Nel 2008 Matthew McConaughey cercava l’oro in
compagnia di Kate Hudson nella commedia Tutti
pazzi per l’oro che mescolava avventura e storia d’amore. Nove anni dopo,
il camaleontico attore premio Oscar per Dallas
Buyers Club si imbarca in una nuova ricerca dell’oro, questa volta in una
pellicola dai risvolti drammatici e legati al mondo di Wall Street , quello degli
investimenti miliardari e degli squali della finanza che poi porterà alla crisi
economica americana e mondiale. Tante infatti sono le somiglianze tra Gold – La grande truffa di Stephen
Gaghan e il capolavoro di Martin Scorsese con Leonardo Di Caprio The Wolf of Wall Street.
Kenny Wells (McConaughey) rincorre da anni il
luccicante sogno americano mettendo in pratica gli insegnamenti di suo padre.
Per realizzarlo è disposto ad arrivare fin nell'inesplorata giungla indonesiana
e scavare nella terra a mani nude. È proprio laggiù che, dopo aver investito
ogni cosa nell'impresa, insieme al geologo Michael Acosta (Edgar Ramirez) scopre
(o almeno così sembra…) una delle più grandi e ricche miniere d'oro del
pianeta. Diventato di colpo milionario, senza più freni e smanioso di
accumulare nuove ricchezze, l'ambizioso Wells, personificazione dello spirito
imprenditoriale americano, mira a conquistare Wall Street. Ma imparerà ben
presto sulla sua pelle che non è tutto oro quello che luccica. La compagna di
Wells, Kay, è interpretata da Bryce Dallas Howard.
Diciamolo subito: Gold – La grande truffa regge principalmente per l’ottima interpretazione
del suo protagonista: un istrionico, vulcanico, convincente Matthew McConaughey
imbruttito, calvo e ingrassato che regala l’ennesima ottima performance volta a
dimostrare ancora una volta che i tempi delle commedie romantiche per lui sono
finiti definitivamente. Il suo personaggio è credibile, vero, reale, e porta lo
spettatore ad appassionarsi alle sue vicende.
La trama rimane
sempre un pizzico avventurosa e adrenalinica specie per quel che riguarda la
parte ambientata nella giungla indonesiana (bei paesaggi, esaltati dall’ottima
fotografia) mentre quella relativa al mondo della finanza, pur ricostruendo
alla perfezione quel tipo di ambiente, non regala nulla di particolarmente
innovativo utilizzando tutti i cliché tipici del genere e sicuramente lo stile
di regia piuttosto piatto rende la narrazione meno coinvolgente di quanto
sarebbe stato lecito aspettarsi. Eppure il film si mantiene comunque avvincente
grazie al carisma del suo protagonista e dell’attore che lo interpreta e alla
verosimiglianza dell’intera vicenda liberamente ispirata ad eventi reali
(ovvero a uno scandalo minerario dei primi ani ’90). Tutto il cast di contorno
è credibile e all’altezza. E alla fine ciò che resta di questa pellicola è
comunque un bellissimo messaggio sull’amicizia, quella vera. Forse più che un
film sull’oro si può definire come un film su un rapporto di amicizia, del
resto “chi trova un amico trova un tesoro”!
Dal punto di vista tecnico è doveroso segnalare la
splendida colonna sonora ad opera del compositore britannico Daniel Pemberton
che accompagna i momenti salienti della pellicola. La canzone originale ha
addirittura ricevuto una meritata nomination ai Golden Globe.
Gold
– La grande truffa è al cinema dal 4 maggio.
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