giovedì 4 maggio 2017

“Insospettabili sospetti”: tre vincitori del premio Oscar per il remake di “Vivere alla grande”

di Silvia Sottile



Insospettabili Sospetti (Going in Style) di Zach Braff è il remake del film Vivere alla grande del 1979, scritto e diretto da Martin Brest, che vedeva come protagonisti  i veterani George Burns (Oscar per I ragazzi irresistibili), Art Carney (Oscar per Harry e Tonto) e Lee Strasberg. 

Braff, alla sua terza regia cinematografica ma maggiormente noto al grande pubblico come attore nel ruolo del protagonista della serie tv Scrubs, affida i ruoli principali di Willie, Joe e Albert a tre straordinari attori vincitori del premio Oscar che, nonostante l’età, si rivelano in forma smagliante: si tratta rispettivamente di Morgan Freeman (Million Dollar Baby), Sir Michael Caine (Hannah e le sue sorelle, Le regole della casa del sidro) e Alan Arkin (Little Miss Sunshine). 



La pellicola racconta, con lo stile tipico dell’heist movie (ovvero quel sottogenere di film in cui si mette in atto un furto ben orchestrato), le vicende di tre amici di vecchia data che  trascorrono monotone giornate da pensionati . Quando la banca si appropria del loro fondo pensione per coprire un’assicurazione aziendale e si ritrovano pressati dalla necessità di pagare il mutuo, le bollette o dare un aiuto economico a figli e nipoti, i tre anziani amici decidono di rapinare proprio la banca che li ha defraudati dei loro soldi. 

Se nel film del '79 la molla che faceva scattare l’idea di organizzare una rapina era il desiderio di sentirsi ancora giovani e vivi, qui il motivo è più contingente e legato a problematiche molto attuali negli Stati Uniti ma anche da noi, ovvero ritrovarsi in tarda età improvvisamente al verde dopo aver lavorato una vita, truffati dalle banche.



In realtà la tematica sociale non è il fulcro centrale della pellicola che rimane sempre molto ironica e divertente, però si tratta di un interessante innesto che fa riflettere proprio sul concetto di giustizia sociale e sul rispetto dovuto agli anziani che possono trovarsi in difficoltà economiche. E in fondo il simpatico messaggio è che non è mai troppo tardi per regolare i conti!

La sceneggiatura di Theodore Melfi  (regista del film candidato agli Oscar Il diritto di contare) regala dialoghi brillanti e trovate divertenti, oltre ad un finale – che naturalmente non spoileriamo –  diverso dall’originale. Molto curata la fotografia con l’inserimento di belle immagini di New York sia notturne che diurne con riprese persino dall’alto. La colonna sonora vivace risulta perfetta e decisamente azzeccata per accompagnare il ritmo dinamico delle vicende che si susseguono sullo schermo, in particolare tutta la fase di preparazione del colpo in banca, mentre la delicata quotidianità dei tre anziani ha un ritmo più pacato. Fa piacere vedere una pellicola garbata sulla terza età in cui i personaggi sono trattati con la dignità e il rispetto che meritano.



Il punto di forza di Insospettabili Sospetti , il valore aggiunto, è comunque il cast: i bravissimi Freeman, Caine e Arkin sono davvero in stato di grazia e ben affiatati tanto da riuscire a rendere  avvincente anche una pellicola in fondo non particolarmente originale come questa. Da non sottovalutare i simpatici comprimari: un eccezionale Christopher Lloyd, Matt Dillon e Ann-Margret.

Insospettabili Sospetti, al cinema dal 4 maggio, è un film godibile, frizzante e divertente che scorre piacevolmente e alla fine regala anche un pizzico di commozione.  

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