di Silvia Sottile
Solo i mostri giocano a fare Dio.
Presentato in anteprima mondiale alla 82^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Frankenstein è disponibile su Netflix dal 7 novembre, dopo un breve passaggio in cinema selezionati. Scritto e diretto da Guillermo del Toro, con Oscar Isaac, Jacob Elordi, Mia Goth, Felix Kammerer, Charles Dance e Christoph Waltz.
Il regista premio Oscar Guillermo del Toro adatta il
racconto classico di Mary Shelley su Victor Frankenstein (Oscar Isaac), uno
scienziato geniale ma egoista che dà vita a una creatura mostruosa (Jacob
Elordi) con un esperimento che porterà alla tragica fine di entrambi.
Creatore e Creatura. Padre e Figlio.
Guillermo del Toro rilegge
il classico di Mary Shelley attraverso la sua arte visionaria, dandone una nuova
interpretazione personale, emozionante e poetica. Se esteticamente il regista è
fedele al romanzo nelle atmosfere gotiche, che anzi innalza all’ennesima
potenza, se ne discosta in parte a livello narrativo per seguire più a fondo la
sua visione e il suo messaggio.
Ci sono due lati in ogni
storia. Nella prima parte della pellicola è Victor Frankenstein a narrarla,
moderno Prometeo che ruba il fuoco agli Dei, preso dalla frenesia di ergersi a
Dio attraverso la scienza, firmando la sua rovina. Salvo poi rendersi conto
troppo tardi, con orrore, di ciò che ha fatto.
Nella seconda parte, invece,
è proprio la creatura, a raccontare la sua storia dal suo punto di vista, lasciando
emergere il suo lato umano. Questo è sicuramente uno degli aspetti più potenti
e toccanti del film. Una creatura che si mostra più umana del suo creatore.
Chi è dunque il vero mostro?
Uno dei principali punti di forza di Frankenstein è indubbiamente la straordinaria interpretazione
di Jacob Elordi nei panni della creatura, donandole un’incredibile sensibilità
e una vasta gamma di emozioni che riesce a esprimere magistralmente, toccando
profondamente l’anima.
Inoltre visivamente siamo
di fronte a un’opera strabiliante e altamente spettacolare. Una gioia per gli
occhi, oltre che per il cuore. Dalle scenografie superbamente ricostruite, agli
oggetti di scena, fino ai sontuosi costumi… il tutto ulteriormente valorizzato da
una fotografia mozzafiato e dalla meravigliosa colonna sonora di Alexandre
Desplat.
Frankenstein è un gioiello sublime, straziante e struggente, dal finale molto commovente. Un film stupendo che merita assolutamente la visione sul grande schermo, decisamente più adatto a esaltarne la poesia.
"Così il
cuore si spezzerà, eppure spezzato vivrà" – Lord Byron





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