di Valerio Brandi
Ritorno al passato per vivere al meglio la sua nuova vita: è questa la speranza di Jessica (DeWanda Wise) che, tornando ad abitare nella casa dove ha vissuto l’infanzia, insieme al compagno Max (Tom Payne) e le sue figliastre Alice (Pyper Braun) e Taylor (Taegen Burns), spera dunque di lasciarsi alle spalle tutti i traumi che a volte riemergono sotto forma di incubi.
La figliastra maggiore, Taylor, da classica adolescente, continua a creare problemi, mentre Alice, la più piccola, sembra ambientarsi meglio, anche perché ha un nuovo orsacchiotto con cui giocare e parlare. Dalla felicità ritrovata di Alice sembra guadagnarci anche Jessica, almeno fino al momento in cui il rapporto con Teddy comincia a diventare davvero strano...
Prodotto dalla Blumhouse (M3gan, L’esorcista – Il credente e Five Nights at Freddy's, solo per citare qualcuno dei loro ultimi lavori), Imaginary è diretto da Jeff Wadlow (che ne ha anche scritto la sceneggiatura insieme a Greg Erb e Jason Oremland), regista già pratico del genere orrorifico grazie a titoli come Nickname: Enigmista, Obbligo o verità, Fantasy Island e La maledizione di Bridge Hollow.
Regista esperto per un risultato soddisfacente: Imaginary è uno di quei film in grado di creare curiosità e buone aspettative anche con la semplice locandina, del resto cosa c’è di più inaspettatamente inquietante ma anche sadicamente divertente dell’idea di un orsacchiotto di peluche in grado di ucciderti? Anche perché, a differenza di giocattoli come bambole o clown, l’orsetto di pezza difficilmente genera paura ma solo tenerezza.
Come si evince dal titolo, Imaginary rielabora in versione horror il rapporto tra i bambini e i loro amici immaginari, attingendo non solo alle leggende popolari ma anche alla letteratura e alla pittura. Il viaggio di Alice ricorda molto quello della sua omonima nel ‘Paese delle Meraviglie’, e il mondo in cui vive Teddy sembra uscito da un quadro di Maurits Cornelis Escher.
Una serie di spaventose sorprese, unite anche a
momenti di sincera commozione quando viene mostrato il rapporto tra Jessica e
suo padre Ben (Samuel Salary).
Un buon film horror da non perdere, anche grazie all’ottima versione italiana,
diretta da Antonella Baldini (con l’assistenza di Veronica De Biase, i dialoghi
di Linda Barani, Luca Massone come fonico del doppiaggio e Paolo Castellani
come fonico di mix) presso la CD CInedubbing srl, con le voci di Benedetta
Degli Innocenti (Jessica), Lina Tosti (Alice), Vittoria Bartolomei (Taylor),
Stefano Crescentini (Max), Fabrizio Pucci (Ben), Angiola Baggi (Gloria),
Federico Bebi (Liam), Francesca Fiorentini (dottoressa Soto) e Francesca
Manicone (Samantha).
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