornare a nuotare nell’oceano, ma intende stare sempre appiccicato al buon vecchio professore. Tom è dunque costretto a portarlo con sé in Argentina una volta finito il periodo di chiusura forzata, con la speranza di poterlo affidare, una volta tornato lì, ad un giardino zoologico. Ma ancora non sa che questo buffo pennuto sarà in grado di cambiare la sua vita e quella di tutti coloro che lo conosceranno.  




Diretto da Peter Cattaneo (regista candidato al premio Oscar nel 1998 per Full Monty - Squattrinati organizzati), Il professore e il pinguino è una storia... meravigliosamente vera. Avrebbe funzionato anche in caso contrario, a partire dal fatto che una tale vicenda dal punto di vista prettamente scientifico è decisamente possibile.  

Gli uccelli sono soggetti ad imprinting nei confronti degli esseri umani. In caso siano già cresciuti, possono comunque provare una sorta di riconoscenza nei confronti di chi li ha salvati. Ciò avviene più facilmente nel caso dei pinguini. Sono uccelli monogami; quindi, quando scelgono qualcuno, è per la vita. Essendo inoltre tra i pochi uccelli completamente bipedi, non vedono gli esseri umani come degli esemplari così diversi da loro.  

Queste sono comunque solo piccole curiosità zoologiche perché, come già accennato, la storia di Tom Michell e il suo pinguino Juan Salvador è realmente accaduta. Quando calerà il sipario sull’ultima scena ripresa da Cattaneo, avremo dei titoli di coda che racconteranno ciò che è avvenuto in seguito a questo insegnante e qualche video di repertorio mostrerà il vero pinguino all’interno del St. George College.  

Il titolo originale del film (che è una parte del libro da cui è tratto) è The Penguin Lessons, a ricordare che il pinguino di Tom è stato davvero fondamentale per quest’ultimo. Non solo come amico, ma soprattutto come suo assistente. Questo simpatico animaletto è stato capace di cambiare l’atteggiamento degli studenti sia nei confronti del professore che verso lo studio.




Grazie a Juan Salvador, Tom Michell si è un po’ trasformato in John Keating, con la differenza che lui, al contrario del personaggio interpretato da Robin Williams ne L’attimo fuggente, è esistito davvero, e ha adottato in classe un’ulteriore punto di vista: non sopra la cattedra ma sdraiati sul pavimento, per venire incontro alla bassa statura del loro amico pinguino.  

Il professore e il pinguino è un film in grado di far ridere lo spettatore in più di un’occasione.  Il protagonista pennuto, oltre ad essere carino e coccoloso, può anche essere molto dispettoso e pasticcione, così le risate semplici e genuine sono assicurate. Senza contare che sarà capace di trasmettere ilarità anche quando si ritroverà a fare involontariamente da terapeuta ai suoi amici umani. Altra cosa già successa più nella vita vera: ad esempio, qualche tempo fa è diventato virale il video di un uomo che parlava a un gabbiano, che sembrava davvero ascoltarlo come se fosse un vero psicologo.  

Più si andrà avanti con la storia, più le risate diminuiranno in favore della tensione e della commozione, perché questa vicenda è avvenuta durante il Processo di riorganizzazione nazionale dell’Argentina, una dittatura rimasta purtroppo nota anche per l’elevato numero di Desaparecidos. Ad essere a un certo punto rapita sarà anche la giovane Sofía Alvarez (Alfonsina Carrocio), la nipote dell’esuberante e simpatica Maria (Vivian El Jaber). 

Sofia, oltre ad essere una donna coraggiosa e combattiva, è anche molto intelligente e coerente con i suoi ideali: infatti non si fa scrupoli a condannare anche l’operato dei suoi, ossia i rivoluzionari dei Montoneros, quando questi ultimi commettono gli stessi crimini degli uomini di Videla, come ad esempio il rapimento degli avversari politici.  

Il professore e il pinguino vede anche la partecipazione di Jonathan Pryce (Pirati dei Caraibi, Il Trono di Spade, I due Papi e Guglielmo Tell) nel ruolo del cinico ma onesto preside Timothy Buckle.

Un film imperdibile che, dopo essere stato presentato per la prima volta in occasione del Toronto International Film Festival 2024, sarà disponibile nei cinema italiani dal 9 settembre 2025 (distribuito da Eagle Pictures), quasi sette mesi dopo il debutto negli Stati Uniti.




Il pregevole doppiaggio è stato diretto da Roberto Chevalier (curatore anche dei dialoghi) presso la Laser Film. Steve Coogan è stato questa volta affidato a Francesco Prando, mentre le altre voci protagoniste di questa versione sono di Emiliano Coltorti (Tapio), Oliviero Dinelli (Preside Buckle), Ilaria Latini (Sofia), Doriana Chierici (Maria) e Francesca Manicone (Carina).  

I nostri doppiatori si sono cimentati anche nelle parti recitate nella versione originale in spagnolo, e per questo motivo è stato scelto un consulente esperto di questa lingua come Diego Suarez (l’attuale voce del gatto con gli stivali della Dreamworks). Mario Frezza è il fonico di doppiaggio, Federico Costantini il fonico di mix, e Roberta Schiavon è l’assistente al doppiaggio.  


Nessun commento:

Posta un commento