sabato 9 marzo 2024

Oscar 2024 - I nostri pronostici

 di Silvia Sottile


E siamo finalmente giunti al momento tanto atteso dagli appassionati di cinema di tutto il mondo! Nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 marzo saranno assegnati gli Oscar… Diretta sulla Rai.

Sembra essere finalmente l’anno di Christopher Nolan: finora il suo Oppenheimer ha vinto praticamente tutto e non dovrebbe avere rivali come miglior film, miglior regia e molte altre categorie. Semmai ci si potrebbe chiedere: quante statuette riuscirà a portare a casa?

Come sempre noi ci siamo divertiti ad azzardare dei pronostici, sottolineando non solo chi presumiamo vincerà, ma anche chi è il nostro favorito.

Qui tutte le nomination.

E qui i nostri pronostici per gli Oscar 2024:

 

MIGLIOR FILM

Come accennato sopra, Oppenheimer di Christopher Nolan (qui la nostra recensione) ha la statuetta in tasca, meritatamente. È il film del 2023, un successo di pubblico e critica senza precedenti che ha messo praticamente tutti d’accordo. Non riusciamo a immaginare un avversario che possa insidiarlo.

MIGLIOR REGIA

Stesso discorso della categoria principale. Christopher Nolan (Oppenheimer) ha vinto tutti i premi precursori, dal BAFTA al Golden Globe al DGA. È l’anno della sua definitiva consacrazione. Non ha rivali.

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA

Qualche leggera incertezza potrebbe esserci in questa categoria. Cillian Murphy (Oppenheimer), già vincitore di Golden Globe Drama, Bafta e SAG, o il veterano Paul Giamatti (The Holdovers - Recensione qui), che ha portato a casa Golden Globe Comedy e Critics’ Choice Award? Noi propendiamo per Cillian Murphy (Oppenheimer) ma non ci stupirebbe affatto l’alternativa. A nostro avviso meritano assolutamente entrambi!

MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA

Lotta serrata per questa categoria, diremmo quasi senza esclusione di colpi. Ed è probabilmente la più incerta in un’annata che per il resto appare già abbastanza delineata. A contendersi la statuetta sono Emma Stone (Povere Creature! - La nostra recensione) e Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon - La nostra recensione), con una superba Sandra Hüller (Anatomia di una caduta) che sembra non avere chance. La nostra preferenza va senza ombra di dubbio alla strepitosa Stone (BAFTA, Critics’ Choice Award, Golden Globe Comedy) nell’interpretazione della vita: un personaggio rivoluzionario con un incredibile percorso evolutivo, protagonista assoluta della pellicola. Con questo non vogliamo sminuire l’intensa interpretazione della Gladstone (Golden Globe Drama e SAG) che recita anche solo con lo sguardo, tutta in sottrazione. Solo che a nostro avviso si tratta più di un ruolo da supporter che da protagonista. Ma agli Oscar, si sa, spesso si vince per motivi politici che esulano dall’effettivo valore cinematografico. Per cui crediamo che a spuntarla sarà la prima attrice ‘nativa americana’, ovvero Lily Gladstone (Killers of the Flower Moon). Ma speriamo in una sorpresa finale.

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA

Non c’è storia: Robert Downey Jr. (Oppenheimer). E noi siamo pienamente d’accordo.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA

Esattamente come sopra: Da’Vine Joy Randolph (The Holdovers)

MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE

Qui, nonostante il cuore dica Io capitano (Italia) di Matteo Garrone, un film potente e sublime che andrebbe fatto vedere obbligatoriamente in tutte le scuole, siamo consapevoli che vincerà un altro film dalla tematica altrettanto importante, La zona d’interesse (Regno Unito) di Jonathan Glazer. Ma sorge spontanea una domanda, giusto per fare un po’ di polemica: per quale folle motivo la Francia si è data la zappa sui piedi e non ha proposto il meraviglioso e pluripremiato (Palma d’Oro a Cannes, Golden Globe, César, EFA, ecc…) Anatomia di una Caduta di Justine Triet che ha conquistato ben 5 nomination in altre categorie di peso?

MIGLIOR FILM D’ANIMAZIONE

A contendersi questa statuetta sono due film molto diversi ma entrambi di valore. Il ragazzo e l’airone del Maestro Hayao Miyazaki e Spider-Man: Across the Spider-Verse (Recensione qui), che ha rivoluzionato totalmente l’animazione. Quest’ultimo ci sembra in vantaggio, dato il successo ottenuto ai premi di categoria, gli Annie Awards.

MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE

Anatomia di una caduta (giusto riconoscimento a uno dei migliori film della stagione cinematografica).

MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE

American Fiction (non siamo d’accordo: per quanto gradevole e ben scritto, il film dalla vena satirica, non ci ha convinti pienamente).

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Oppenheimer (senza se e senza ma).

MIGLIOR MONTAGGIO

Oppenheimer

MIGLIORI COSTUMI

Povere creature!

MIGLIOR SCENOGRAFIA

Povere creature!

MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA

Povere creature!

MIGLIOR SONORO

Oppenheimer

MIGLIORI EFFETTI VISIVI

The Creator

MIGLIOR COLONNA SONORA

Oppenheimer

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE

Barbie (qui la nostra recensione): “What Was I Made For?” o “I’m Just Ken”? In ogni caso una sorta di premio di consolazione per il fenomeno del box office mondiale.

 

Non ci esprimiamo su Cortometraggi e Documentari dato che non li abbiamo visionati.

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