giovedì 28 settembre 2017

"Emoji - Accendi le Emozioni": divertente viaggio tra le App dello Smartphone

di Silvia Sottile




Colorato, divertente e decisamente a misura di bambino, Emoji – Accendi le Emozioni è il nuovo film di animazione targato Sony Pictures Animation, al cinema dal 28 settembre.

Diretto da Anthony Leondis, Emoji racconta la storia di Gene, emoji  “bah” come i suoi genitori, che vive nella ridente cittadina di Messaggiopoli, all’interno del telefono dell’adolescente Alex, dove tutte le emoji, dotate di una sola espressione, sono pronte per essere scelte e usate. Ma  Gene è nato senza filtro e riesce a fare tutte le espressioni: viene quindi considerato difettoso, da eliminare! Inizia così un avvincente viaggio contro il tempo, attraverso tutte le App, per provare ad essere riprogrammato e diventare “normale”, prima che Alex formatti il cellulare. Lo accompagnano l’emoji  Gimme 5, che sogna di tornare tra i preferiti, e l’hacker Rebel, desiderosa di fuggire nel Cloud.


Lo spunto sicuramente più innovativo, che regala alcune delle scene più esilaranti, è proprio vedere muoversi i protagonisti all’interno di uno Smartphone tra tutte le applicazioni che utilizziamo quotidianamente: Facebook, Instagram, Dropbox, Just Dance, Spotify, Candy Crash e altre ancora. Alcune trovate, davvero interessanti e spassose, coinvolgono sia i più piccoli che gli adulti, generando genuine risate . 

Del resto ormai il cellulare è talmente integrato nelle nostre vite che non stupisce l’idea di trasformarlo in un luogo virtuale dove ambientare un cartoon: lo sguardo ironico con cui si guarda questa realtà è ormai molto vicino alla piena accettazione.


A livello di trama, invece, ci troviamo di fronte al più classico dei percorsi di formazione, con Gene che inizialmente vorrebbe essere uguale a tutti gli altri ma alla fine del suo viaggio comprende l’importanza di accettarsi così com’è. Proprio  il messaggio di “essere se stessi” è ormai quello predominante nei film di animazione (e non solo), specie se rivolti ai più piccoli, e denota una certa mancanza di originalità. 

È ovvio che fare il paragone con film strutturati decisamente meglio sia a livello narrativo che tecnico, come il capolavoro Disney Pixar Inside Out (con al centro proprio le “Emozioni”), risulti penalizzante e anche ingiusto nei confronti di Emoji che, pur con i suoi limiti, regala comunque quell’ora e mezza di sano e piacevole divertimento.

Nell’insieme il film si rivela allegro e gradevole, dal ritmo frizzante e dai colori vivaci, abbastanza semplice e lineare nello sviluppo e nella comprensione, adatto quindi soprattutto alla fascia di riferimento, ovvero i bambini. Con qualche strizzata d’occhio ai genitori. 


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