sabato 21 luglio 2018

"Skyscraper": "The Rock" e il grattacielo in fiamme

di Silvia Sottile



Will Sawyer (Dwayne “The Rock” Johnson) è un veterano americano di guerra ed ex leader del Team di Recupero Ostaggi dell'FBI che, dopo aver perso una gamba in azione, ora valuta la sicurezza dei grattacieli. Durante un lavoro a Hong Kong, un nuovissimo, altissimo e avveniristico grattacielo, da lui appena valutato come il più sicuro al mondo, viene improvvisamente avvolto dalle fiamme. La colpa ricade su Will che, da ricercato in fuga, deve trovare i responsabili che l’hanno incastrato, ripulire il suo nome e soprattutto salvare in qualche modo la sua famiglia (la moglie Sarah/Neve Campbell e i due figli) rimasta intrappolata all'interno dell'edificio in fiamme.

Scritto e diretto da Rawson Marshall Thurber (Una spia e mezzo, Come ti spaccio la famiglia) Skyscraper è un classico film d’azione catastrofico che basa la sua forza principalmente, se non esclusivamente, sul fisico possente di The Rock, ormai specializzato in pellicole adrenaliniche di questo genere, tipiche, oltretutto, del periodo estivo. La novità è rappresentata dal volere, per certi versi, “umanizzare” l’eroe, privandolo di un arto e rendendolo un padre amorevole, spinto ad agire dal dramma che sta vivendo la sua famiglia. 


Il problema, però, è che questo film fa l’errore di prendersi eccessivamente sul serio. Dato che le scene action, ottimamente realizzate dal punto di vista tecnico, sono talmente surreali e improbabili da mettere a dura prova la sospensione dell’incredulità (come il salto nel vuoto da una gru al grattacielo, già spoilerato nel trailer), una maggiore e sfrontata autoironia (che sappiamo essere un’ottima qualità di Dwayne Johnson, come abbiamo visto, ad esempio, in Jumanji – Benvenuti nella giungla) avrebbe giovato molto e si sarebbe potuta rivelare la carta vincente. Ma purtroppo così non è stato. Per non parlare del fatto che l’handicap affibbiato al protagonista, cosa che ha suscitato alcune polemiche, serve solo a poter utilizzare l’arto meccanico per scopi inaspettati, come restare appeso a testa in giù dal grattacielo, o tenere aperte delle porte blindatissime.

La trama, come spesso accade in questi casi, è poco plausibile e fortemente prevedibile, giusto un mezzo per dare il via all’infinita sequenza di scene d’azione ad alto tasso di adrenalina.  Tutto costruito, come dicevamo, attorno alla figura di The Rock, leader indiscusso dei film catastrofici degli ultimi anni, da San Andreas (2015) a Rampage – Furia animale (2018). Ma questa volta non basta.


Sicuramente non aiuta l’inevitabile paragone con gli illustri “precedenti” Trappola di Cristallo (1988) e L’inferno di cristallo (1974). Interessante, nel finale, anche se non sviluppato al meglio, il richiamo al labirinto di specchi de La Signora di Shanghai (1947) di Orson Welles.

Nonostante i numerosi difetti, Skyscraper offre comunque un discreto intrattenimento senza troppe pretese. In fondo può bastare anche solo gustarsi le esplosioni e le imprese eroiche di The Rock senza farsi troppe domande e mettendo da parte la credibilità.

Dal 19 luglio al cinema, distribuito da Universal Pictures.

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