domenica 21 gennaio 2018

"Fabrizio De André. Principe Libero" al cinema 23 e 24 gennaio

di Silvia Sottile




«Io sono un principe libero e ho altrettanta autorità di fare guerra al mondo intero quanto colui che ha cento navi in mare». C’è una citazione del pirata britannico Samuel Bellamy iscritta nelle note di copertina di uno dei dischi più belli di Fabrizio De André, “Le nuvole”. E a questa frase si ispira il titolo di FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO, il biopic a lui dedicato in arrivo sul grande e sul piccolo schermo in concomitanza con i due anniversari che ne racchiudono il viaggio: quello della scomparsa, l’11 gennaio 1999, e quello della nascita, il 18 febbraio 1940.

Coprodotto da Rai Fiction e Bibi Film, scritto da Francesca Serafini e Giordano Meacci e diretto da Luca Facchini, interpretato da Luca Marinelli (nel ruolo di Fabrizio De André), Valentina Bellé, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini, FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO sarà nei cinema italiani per due soli giorni, il 23 e 24 gennaio, distribuito da Nexo Digital (elenco sale su www.nexodigital.it), e andrà in onda il 13 e il 14 febbraio su Rai1. Un appuntamento imperdibile per tutti coloro che hanno amato e amano ancora oggi le sue canzoni e un’opportunità straordinaria per godere di quella che Fernanda Pivano ha definito “la voce di Dio”.

“Principe” e “libero”, due parole che, accostate, raccontano molto bene De André: il magnetismo e il naturale distacco di un principe, sempre pronto a raccogliere e ad appassionarsi alle storie dei diversi, degli ultimi, dei diseredati, e a farne parabola, canzone, preghiera; la ricerca della libertà e il racconto di un viaggio fatto “in direzione ostinata e contraria”, per usare i versi di una sua canzone, che lo hanno reso il testimone e il cantore dell’uomo e della sua divina imperfezione, promuovendone valori come la tolleranza, il perdono, la comprensione, il rispetto, l’amore.

Se queste sono le caratteristiche universalmente note dell’arte di Fabrizio De André, ciò su cui si concentra FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO è l’umana avventura del suo protagonista: dall’infanzia ai capolavori della maturità, passando attraverso il racconto accurato degli anni di Genova, del rapporto con la famiglia e dell’apprendistato formativo svolto nei caruggi della città, contornato da amici vicini come Paolo Villaggio – sarà lui a coniare per De André il soprannome con cui è tuttora noto, Faber – e delicatamente più distanti, come Luigi Tenco. Seguono i primi successi – Mina che porta in televisione la sua “Canzone di Marinella” –, le prime timide esibizioni dal vivo, l’incontro con Dori Ghezzi, la vita da agricoltore in Sardegna fino alle drammatiche pagine del rapimento e al successivo ritorno sulle scene.

FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO mette in scena il racconto di una personalità unica che ha segnato la storia della canzone e della cultura italiana.


SINOSSI

Fabrizio De André. Principe Libero racconta la vita di uno dei più grandi poeti della musica italiana.

Fin dall'adolescenza Fabrizio dimostra la sua curiosità speciale, il suo ardore di vita. Sempre in opposizione all'autorità, in famiglia e a scuola, Fabrizio sviluppa presto una grande sensibilità per le vite degli ultimi. Sentendosi a suo agio più con gli emarginati dei carruggi che nelle feste borghesi degli amici di famiglia.

La sua costante irrequietezza trova finalmente un senso quando riceve in regalo dal padre la sua prima chitarra. È amore a prima vista. Nonostante questo Fabrizio dovrà superare un grande conflitto con sé stesso per accettare la sua vocazione e trasformarla nella sua professione, trovando per questo spesso rifugio nell’alcol.

La continua ricerca di spazio e di tempo per coltivare la sua arte entrano presto in conflitto con i suoi doveri famigliari di marito di Puny e di padre di Cristiano. L'incontro umano ed artistico con Luigi Tenco sarà però fondamentale per lui: uno spazio di complicità nei rovelli dell’arte. Così come la collaborazione con il poeta Riccardo Mannerini.

E non saranno gli unici: lungo la sua carriera Fabrizio collaborerà con alcuni fondamentali autori, poeti ed artisti del dopoguerra italiano. Tra gli altri, Paolo Villaggio, Fernanda Pivano e la PFM solo per citarne alcuni.

L'incontro con Dori Ghezzi lo porterà a confrontarsi con le proprie paure e ad abbracciare l'amore, in un senso nuovo di libertà, nella campagna in Gallura, dove nascerà la seconda figlia, Luvi. E dove però si consuma anche la negazione di tutte le libertà, nella vicenda dei quattro mesi del sequestro. Anche in questo caso, De André, riuscirà a trasformare un evento drammatico in grande arte, regalandoci un capolavoro come Hotel Supramonte.

FABRIZIO DE ANDRÉ. PRINCIPE LIBERO è una coproduzione Rai Fiction e Bibi Film. Regia di Luca Facchini, con Luca Marinelli, Valentina Bellè, Elena Radonicich, Davide Iacopini, Gianluca Gobbi e con la partecipazione straordinaria di Ennio Fantastichini. Sarà nei cinema italiani solo il 23 e 24 gennaio distribuito da Nexo Digital con i media partner  Radio Deejay, Mymovies.it e rockol.it. In arrivo il 13 e il 14 febbraio su Rai1.

Qui il trailer 

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