I
peggiori, che segna l’esordio alla regia per l’attore
Vincenzo Alfieri, deve indubbiamente molto a film quali Smetto Quando Voglio di Sydney Sibilia e ancor di più al successo
dello scorso anno firmato da Gabriele Mainetti, Lo chiamavano Jeeg Robot. Si tratta infatti di esperimenti molto
positivi che hanno fatto riscoprire il cinema di genere in Italia, traendo
ispirazione dai cinecomic di matrice americana e dal mondo dei fumetti, inserendo
originali supereroi nella nostra specifica realtà.
Fabrizio (Vincenzo Alfieri) e Massimo (Lino Guanciale, volto noto della fiction italiana) sono due fratelli romani trapiantati a Napoli che devono occuparsi
della sorellina tredicenne Chiara (Sara Tancredi). Squattrinati
e senza prospettive – uno impiegato all’archivio del tribunale, l’altro come
manovale nel cantiere gestito dal losco Durim Basha (Tommaso Ragno) che si
rifiuta di pagarlo – rischiano di perdere la custodia della sorella.
Quando Serena
(Miriam Candurro), l’assistente sociale che li segue, li mette in guardia sulle
intenzioni del giudice, i due decidono di rubare almeno i soldi dello stipendio
di Massimo nascosti nell’ufficio di Durim per pagare l’affitto al proprietario
di casa (Ernesto Mathieux). Trovano invece tutti i passaporti sequestrati ai
lavoratori extracomunitari. Il video finisce in rete e i social impazziscono. Così,
con l’aiuto di Chiara, Massimo e Fabrizio si trasformano nei “Demolitori”, due
improbabili supereroi a pagamento, senza
super poteri ma armati di maschere di Maradona e microcamere, con l’obiettivo di screditare pubblicamente i “furbetti
del quartierino” che infestano il bel paese.
Nel cast anche Antonella Attili,
eccellente nei panni dell’algida e spietata Eva Perrot, l’imprenditrice senza
scrupoli che ricopre il ruolo di villain. Biagio Izzo (serio commissario di
polizia) e Francesco Paolantoni (collega di Fabrizio ed ex gloria dei tribunali,
indolente e nichilista) sorprendono piacevolmente in ruoli in cui non siamo
abituati a vederli.
Il punto di forza della pellicola
di Alfieri sta proprio nella freschezza ed originalità con cui si sviluppa la
storia in un sapiente mix di generi: i toni sono quelli della classica commedia
all’italiana legata al territorio a cui si aggiungono gli stilemi dei cinecomic
made in USA e l’immancabile spunto di denuncia dell’attuale situazione
lavorativa. Gli italiani, si sa, sono da sempre maestri nell’arte di
arrangiarsi e in questo caso l’obiettivo punta ad una sorta di giustizia
sociale, sempre naturalmente con molta ironia. La splendida città di Napoli (in
versione Gotham City) fa da sfondo alle vicende, trasformata quasi in un
fumetto dai colori sgargianti della fotografia di Davide Manca. Ottimo anche il
montaggio dinamico dello stesso Alfieri (con la collaborazione di Consuelo
Catucci) che dona il ritmo giusto alla sceneggiatura.
Pur con qualche lieve imperfezione,
I peggiori,
al cinema dal 18 maggio, è un film ben strutturato, ironico, molto divertente e
dal ritmo adrenalinico. Si ride parecchio (persino nelle parti action) ma
soprattutto fa davvero ben sperare per il futuro del cinema italiano che sempre
più spesso ultimamente sta esplorando strade diverse dai soliti generi che lo
contraddistinguono.
Mi raccomando: non perdete la scena
durante i titoli di coda, immancabile in ogni cinecomic che si rispetti!
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