Ciro, super qualificato grafico pubblicitario che
non riesce a trovare lavoro in Italia, dopo notevoli delusioni e vari tentativi
di cercare lavoro, decide di partecipare ad un concorso e mandare il suo
curriculum agli alieni. Tanto quelli figurati se rispondono. E invece…
Anche i The Jackal sbarcano sul grande schermo dopo
il successo virale di serie web come Gay
Ingenui, Lost in Google e Gli effetti di Gomorra sulla gente. Addio Fottuti Musi Verdi, il loro
esordio al cinema, è una curiosa ibridazione fra la loro comicità acuta e
surreale e il genere fantascientifico che più apprezzano e citano a piene
mani.
Il film è uno spaccato malinconico della situazione
dei giovani di oggi, alle prese con la difficoltà di trovare un lavoro che
soddisfi le loro capacità ed aspettative. Giovani sempre più smarriti ma
che non smettono di sognare un futuro migliore, armandosi di una buona dose
di coraggio e creatività.
Il film si divide in due parti: una, più
riuscita, ambientata sulla terra; l’altra, più incerta, che si svolge nello
spazio. Se la prima percorre territori familiari al gruppo comico, dipingendo
efficacemente una Napoli non stereotipata e affatto “gomorriana”, la
seconda è caratterizzata da un notevole calo di ritmo e da snodi di
sceneggiatura poco convincenti.
Se, infatti, la cura formale è indiscutibile, grazie
a un ottimo lavoro su scenografia, costumi ed effetti speciali, la parte
fantascientifica non diverte poi troppo ma finisce, a lungo andare, per
annoiare. Un vero peccato, perché molto buona è la prova attoriale di un
curioso Roberto Zibetti e spassosissime sono le sequenze in cui compare un
autoironico Gigi D’Alessio.
Addio
Fottuti Musi Verdi è, in sintesi, un progetto
ambizioso che, purtroppo, funziona a tratti, deludendo chi dal gruppo comico si
sarebbe aspettato continue risate: i The Jackal dimostrano di essere ancora
acerbi per il grande schermo, funzionando in piccoli sketch ma non
reggendo un film intero.
Dal 9 novembre al cinema.
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