di Silvia Sottile
Ci sono voluti più di dieci anni di lavoro per realizzare Innocence, una storia che racconta Israele tramite il suo esercito. O meglio, tramite gli occhi, i diari e i filmati familiari di alcuni giovani chiamati alle armi e che non hanno resistito a questa imposizione alla violenza.
“Fino a che punto la narrazione dell’olocausto è storia e quando diventa invece uno strumento politico?” Con questa domanda, tanto provocante quanto attuale, il regista Guy Davidi interroga il suo Paese e realizza un durissimo atto di accusa contro le politiche che educano al culto delle armi e della guerra.
Un film dirompente, brutalmente concreto e incredibilmente poetico. Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Al cinema dal 3 aprile con Bloom Distribuzione.
Qui il trailer ufficiale:
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