giovedì 5 giugno 2025

"Karate Kid: Legends" - Due rami, un solo albero

 di Valerio Brandi


Vi ricordate The Karate Kid del 2010? Un remake del celebre film del 1984 con protagonisti Jackie Chan e Jaden Smith, capace di ottenere un grande successo al botteghino e un discreto responso da parte della critica.  

Ma allora perché il suo seguito è arrivato solo nel 2025? La morte dello storico produttore Jerry Weintraub nel 2015 potrebbe aver rallentato le cose. Inoltre la serie Cobra Kai (6 stagioni, dal 2018 su Netflix) avrebbe offuscato qualunque nuova storia indipendente legata al nome di Karate Kid.  

O forse perché il film di Harald Zwart, nonostante sia appunto un buon film, non c’entrava nulla con il mondo di Karate Kid? Il personaggio di Jackie Chan, infatti, insegna il kung-fu e non il karate, una contraddizione che alcuni Paesi asiatici hanno risolto a modo loro. In Cina infatti è conosciuto con il nome di The Kung-Fu Kid, mentre in Giappone e Corea del Sud è stato ribattezzato Best Kid.  

Ma era un peccato lasciare nel dimenticatoio una storia comunque riuscita, grazie anche a una vera leggenda delle arti marziali come Jackie Chan. E per fortuna il 2025 è riuscito (forse) a mettere d’accordo praticamente tutti.  

Ralph Macchio si è impegnato a far uscire il nuovo film solo dopo la conclusione di Cobra Kai, e la sua presenza ha di fatto reso The Karate Kid del 2010 non più un remake ma uno dei capitoli cinematografici di questo franchise.

Bisognava comunque dare al pubblico una spiegazione del fatto che il personaggio di Mr. Han pratichi il kung fu e non il karate. A farlo ci pensa un flash-back (in parte modificato) di Karate Kid 2.  

Nella sua casa di Okinawa, Miyagi mostra al giovane Daniel LaRusso il ritratto di un altro antenato, Shimpo Myagi, che nel corso del sedicesimo secolo si è recato in Cina entrando così in contatto con un avo di Mister Han.




La storia prosegue ai giorni nostri, o meglio, tre anni dopo la fine della serie TV Cobra Kai. Anche stavolta abbiamo un giovane, di nome Li Fong (Ben Wang), costretto controvoglia a cambiare città (da Pechino a New York) per volere di sua madre (Ming-Na Wen). L’arrivo nella Grande Mela sembra meno traumatico quando conoscerà la bella Mia Lipani (Sadie Stanley), ma questo momento di felicità viene presto rovinato dall’incontro con Conor Day (Aramis Knight), ex-fidanzato di Mia e molto più bravo nel kung-fu rispetto a Li.  

Il nostro nuovo giovane protagonista sente dunque il bisogno di tornare ad allenarsi nonostante il parere contrario della madre, e per farlo avrà bisogno di aiuto. Il suo esperto prozio Han lo raggiungerà presto, e forse qualcun altro arriverà dalla California... 

Karate Kid: Legends è un nuovo frammento di questo franchise che funziona alla grande, e tutto questo non è dovuto soltanto al ritorno del personaggio di Daniel LaRusso sul grande schermo. La presenza di Ralph Macchio è naturalmente in grado di trasmettere della sana nostalgia, oltre che empatia, agli appassionati di lunga data della saga, ma non è appunto l’unico elemento di valore di quest’opera prima di Jonathan Entwistle. 

Al pari di Cobra Kai, Karate Kid: Legends è una lavorazione rispettosa del passato ma anche capace di parlare alle nuove generazioni, per via della presenza di personaggi di età differente tra loro, ottimamente scritti. Siamo di fronte a un film godibile anche per coloro che si approcciano per la prima volta a questa saga e, nonostante il canovaccio sia lo stesso di ogni prodotto legato al nome di Karate Kid, ci sono comunque delle aggiunte che lo hanno reso diverso dagli altri.  

Partiamo da Mia Lipani. Il personaggio interpretato da Sadie Stanley non è molto lontano dalle varie Ali Mills, Kumiko e Mei Ying, ma intanto è di origine italiana, e quindi un motivo in più per essere apprezzata nel nostro Paese. Mia porterà Li in giro per New York in motorino, una scena che fa pensare ovviamente a Vacanze romane ma anche a La città proibita (qui la nostra recensione). L’essenza dell’ultimo film di Gabriele Mainetti è presente anche per quel che riguarda il lato culinario, perché anche Karate Kid: Legends vi farà uscire al cinema con un grande appetito, grazie alle numerose scene in cui vengono messi sul tavolo piatti tipici asiatici e persino della gustosa ed italianissima pizza.  

Arriviamo poi a Victor Lipani, il padre di Mia, interpretato da Joshua Jackson (Dawson’s Creek). Impersonificando un uomo di origini italiane che vuole risolvere i suoi problemi economici attraverso il pugilato, il rimando a un’altra saga capolavoro come quella di Rocky è più che immediato.  

Due rami, un solo albero”. Questo motto viene ripetuto più volte nel corso del lungometraggio, per dare ancor più forza all’unione tra le famiglie Myagi e Han, alla fusione tra karate e kung fu. Ma è davvero così? Parliamo di due stili di lotta differenti, quindi è normale essere più che scettici su tutto questo. Lo stesso Li Fong lo è, così come lo erano gli allievi di LaRusso e Lawrence in occasione della puntata “Iniziamo” di Cobra Kai. Ma, come nella serie TV, anche questi Maestri sapranno alla fine trovare un compromesso per il bene del loro protetto, a conferma che Karate Kid: Legends è davvero il film che è stato in grado di dare un senso a The Karate Kid del 2010.  

Come in passato, anche Karate Kid: Legends affronta seriamente il tema del bullismo giovanile. Ancora una volta le arti marziali sembrano l’unico modo per salvarsi da questa terribile situazione. Il problema del bullismo è purtroppo molto forte anche nel 2025. Colpa degli insegnanti, o dell’omertà delle persone per strada, tutti incapaci di difendere i più deboli da queste terribili ingiustizie, ma spesso e volentieri è anche responsabilità dei genitori. Il personaggio della madre di Li, che ritiene che per evitare questi problemi basti semplicemente ignorare i bulli che ti aggrediscono di continuo, ne è un perfetto esempio.  




Veniamo all’argomento ‘persone scomparse da tempo in prodotti attuali’. Cobra Kai ha rispettato seriamente la figura di Pat Morita fino alla quinta stagione, perché purtroppo nella sesta il personaggio di Myagi è tornato in scena grazie all’intelligenza artificiale. La cosa più rispettosa da fare, sempre nel caso fosse proprio necessario realizzare tali scene, era mandare in onda delle sequenze animate con un nuovo doppiatore a dare la voce al celebre maestro di Karate. Sarebbe stato anche un modo per omaggiare un altro pezzo di storia del franchise, ossia la serie animata del 1989, in cui Myagi era comunque doppiato da un’altra persona (Robert Ito) nonostante Pat Morita fosse ancora vivo all’epoca.  

Una cosa simile potrebbe essere successa anche in Karate Kid: Legends.  

Per ora si sa solo che il prologo è semplicemente ripreso da Karate Kid 2, ma i dialoghi sono diversi, e quindi è probabile che almeno la voce di Pat Morita sia artificiale e non un doppiaggio ex-novo. Discorso che non tocca la versione italiana, in cui fortunatamente il doppiaggio è artigianale. Come Pat Morita, purtroppo anche Giorgio Lopez ci ha da tempo detto addio, e quindi il maestro Myagi in quella scena ha una nuova voce (Dario Oppido?). Fabio Boccanera è tornato invece a doppiare Daniel LaRusso nelle scene in cui il personaggio è adulto, e lo ha fatto in maniera eccezionale. Segno che nel doppiaggio non conta tanto l’età quanto la bravura, quindi Boccanera avrebbe potuto benissimo doppiarlo anche in Cobra Kai, una serie però che è stata affidata agli studi di Milano e quindi in quell’occasione la scelta è ricaduta su Giorgio Perno. 

Questo commento non vuole affatto sminuire il lavoro di quest’ultimo, precisiamo: il doppiaggio milanese di Cobra Kai è stata una delle lavorazioni più riuscite degli ultimi anni se confrontate con altre che sono state chiamate a sostituire un cast storico di doppiatori. L’importante è che le lavorazioni vengano affidate a professionisti capaci di restituire l’essenza della voce precedente, come ci è riuscito perfettamente Perno al pari di Valerio Amoruso su Johnny Lawrence.  

Tornando al doppiaggio di Karate Kid: Legends, Massimo Lodolo ha ancora una volta doppiato il personaggio di Mister Han, mentre i nuovi personaggi sono stati affidati ad Alex Polidori (Li Fong), Emanuela Ionica (Mia Lipani), Riccardo Rossi (Victor Lipani), Federico Campaiola (Conor Day), Laura Lenghi (madre di Li) ed Emanuele Ruzza (O’Shea). Un lavoro encomiabile eseguito presso gli studi della CDC Sefit Group, diretto da Fabrizio Pucci, con i dialoghi di Matteo Amandola e l’assistenza di Silvia Ferri. Federico Mattacola è stato il fonico di doppiaggio mentre Andrea Pochini quello di mix. 

Karate Kid: Legends è al cinema in Italia da giovedì 5 giugno 2025, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures.  


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