di Silvia Sottile
Dopo Cuore selvaggio ed Eraserhead, usciti nel mese di maggio, è ora la volta di The Elephant Man, opera seconda di Lynch realizzata nel 1980 e ora restaurata in 4K da StudioCanal con la supervisione dello stesso regista, in sala dal 16 al 18 giugno grazie a Lucky Red e Cineteca di Bologna che riportano al cinema i film di David Lynch con il progetto The Big Dreamer. Il cinema di David Lynch.
Elephant Man racconta
la storia di John Merrick, l’uomo elefante, il freak della
Londra vittoriana proto-industriale, deformato dalla malattia e ridotto a
fenomeno da baraccone. Un film epocale, che ha cambiato le regole dell’horror,
invertendo le dinamiche tra “mostro” e spettatore: chi ha paura di chi? Il
restauro esalta il bianco e nero del grande Freddie Francis, dando nuova forza
a questa attualissima riflessione sullo sguardo e sull’orrore, messa in scena da
uno dei registi più visionari della storia del cinema.
THE ELEPHANT MAN (GB-USA/1980)
di David Lynch (124’)
Restaurato in 4K da StudioCanal a partire dal negativo
originale con la supervisione di David Lynch.
Soggetto: dai
libri The Elephant Man and Other Reminiscences (1923) di
Frederick Treves e The Elephant Man: A Study in Human Dignity (1971)
di Ashley Montagu
Sceneggiatura: Christopher
De Vore, Eric Bergren, David Lynch
Fotografia: Freddie
Francis
Montaggio: Anne
V. Coates
Scenografia: Stuart
Craig, Robert Cartwright
Musiche: John Morris
Interpreti: Anthony
Hopkins (Frederick Treves), John Hurt (John Merrick), Anne Bancroft (Mrs.
Kendal), John Gielgud (Carr Gomm), Wendy Hiller (Madre Shead), Freddie Jones
(Bytes), Michael Elphick (guardiano notturno), Hannah Gordon (Mrs. Treves),
Helen Ryan (Princess Alex), John Standing (Fox)
SINOSSI
Londra, seconda metà
dell'Ottocento. A causa di una malattia molto rara che gli ha dato sembianze
mostruose, il giovane John Merrick viene esposto come "uomo elefante"
nel baraccone di Bytes, un alcolizzato che campa sfruttando la sua mostruosità
e lo tratta come un fenomeno da baraccone. È qui che Merrick viene scoperto dal
dottor Frederick Treves, un chirurgo del London Hospital che convince Bytes a
cederglielo per qualche tempo in modo da poterlo studiare e curare.
Portato in ospedale e
presentato a un congresso di scienziati, John si rivela ben presto agli occhi
di Treves come un uomo di intelligenza superiore e di animo raffinato e
sensibile.
Un'emozionante rappresentazione del nostro rapporto
con la diversità. Otto nomination agli Oscar per l’opera seconda di David
Lynch, da molti considerato il suo film più doloroso e struggente.
Qui il trailer ufficiale:
Nessun commento:
Posta un commento