“Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name) è una grande
storia che lancia un segnale di inclusione”: queste le parole del
sindaco di Londra, Sadiq Khan, alla presentazione del nuovo film di Luca
Guadagnino, durante il Mayor of London's Gala al London Film Festival.
“La pellicola mostra che puoi essere ciò che sei - ha spiegato Khan – e
amare chi desideri”.
In uscita nelle sale italiane nel febbraio del 2018, Chiamami col tuo nome è
stato presentato nella capitale inglese dopo un lungo e trionfale
percorso attraverso i principali festival internazionali. Alla prima
mondiale del Sundance, a gennaio, la celebre rivista americana Variety
lo ha definito "un dono raro che porta il regista nel gotha dei grandi
maestri della sensualità, come Pedro Amodóvar e François Ozon”. Il mese
successivo, al Festival di Berlino, il film è stato accolto da applausi a
scena aperta: il prestigioso settimanale Der Spiegel ha parlato di
“sontuoso adattamento del romanzo di André Aciman”. Dopo le premiere nei
festival australiani di Melbourne e Sidney, il lavoro di Guadagnino è
arrivato a Toronto, salutato con una standing ovation, e a New York,
dove è stato omaggiato con dieci minuti di applausi. Hollywood Reporter
lo candida come un serio pretendente all'Oscar®.
Nel corso degli ultimi mesi, il film di Guadagnino ha ricevuto numerosi
elogi dalla stampa di tutto il mondo. Il Los Angeles Times ha definito
il film "una potente storia d'amore erotica e sentimentale", mente il
New York Post lo descrive come "una pellicola difficile da battere nella
corsa agli Academy Awards". Il The Guardian ha dato ampio rilievo al
ruolo di Michael Stuhlbarg, "uno dei possibili candidati come miglior
attore non protagonista"; Vogue ha invece esaltato i protagonisti Armie
Hammer e Timothée Chalamet, definendo straordinarie le loro
interpretazioni. Secondo Collider “Chiamami col tuo nome è uno di quei rari film in cui ogni cosa è perfetta, il film di Luca Guadagnino è uno dei motivi per cui amiamo il cinema”; per Time Out
"coniugando stile sinuoso e sensualità disinvolta ad uno struggimento
universale, Guadagnino ha dimostrato grande saggezza. Dolce e salato, il
suo film brucia come un'abbronzatura".
Commentando Chiamami col tuo nome, il regista Luca Guadagnino
ha spiegato: "Non voglio che venga percepito come un'opera
iper-intellettuale ma come una tenera storia d'amore. Vorrei che
emozionasse il pubblico, come una scatola di cioccolatini".
“È così affascinante vederlo lavorare – ha detto Armie Hammer del regista italiano – Non solo dietro la macchina da presa ma nella vita di tutti i giorni".
Sulle riprese in Italia, il giovane Timothée Chalamet ha raccontato: "Eravamo catturati nella città natale di Luca, nella sua storia e nel suo pensiero di Italia e della gioventù negli anni '80".
Chiamami col tuo nome è tratto dell'omonimo romanzo di André Aciman e sarà distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia. Girato nella campagna lombarda, il film racconta un'estate italiana in cui il giovane Elio, interpretato da Timothée Chamalet, vivrà le sue prime esperienze sentimentali dopo l'incontro con uno studente americano, Oliver (Armie Hammer). Completano il cast Michael Stuhlbarg, Amira Casar e Esther Garrel.
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