martedì 27 marzo 2018

"Ready Player One": Steven Spielberg fa rivivere l'immaginario anni '80

di Silvia Sottile



La gente viene su OASIS per tutto quello che si può fare. Ma ci rimane per tutto quello che si può essere.”

A pochi mesi di distanza dall’impeccabile The Post, il tre volte Premio Oscar Steven Spielberg sforna un altro capolavoro imperdibile, cambiando completamente genere e facendoci immergere ancora una volta nel suo fantasmagorico immaginario, intriso in ogni frame di cultura pop anni ’80.

Nel 2045 il mondo è un luogo impervio e ostile. Il momento in cui Wade Watts (Tye Sheridan) si sente veramente vivo è quando si immerge in OASIS, un intero universo virtuale dove evade la maggior parte dell’umanità per trascorrere le proprie giornate. In OASIS si può andare ovunque, fare qualsiasi cosa, essere chiunque: l’unico limite è la propria immaginazione. OASIS è stato creato dalla mente brillante dell’eccentrico James Halliday (Mark Rylance) che alla sua morte lascia la sua immensa fortuna e il controllo totale di OASIS al vincitore di una competizione in tre round, da lui stesso ideata e progettata proprio allo scopo di trovare un degno erede. Wade (grande conoscitore di Halliday), nelle vesti di Parzival (il suo avatar nella realtà virtuale di Oasis), al volante della sua DeLorean di Ritorno al Futuro, si lancia nell’avventurosa sfida di questa caccia al tesoro, alla ricerca delle tre chiavi e dell’Easter Egg finale. Al suo fianco troviamo Art3mis/Samantha (Olivia Cooke), Aech,  Daito e Sho. Insieme formano gli Altissimi Cinque. Verranno catapultati in un universo fantastico fatto di scoperte e pericoli per salvare Oasis (e il loro mondo) dalla malvagia multinazionale guidata da Nolan Sorrento (Ben Mendelsohn), uomo senza scrupoli che vuole ottenere il controllo della piattaforma virtuale ad ogni costo, a scopi puramente economici. 


Ready Player One, tratto dall’omonimo romanzo cult, scritto da Ernest Cline (anche sceneggiatore della pellicola insieme a Zack Penn), è spettacolare sotto tutti i punti di vista. Immenso omaggio alla cultura pop che ha caratterizzato gli anni ’80, il film è un’incredibile avventura immersiva ed entusiasmante. Visivamente strabiliante, tecnicamente superlativo,  Ready Player One è un susseguirsi ininterrotto di citazioni (tratte da cinema, fumetti, musica, videogame), che attira lo spettatore nel suo vortice infinito, facendo impazzire di gioia ogni anima nerd. Dai videogiochi della Atari a Ritorno al Futuro, dal Gigante di Ferro a King Kong, fino alla sublime ricostruzione interattiva di un classico horror (forse la chicca più gustosa dell’intera pellicola, che già da sola vale il prezzo del biglietto) che non ci sentiamo di svelare per lasciare allo spettatore il piacere di cogliere questo e i mille altri riferimenti che popolano il film. 

Puro intrattenimento ai massimi livelli, un bel “giocattolone”, ma non solo. Oltre all’effetto nostalgia c’è molto di più. Si tratta quasi di una summa cinefila che esplora davvero tutti quegli elementi che hanno costituito la nostra infanzia, facendoci sognare. Un nuovo Universo che racchiude in sé infiniti mondi. 


E in tutto ciò, ovvero in un film di evasione e di fantascienza, basato sulla realtà virtuale e ambientato in un futuro distopico che guarda al passato (un'estremizzazione della nostra situazione attuale), quel genio di Spielberg non smette mai di far emozionare, riuscendo persino a  commuovere, facendo riflettere sul rapporto tra virtuale e reale e sull’importanza della vita vera, della “realtà”.

Realizzato in gran parte attraverso la tecnica della motion capture (utilizzata per dar vita agli avatar che animano OASIS), Ready Player One vanta ottimi effetti speciali e una colonna sonora perfetta, firmata da Alan Silvestri (Ritorno al Futuro), che regala ulteriori easter eggs uditive che si vanno ad aggiungere a quelle visive. Per non parlare dei brani cult, citati a sorpresa. 

Buone anche le interpretazioni del cast: dai due giovani protagonisti, sempre credibili (Tye Sheridan e Olivia Cooke), al villain di Ben Mendelsohn; una menzione speciale va allo straordinario Mark Rylance, premio Oscar per Il Ponte delle Spie, giunto alla sua terza collaborazione con Spielberg. 

Se non si fosse capito, Ready Player One, al cinema dal 28 marzo (distribuito da Warner Bros.), è un film assolutamente da non perdere, un’avventura adrenalinica da vivere tutta d’un fiato e a tutta velocità! 

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