È estate. È tempo di commedie romantiche per sognare
e rilassarsi. Tra queste spunta Disegno
d’amore (2014) di Michael Damian, un gioiellino misconosciuto, che incanta
fin da subito non solo per la trama inattesa e per il cast di alto livello tra
cui spiccano Jane Seymour (Agente 007 –
Vivi e lascia morire) e David Oakes (è Ernest, il fratello del Principe
Albert in Victoria), ma per la
location assolutamente mozzafiato.
Il film, infatti, si svolge per una parte a New York
(il cast vi ha soggiornato solo per una manciata di giorni) e per l’altra in
Romania, nello specifico a Sighișoara, in Transilvania, cittadella medievale
ancora perfettamente conservata ed entrata nel Patrimonio Unesco nel 1999 quale
parte del complesso dei Villaggi con chiese fortificate in Transilvania.
Il sito in sé e per sé ha un’importanza fondamentale
nel film, perché spinge la protagonista Danielle (Giulia Nahmany) a comprendere
il vero valore della vita (rumena, era andata a New York per lavoro, e torna a
casa dopo essere stata ingiustamente licenziata) e a trovare il suo posto nel
mondo a casa sua.
Per quanto il film possa sembrare una favola quasi
irrealizzabile, è esso stesso il risultato di un sogno. Il soggetto è infatti
della stessa Giulia Nahmany (nata in Israele, ma vissuta in Romania), che del
film è anche produttrice esecutiva (nonché la performer del main theme). Il motto dell’attrice (che
è anche creatrice di gioielli e di profumi) è “Sii audace! I sogni diventano realtà. Con duro lavoro, determinazione,
e tanto amore per il tuo sogno, nulla è impossibile”. La realizzazione del
film dimostra che i sogni si possono realmente realizzare!
Le riprese in Transilvania sono state effettuate
nell’autunno 2013 e il film è uscito nell’aprile 2014. In occasione della
prima, l’attrice ha dichiarato: “Credo
che Disegno d’amore possa definirsi
un ambasciatore a tutti gli effetti della Romania come destinazione di una
vacanza”.
E vedendo la pellicola viene indubbiamente voglia di
aprire l’atlante e scoprire dove si trova questo luogo quasi bucolico, dalle
viste incredibili, le chiese affascinanti e le fattorie di famiglia che vivono
ancora al ritmo con la natura (non è forse un caso che Danielle userà come nome
d’arte quello della capra della nonna).
Ecco la motivazione per cui i Villaggi con chiese
fortificate in Transilvania sono entrati nel Patrimonio Unesco culturale nel
1999:
“Questi
villaggi della Transilvania, con le loro chiese fortificate, forniscono una
vivida immagine del paesaggio culturale della Transilvania meridionale. I sette
villaggi iscritti, fondati dai Sassoni di Transilvania, sono caratterizzati da
un sistema specifico dell’uso del terreno, e dall’organizzazione delle fattorie
familiari così come erano ai tempi del Medio Evo. Essi sono dominati dalle loro
chiese fortificate, che illustrano gli stili architettonici dal XIII al XVI
secolo”.
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