giovedì 19 ottobre 2017

"It": anche voi galleggerete!

di Silvia Sottile




Il 19 ottobre 2017, a 27 anni di distanza (è solo un caso?) dalla miniserie televisiva del 1990 interpretata da Tim Curry che ha inquietato intere generazioni, arriva nelle nostre sale It, l’adattamento cinematografico, tanto atteso quanto temuto, di quello che viene considerato il più celebre romanzo di Stephen King.

E il film, diretto da Andrés Muschietti, non delude affatto le aspettative degli appassionati di horror né dei lettori di King, riuscendo nella difficile impresa di mantenere l’inquietante atmosfera del romanzo pur tradendolo sotto diversi aspetti, a partire dall’arco temporale.  Difatti racconta solo le vicende del periodo adolescenziale dei protagonisti, oltretutto traslandole dagli anni ’50 agli anni ’80. Scelta probabilmente necessaria per poter poi ambientare la seconda parte, con i protagonisti adulti, ai giorni nostri, ma anche utile per sfruttare la nostalgia degli anni ’80.


It, per chi non lo sapesse, narra gli strani e inquietanti avvenimenti dell’immaginaria cittadina di Derry, dove i ragazzini scompaiono improvvisamente, senza apparente motivo. L’ultima vittima è un bambino di 7 anni, Georgie (Jackson Robert Scott), risucchiato in un tombino durante un temporale da Pennywise (magistralmente interpretato da Bill Skarsgård), un clown sadico e maligno. Perché in realtà, sotto la città, vive una misteriosa entità demoniaca (It/ Pennywise, appunto) che si manifesta ogni 27 anni, nutrendosi delle paure e della malvagità dei suoi abitanti. 

Un gruppo di ragazzini perseguitati dai bulli per motivi differenti, si riunisce sotto la denominazione di Club dei Perdenti per indagare sul mistero della morte di Georgie e degli altri ragazzi scomparsi. Leader dei Perdenti è il giovane Bill (Jaeden Lieberher), fratello maggiore dell'ultima vittima, attanagliato dai sensi di colpa per non aver impedito il brutale assassinio. Al suo fianco ci sono il grassoccio Ben (Jeremy Ray Taylor), l'impulsivo Richie (Finn Wolfhard), il pragamatico Stan (Wyatt Oleff), l'appassionato di storia Mike (Chosen Jacobs), l'ipocondriaco Eddie (Jack Dylan Grazer) e l'unica ragazza della banda, Beverly (Sophia Lillis). Questo gruppo di ragazzi proverà ad affrontare con coraggio la personificazione del Male.


It è senza ombra di dubbio un film horror, con numerose scene forti e raccapriccianti che fanno davvero impressione, grazie anche all’ottimo uso degli effetti speciali. Inoltre la pellicola regala parecchi jumpscare (ovvero i cosiddetti “salti di paura”), che sono uno degli ingredienti basilari e fondamentali per un film del genere. Un horror puro, quindi, e immediato, che terrorizza sul momento ma fortunatamente, almeno per la sottoscritta, non lascia un profondo senso di inquietudine una volta terminata la visione. Questo, forse, può essere visto come l’unico difetto del film. Molto dipende, infatti, dalle proprie aspettative.


Ma It racconta anche (e soprattutto) un percorso di formazione, il passaggio dall’infanzia all’età adulta di un gruppo di ragazzini, attraverso la presa di coscienza del mondo che li circonda e del male insito nella società. L’adolescenza e le prime pulsioni sessuali (esemplificativa in questo senso è la scena in cui i componenti maschili del Club osservano l’unica ragazza del gruppo, Beverly, prendere il sole in biancheria intima) sono tratteggiate con delicatezza e precisione.

Buona parte del film è focalizzata proprio su questi ragazzi, sull’esplorazione delle loro paure e sulla loro crescita. Se nel complesso It funziona bene, il merito non è solo di regia, sceneggiatura e comparto tecnico, ma anche dei giovani attori protagonisti che stupiscono per la loro bravura, con una menzione speciale per Sophia Lillis. 

Un film che merita assolutamente la visione al cinema!

Ricordiamo che It è vietato ai minori di 14 anni.

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