Esordio alla regia per l’attrice Karin Proia che
porta sul grande schermo una sorta di favola ambientata tra le vie e i vicoli
della Capitale.
Una gita a Roma
racconta l’incredibile avventura vissuta da Francesco (Libero Natoli), 9 anni e
una grande passione per l’arte, e la sua sorellina Maria (Tea Buranelli, figlia
della regista e di Raffaele Buranelli che interpreta il padre), 5 anni. I due
bambini arrivano in treno a Roma insieme alla mamma (Karin Proia) da una
cittadina di provincia per visitare uno dei luoghi artistici più stupefacenti
del mondo: la Cappella Sistina! Quando a causa di un problema familiare sono
costretti a tornare a casa prima del previsto, Francesco decide di scappare e
Maria lo segue. Da lì ha inizio un’avventura a tratti affascinante e a tratti
pericolosa, lungo un tragitto che rivela loro una grande metropoli col suo
universo di personaggi, luoghi sconosciuti e situazioni inattese.
Una gita a Roma, nelle nostre sale dal 4 maggio, è un film con un’anima poetica che va
visto come una favola sia per i toni che per le tipologie di personaggi che si
incontrano nel corso di quest’avventura. I due piccoli protagonisti, alla loro
prima esperienza cinematografica, sono stati bravissimi, davvero teneri e
deliziosi. Ma sicuramente uno dei punti di forza di questa pellicola è
costituito dalla partecipazione straordinaria di due grandi attori di fama internazionale
che regalano la scena migliore del film: parliamo naturalmente di Claudia
Cardinale e Philippe Leroy nei panni di fratello e sorella che vivono nel cuore
di Roma. Fanno parte del cast: Chiara Conti, Carlo De Ruggieri, Helmut
Hagen, Mauro Mandolini, Giovanni Lombardo Radice, Silvana Bosi, Fabrizio Apolloni, Stefano
Ambrogi, Pietro De Silva. Da segnalare anche i camei di Davide Merlini e del chitarrista Phil Palmer nel ruolo
di se stessi.
Uno degli aspetti più interessanti di Una gita a Roma è che tutta la città
viene vista con gli occhi dei bambini, bambini che oltretutto amano l’arte e i monumenti. Purtroppo
qualche imperfezione si nota, dovuta principalmente all’inesperienza della
regista, alla presenza di troppi personaggi secondari e alla realizzazione del
film con un budget tendente quasi a zero ma nell’insieme possiamo definirlo un
esordio abbastanza riuscito: emergono buone idee e un animo delicato nello
stile di regia di Karin Proia.
Dal punto di vista tecnico la storia è esaltata dalle
splendide musiche del premio Oscar Nicola Piovani (La vita è bella), dalla fotografia di Daniele Nannuzzi (David di
Donatello per El Alamein – La linea del
fuoco) e dal montaggio di Mirco Garrone (David di
Donatello per Mio fratello è figlio unico), tutti indubbiamente tra i migliori professionisti italiani del
settore.
Per concludere, ecco i nostri scatti in conferenza
stampa:
Claudia Cardinale e Philippe Leroy
Tea Buranelli e Karin Proia
Phil Palmer e Raffaele Buranelli
Giovanni Lombardo Radice e Libero Natoli
Stefano Ambrogi e Chiara Conti
Libero Natoli, Claudia Cardinale, Philippe Leroy, Tea Buranelli e Karin Proia
Copyright foto conferenza stampa © Silvia Sottile
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