venerdì 12 maggio 2017

"Tutto quello che vuoi": delicato confronto generazionale

di Silvia Sottile



Esperto sceneggiatore (i film di Paolo Virzì, tutte le stagioni della fiction Rai Il Commissario Montalbano) Francesco Bruni torna per la terza volta dietro la macchina da presa (dopo Scialla! e Noi 4) per dirigere Tutto quello che vuoi, film garbato in cui viene raccontato con delicatezza l’incontro tra due generazioni anagraficamente distanti.

Alessandro (Andrea Carpenzano) è un ventiduenne di Trastevere, ignorante e turbolento, che trascorre le giornate in giro con gli amici (interpretati da Emanuele Propizio, Riccardo Vitiello e Arturo Bruni, figlio del regista e rapper nella Dark Polo Gang). Il padre Stefano (Antonio Gerardi) gli procura un lavoro presso un anziano ed elegante signore, Giorgio (Giuliano Montaldo), poeta dimenticato.  Alessandro accetta malvolentieri di accompagnare nelle sue passeggiate pomeridiane l’anziano poeta dalla mente un po’ smarrita a causa dell’Alzheimer ma piano piano tra il ragazzo e Giorgio si crea un rapporto di affetto e amicizia, complici anche dei ricordi legati alla seconda guerra mondiale che affiorano dai versi del poeta: indizi di una vera e propria caccia al tesoro. Alessandro, insieme ai suoi amici, si avventura con Giorgio in una gita fuori porta  alla ricerca di questa ricchezza nascosta ma soprattutto di quella celata nel suo stesso cuore. 


Liberamente ispirato a Poco più di niente  di Cosimo Calamini, il soggetto del film di Bruni ha molto di autobiografico. Lo stesso regista, in sede di conferenza stampa, ci racconta che lo spunto narrativo dell’Alzheimer deriva proprio dal fatto che alcuni anni fa suo padre si è purtroppo ammalato di questa malattia che “negli stadi iniziali presentava anche aspetti molto sorprendenti, momenti toccanti e altri persino buffi, con l’interessante e progressiva regressione verso il passato”. L’immaginazione di Bruni si è nutrita anche del fascino che ha esercitato su di lui il suo quartiere di adozione, Trastevere (valorizzato dalla fotografia di Arnaldo Catinari), dove appunto è ambientata questa pellicola.

Grazie ad un'ottima scrittura Tutto quello che vuoi  riesce a tratteggiare con garbo, delicatezza e uno sguardo amorevole, l'avvicinamento tra due generazioni: gli anziani, i nonni, che costituiscono la nostra memoria, il nostro passato, e i giovani, ovvero il futuro. Perché solo sapendo da dove veniamo possiamo capire chi siamo.  Bruni riesce a calibrare e a bilanciare sapientemente i toni da commedia con quelli più drammatici alternando momenti divertenti (caratterizzati da ottimi tempi comici) ad altri decisamente commoventi.

Tutto quello che vuoi si rivela dunque un racconto davvero molto piacevole, trainato dall’interpretazione superba del maestro Montaldo (grande regista, oltre che attore, nonché attuale Presidente ad interim dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), affiancato da giovani e promettenti attori che non sfigurano. 

Al cinema dall’11 maggio.

I nostri scatti in conferenza stampa:

 Giuliano Montaldo

 Francesco Bruni

 Andrea Carpenzano

 Emanuele Propizio

 Raffaella Lebboroni

 Riccardo Vitiello e Antonio Gerardi

 Carolina Pavone e Arturo Bruni

Copyright foto © Silvia Sottile

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