giovedì 29 marzo 2018

"Tonya": una strepitosa Margot Robbie è la pattinatrice Tonya Harding

di Silvia Sottile



L’America ha bisogno di qualcuno da amare. Ma anche di qualcuno da odiare. E vuole che sia facile. Ma niente è facile”.

Tonya (I, Tonya) di Craig Gillespie, racconta l’appassionante storia vera della pattinatrice Tonya Harding (Margot Robbie). L’ascesa e il declino di un’atleta conosciuta per il suo temperamento focoso, protagonista di una carriera eccezionale e di uno dei più grandi scandali dello sport mondiale. Dal Triplo Axel (Tonya fu la seconda pattinatrice al mondo, la prima americana, ad eseguire questo difficilissimo e affascinante salto in una competizione ufficiale) al caso di cronaca che la vide protagonista al culmine della sua parabola discendente, ovvero l’aggressione ai danni della rivale Nancy Kerrigan (ordita dal marito ma di cui la Harding era al corrente), con la conseguente radiazione a vita dal pattinaggio.

Tonya, presentato con grande successo alla Festa del Cinema di Roma, universalmente acclamato dalla critica, candidato a tre premi Oscar (vincitore di quello per la miglior attrice non protagonista, Allison Janney), è il ritratto tragico e al tempo stesso ironico di una donna forte e di una società bisognosa di creare miti per poi distruggerli. 


Realizzato come una sorta di falso documentario (in stile mockumentary), basato su reali interviste rilasciate anni dopo gli eventi, il film è un biopic atipico e graffiante che racconta con molta ironia, mescolando dramma e cinismo, la vita di Tonya Harding a partire dall’infanzia difficile per la presenza di una madre perfida e ingombrante (Allison Janney) che, notato il suo grande talento sui pattini, trasforma Tonya in una macchina per vincere, a tutti i costi, sottoponendola a faticosissimi allenamenti, traumi fisici ed emotivi e privandola di ogni forma di amore. Arrivano poi i successi nel pattinaggio, unica gioia e unica ragione di vita per Tonya, ma anche gli “scontri” con i giudici di gara che, nonostante la sua tecnica impeccabile, non le hanno mai perdonato la provenienza sociale e il suo carattere fuori dagli schemi, non adatto a incarnare il “sogno americano”. E ancora, le botte prese da un marito ottuso e violento (Sebastian Stan). Fino all’aggressione, narrata in perfetto stile black comedy, riprendendo lo stile dei fratelli Coen.


Un’epopea drammatica, raccontata però con quell’umorismo caustico che non ti aspetti, in maniera brillante, eccentrica, attraverso una commedia amara, a tratti grottesca, che denuncia con ironia graffiante tutta l’illusione del sogno americano.

Margot Robbie, autrice di una performance intensa e totale che le è valsa la nomination all’Oscar, è strepitosa. L’attrice australiana riesce a calarsi magistralmente nel personaggio, restituendone ogni sfumatura emotiva; per questo ruolo la Robbie ha anche svolto un incredibile lavoro fisico per raggiungere l’elevato livello atletico richiesto. 


Monumentale l’interpretazione di Allison Janney, nei panni della “peggior madre cinematografica dell’anno”. La sua straordinaria bravura le ha consentito, meritatamente, di vincere Oscar, Golden Globe, Bafta, Sag Award e altri riconoscimenti, tutti nella categoria miglior attrice non protagonista.

Un plauso va anche al montaggio (ecco svelata la terza candidatura agli Oscar)  e alla colonna sonora, che contribuiscono alla perfetta riuscita della pellicola. 

Tonya, al cinema dal 29 marzo, distribuito da Lucky Red, è un gioiello cinematografico da non perdere.

2 commenti:

  1. Sono curiosissima di questo film, perché all'epoca seguii tutta la vicenda (sono un'appassionata di pattinaggio sul ghiaccio!). Chi interpreta Nancy Kerrigan?

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    1. La Kerrigan è interpretata da Caitlin Carver ma ha un ruolo piccolissimo, molto marginale... il film si concentra totalmente sulla figura di Tonya!

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