lunedì 11 giugno 2018

#UnescoMovie – "Ronin" (1998)

di Diletta Nicastro



Il 30 maggio scorso ha fatto molto parlare di sé la sfilata per la collezione cruise 2019 di Gucci, ideata ed organizzata dal suo direttore creativo Alessandro Michele, nella necropoli romana di Alyscamps ad Arles. Suggestivo e visivamente di grande impatto, l’evento, paragonato dallo stesso organizzatore ad “un rave in un cimitero”, ha creato scalpore e ha riportato alla ribalta mondiale i monumenti romani di Arles, Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1981.


Abbiamo quindi deciso di dedicare l’articolo #UnescoMovie di questa settimana a Ronin (1998) con Robert De Niro e Jean Reno, pellicola che vent’anni fa ha messo in risalto le meraviglie romane in questa cittadina della Provenza.


Alcune scene di altissima tensione, infatti, sono girate all’interno dell’anfiteatro romano durante delle visite guidate (è possibile anche sentire degli stralci di spiegazione su come e quando fu fondato mentre i protagonisti si spostano tra i corridoi). Complessivamente le scene durano più di sette minuti e mezzo, e contano due sparatorie.

Da allora, Ronin, che ha chiuso il 1998 al 45mo posto della classifica mondiale con un incasso superiore ai 70 milioni di dollari, ha spinto una grande quantità di persone a visitare la cittadina francese “sulle tracce del film”, come scrivono vari utenti di Trip Advisor, o per rivedere le location di questa pellicola “girata con una fotografia indimenticabile”, come riportano in un blog.


Ecco la motivazione per cui I monumenti Romani e Romanici di Arles sono inseriti nel Patrimonio Unesco:

Arles è un ottimo esempio dell’adattamento di una città antica alla civilizzazione medievale europea. Essa conta alcuni monumenti romani impressionanti, i più antichi dei quali – l’arena, il teatro romano e il cryptoporticus (gallerie sotterranee) – risalgono al I secolo a.C. Durante il IV secolo Arles ha vissuto una seconda età d’oro, attestata dai bagni di Costantino e dalla necropoli di Alyscamps. Nell’XI e nel XII secolo, Arles diventa di nuovo una delle città più visitate del Mediterraneo, con la chiesa romanica di Saint- Trophime, dedicata al santo evangelizzatore della Provenza”.

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