mercoledì 17 maggio 2017

"I Peggiori": supereroi a pagamento

di Silvia Sottile



I peggiori, che segna l’esordio alla regia per l’attore Vincenzo Alfieri, deve indubbiamente molto a film quali Smetto Quando Voglio di Sydney Sibilia e ancor di più al successo dello scorso anno firmato da Gabriele Mainetti, Lo chiamavano Jeeg Robot. Si tratta infatti di esperimenti molto positivi che hanno fatto riscoprire il cinema di genere in Italia, traendo ispirazione dai cinecomic di matrice americana e dal mondo dei fumetti, inserendo originali supereroi nella nostra specifica realtà.

Fabrizio (Vincenzo Alfieri) e Massimo (Lino Guanciale, volto noto della fiction italiana) sono due fratelli romani trapiantati a Napoli che devono occuparsi della sorellina tredicenne Chiara (Sara Tancredi). Squattrinati e senza prospettive – uno impiegato all’archivio del tribunale, l’altro come manovale nel cantiere gestito dal losco Durim Basha (Tommaso Ragno) che si rifiuta di pagarlo – rischiano di perdere la custodia della sorella. 




Quando Serena (Miriam Candurro), l’assistente sociale che li segue, li mette in guardia sulle intenzioni del giudice, i due decidono di rubare almeno i soldi dello stipendio di Massimo nascosti nell’ufficio di Durim per pagare l’affitto al proprietario di casa (Ernesto Mathieux). Trovano invece tutti i passaporti sequestrati ai lavoratori extracomunitari. Il video finisce in rete e i social impazziscono. Così, con l’aiuto di Chiara, Massimo e Fabrizio si trasformano nei “Demolitori”, due improbabili supereroi  a pagamento, senza super poteri ma armati di maschere di Maradona e microcamere,  con l’obiettivo di screditare pubblicamente i “furbetti del quartierino” che infestano il bel paese.

Nel cast anche Antonella Attili, eccellente nei panni dell’algida e spietata Eva Perrot, l’imprenditrice senza scrupoli che ricopre il ruolo di villain. Biagio Izzo (serio commissario di polizia) e Francesco Paolantoni (collega di Fabrizio ed ex gloria dei tribunali, indolente e nichilista) sorprendono piacevolmente in ruoli in cui non siamo abituati a vederli.


Il punto di forza della pellicola di Alfieri sta proprio nella freschezza ed originalità con cui si sviluppa la storia in un sapiente mix di generi: i toni sono quelli della classica commedia all’italiana legata al territorio a cui si aggiungono gli stilemi dei cinecomic made in USA e l’immancabile spunto di denuncia dell’attuale situazione lavorativa. Gli italiani, si sa, sono da sempre maestri nell’arte di arrangiarsi e in questo caso l’obiettivo punta ad una sorta di giustizia sociale, sempre naturalmente con molta ironia. La splendida città di Napoli (in versione Gotham City) fa da sfondo alle vicende, trasformata quasi in un fumetto dai colori sgargianti della fotografia di Davide Manca. Ottimo anche il montaggio dinamico dello stesso Alfieri (con la collaborazione di Consuelo Catucci) che dona il ritmo giusto alla sceneggiatura. 


Pur con qualche lieve imperfezione,  I peggiori, al cinema dal 18 maggio, è un film ben strutturato, ironico, molto divertente e dal ritmo adrenalinico. Si ride parecchio (persino nelle parti action) ma soprattutto fa davvero ben sperare per il futuro del cinema italiano che sempre più spesso ultimamente sta esplorando strade diverse dai soliti generi che lo contraddistinguono.

Mi raccomando: non perdete la scena durante i titoli di coda, immancabile in ogni cinecomic che si rispetti!


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