venerdì 1 settembre 2017

"Dunkirk": il capolavoro di Christopher Nolan

di Silvia Sottile



Dunkirk è molte cose: è innanzitutto un film di guerra, storico, ma è anche un thriller, ricco di pathos, azione ed emozioni… in una parola, senza girarci troppo intorno, è un capolavoro!

Christopher Nolan, che da sempre divide la critica e le platee cinematografiche, amato o odiato, regista della trilogia di Batman con Christian Bale (Batman Begins, Il Cavaliere Oscuro, Il Cavaliere Oscuro – Il Ritorno) e di Interstellar, realizza quello che a nostro avviso è il suo film migliore in assoluto e lo fa alla sua maniera. Eppure, per certi versi, si tratta un film diverso da tutti gli altri finora da lui realizzati, che si inserisce prepotentemente e a pieno titolo tra i capisaldi della tradizione filmica bellica.

Ma di cosa esattamente parla Dunkirk? Innanzitutto si tratta di una storia vera, un episodio storico reale. Dunkirk racconta essenzialmente di una sconfitta, in parte trasformata in vittoria, ovvero dell’epica evacuazione da Dunkerque. Nei primi anni della seconda Guerra Mondiale, 400.000 soldati inglesi si trovano sulla costa francese al confine col Belgio (a Dunkerque, appunto) stretti nella morsa del nemico nazista. Si trovano a sole 26 miglia da casa, quasi vedono la Patria dall’altro lato della Manica ma sono impossibilitati a raggiungerla (a causa di una secca le navi inglesi non possono attraccare). È qui che grazie ad una brillante strategia messa in atto (denominata Operazione Dynamo), vengono richiamate migliaia di piccole imbarcazioni civili che intervengono in soccorso riuscendo a portare in salvo la maggior parte di questi soldati che, sconfitti e sconvolti, avevano la certezza della morte di fronte a sé.


Con vivido realismo Nolan mette in scena la lotta per la sopravvivenza, il desiderio crudo e atavico di salvare la pelle ad ogni costo, sotto i pesanti bombardamenti aerei, i cui suoni rimbombano e riecheggiano nelle orecchie dello spettatore come fossero veri. Non c’è una vera e propria personalizzazione dei protagonisti: il soldato sulla spiaggia in cerca di una via di fuga per scampare alla morte rappresenta solo uno tra tanti, così come l’eroe per caso (uno dei proprietari delle piccole imbarcazioni che attraversano la manica per portare aiuto) o quello per scelta (il pilota della RAF).

Suddividendo la scena in tre ambientazioni diverse (tra loro interconnesse), dalla diversa durata temporale – una settimana sulla spiaggia, una giornata in mare e un’ora in aria – che poi andranno a sovrapporsi e a coincidere, e affidando con cura ogni ruolo ad attori particolarmente espressivi e dal talento straordinario, il regista ci trascina inesorabilmente dentro lo schermo, all’interno di questo particolare episodio di guerra, in medias res, in mezzo alle urla dei soldati disperati in lotta per la sopravvivenza, ai fischi delle bombe che piovono dall’alto. Sembra davvero di essere dentro la cabina di pilotaggio dello Spitfire con Farrier (Tom Hardy) o in barca con il Signor Dawson (il Premio Oscar Mark Rylance) o sull’instabile pontile con il Comandante Bolton (Kenneth Branagh) o nell’angosciante eco di battaglia rivissuta dal Soldato Tremante (Cillian Murphy) o nel disperato aggrapparsi alla vita dei giovani soldati sulla spiaggia (Fionn Whitehead, Aneurin Barenard, Harry Styles).


Tutto impeccabile dal punto di vista tecnico: Nolan ha girato Dunkirk (da una sua sceneggiatura originale) utilizzando la tecnologia IMAX insieme alla pellicola 65 mm (vi consigliamo, se possibile, di vederlo nel formato IMAX 70 mm), quasi senza effetti speciali, e nei luoghi dove realmente sono avvenuti i fatti. Visivamente potente, il film vanta una fotografia mozzafiato (di Hoyte van Hoytema), dai colori vividi, associata a movimenti di macchina impressionanti che ti catapultano davvero in volo verso l’orizzonte tra cielo, terra e mare (altro che 3D!). E le musiche originali (composte dal Premio Oscar Hans Zimmer, superlativo, come sempre) accompagnano alla perfezione ogni istante, creando il giusto pathos angosciante per mantenere sempre alta la tensione. Musiche che non escono dalla testa anche dopo la fine della visione. 

Un film straordinario, fatto di poche parole ma molte emozioni, che dà i brividi e tocca l’anima. Un mix di azione, realismo ed emozione che riesce anche ad evitare la falsa retorica o l’eccessivo patriottismo, perché alla fine si tratta pur sempre di una vittoria nella sconfitta. L’epicità che si respira non è data da grandi eventi ma da questa impellente lotta tra la vita e la morte e da piccoli atti di eroismo di gente comune che riesce a tramutare una sconfitta in una vittoria.  Un episodio di una lunghissima e drammatica guerra che però, in qualche modo, ha segnato definitivamente la Storia.

Chi scrive non ha mai amato Nolan, eppure per Dunkirk è scattato il colpo di fulmine. Non esitiamo, dunque, a definirlo un capolavoro, assolutamente imperdibile, non solo per gli amanti dei film di guerra ma, a nostro avviso, per tutti. Dal 31 agosto al cinema.


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