mercoledì 25 aprile 2018

"Loro 1": la prima parte del film di Sorrentino su Berlusconi

di Silvia Sottile



Tutto vero, tutto falso”.

Non è certo facile esprimere un giudizio oggettivo su un film incompleto. Se poi il regista è il premio Oscar Paolo Sorrentino (La grande bellezza) e l’argomento è Silvio Berlusconi, tutto diventa ancora più complesso. Ma proviamo a procedere con ordine.

Loro 1, finalmente al cinema dal 24 aprile, distribuito da Universal Pictures, è la prima parte di un racconto di finzione che narra fatti verosimili (o inventati), in Italia, tra il 2006 e il 2010. La seconda parte di questa opera cinematografica, Loro 2, sarà nelle nostre sale dal 10 maggio. 


L’intento di Sorrentino, stando almeno alle sue dichiarazioni, è quello di “raccontare l’uomo Berlusconi, e in modo solo marginale il politico. Quali sono i sentimenti che muovono le sue giornate in quegli anni? Quali le emozioni, le paure, le delusioni di quest’uomo?

Nulla poteva però lasciarci presagire ciò che ci saremmo trovati di fronte. Ribadiamo, comunque, che si tratta di una valutazione necessariamente parziale, anche perché, a nostro avviso, la suddivisione in due parti non ha giovato al progetto. Loro 1, infatti, ci è sembrato solo una lunga introduzione a ciò che ci auguriamo si vedrà nel secondo capitolo. 

Dopo una scena iniziale fortemente metaforica, in pieno stile “sorrentiniano”, facciamo la conoscenza di Sergio Morra (Riccardo Scamarcio, probabilmente il migliore del cast), un imprenditore pugliese che offre belle ragazze ai politici per ottenere appalti e che si sposta a Roma con l’obiettivo di conoscere “LUI”. È proprio Morra a darci la definizione di “LORO”: “Loro sono quelli che contano”. 


Durante la prima ora di film (su un totale di 1h e 40’ circa) Berlusconi è solo una presenza che aleggia su tutto e su tutti ma non si vede mai. Assistiamo invece alla scalata di Morra, con l’appoggio della sua compagna Tamara (Euridice Axen) e dell’ape regina Kira (Kasia Smutniak). I nomi sono tutti fittizi ma si possono facilmente riconoscere i reali personaggi a cui sono ispirati. Incontriamo anche un sordido ex ministro, tale Santino Recchia (Fabrizio Bentivoglio), e naturalmente un numero infinito, esagerato, eccessivo, di belle ragazze disposte a tutto. Sorrentino ci mostra per oltre un’ora quel sottobosco marcio fatto di feste a luci rosse a base di sesso e droga, facendoci vedere solo donne nude, provini, party, sniffate di cocaina e amplessi. 

Il tutto sottolineato dalla sempre impeccabile fotografia di Luca Bigazzi che si sposa perfettamente con la consueta tendenza estetizzante di Sorrentino. 


Dopo questa estenuante “introduzione” appare finalmente Berlusconi (Toni Servillo) nella sua villa in Sardegna, frustrato per essere finito all’opposizione, annoiato, e impegnato a riconquistare la moglie Veronica (Elena Sofia Ricci) che non vuole perdere la sua dignità. Sicuramente Servillo è autore di una buona interpretazione, come sempre, sebbene sopra le righe. La maschera di trucco che lo trasforma nell’ex Presidente del Consiglio e il sorriso sempre stampato in volto appaiono però caricaturali, macchiettistici: anche in questo caso abbiamo l’impressione di trovarci di fronte a qualcosa di eccessivo. Questa parte è comunque più interessante e regala anche qualche scena divertente. La chiacchierata di Berlusconi col nipotino ci svela qualcosa del suo modo di ragionare, ciò che l’ha aiutato nel suo successo, il suo essersi “fatto da solo”.   


E qui si conclude Loro 1, un film che ci è parso strutturalmente disomogeneo, nettamente spaccato in due, esagerato, grottesco, un po' pretenzioso, sicuramente interlocutorio, ma che al momento non aggiunge nulla a ciò che sappiamo su Berlusconi. Speriamo vivamente che Loro 2 possa darci (e dirci) qualcosa di più. 

Per un giudizio completo rimandiamo, dunque, inevitabilmente a dopo la visione della seconda parte, per cui c’è senza dubbio molta curiosità, spinti dalla voglia di capire il senso e la logica di questo progetto.

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