venerdì 6 aprile 2018

"A Quiet Place - Un posto tranquillo": rimani in silenzio e non fare mai rumore!

di Silvia Sottile



Una famiglia vive un'esistenza isolata nel silenzio più assoluto, per paura di una minaccia sconosciuta che segue solo il suono e attacca a qualsiasi rumore. Siamo in un futuro prossimo post-apocalittico, la terra è stata invasa da creature inquietanti e mortali che uccidono al solo emettere di un suono. La famiglia Abbott è composta  da padre (John Krasinski), madre (Emily Blunt) e due figli (Millicent Simmonds e Noah Jupe). La figlia maggiore è sordomuta, quindi gli Abbott comunicano col linguaggio dei segni, forse proprio per questo motivo sono riusciti a sopravvivere così a lungo, dopo un doloroso lutto, bravissimi nel condurre una vita quotidiana senza alcun rumore. Ma qualcosa sta cambiando, alcuni imprevisti hanno messo le creature sulle loro tracce… in più c’è un altro figlio in arrivo: le doglie e il pianto del neonato sono come una spada di Damocle pronta ad abbattersi sulle loro vite!

John Krasinski, per il suo terzo film da regista, sceglie di esplorare e mescolare due registri narrativi, come l’horror e il thriller, che si fondono mostrando l’unico comune denominatore: il soprannaturale. Oltre ad essere sceneggiatore, regista e interprete del film, Krasinski dirige per la prima volta la moglie (nel film e nella vita reale) Emily Blunt.


A Quiet Place – Un posto tranquillo è un thriller a tinte horror, teso e avvincente, ma è anche un film sulla famiglia, sulle sue dinamiche in situazioni di pericolo, sull’istinto primordiale di sopravvivenza e sull’amore dei genitori, disposti a qualunque cosa pur di salvare i figli. Il fatto che Krasinski e la Blunt siano una coppia (con figli) anche nella vita, è indubbiamente un valore aggiunto che ha contribuito alla riuscita del film. I due, oltre al loro indiscutibile talento, mostrano infatti un affiatamento e un’intimità indispensabili in un horror così particolare, privo di urla ma avvolto dal silenzio, caratterizzato dalla quasi totale assenza di dialoghi, in cui suoni e immagini hanno un valore fondamentale anche a fini narrativi. Sia loro che i giovani attori che interpretano i figli della coppia, sono bravissimi trasmettere emozioni attraverso sguardi e gesti. Emily Blunt, a cui tocca essere protagonista di una scena particolarmente intensa e da brividi, quella del parto, mostra ancora una volta di essere una delle attrici più talentuose della sua generazione.


Per indagare queste tematiche familiari, Krasinski sceglie dunque il registro dell’horror, regalandoci un ottimo film di genere, a nostro avviso uno dei migliori visti ultimamente sul grande schermo, sia per l’originalità che lo contraddistingue, sia per l’incredibile capacità di costruire e mantenere sempre alta la tensione. Interessante anche la scelta di un inizio in medias res che lascia allo spettatore il compito di scoprire pian piano l’accaduto. 

Partendo da un’ottima scrittura, A Quiet Place riesce, grazie all’abile regia, a creare un’atmosfera tesissima, snervante, ansiogena e ricca di suspense, proprio grazie all’inquietante silenzio attraverso cui si percepisce, più che vedersi, la presenza orrorifica delle spaventose creature. Il terrore viene quindi costantemente alimentato da ogni minimo rumore (da applausi il lavoro del comparto sonoro, soprattutto il montaggio) o da piccoli dettagli visivi che si intuisce potranno essere fondamentali in un secondo momento.


Quest’abilità nel gestire magistralmente la tensione è proprio la caratteristica fondamentale della pellicola, tanto da farne un piccolo gioiello del genere. Se a tutto questo aggiungiamo l’inquietante silenzio, spaventosi jumpscare al momento opportuno,  commoventi momenti familiari e persino una piccola riflessione sociologica sul nostro mondo dominato da parole, suoni e rumori, spesso caotici e inutili, otteniamo indubbiamente un prodotto di alto livello. 

A Quiet Place – Un posto tranquillo, al cinema dal 5 aprile, distribuito da 20th Century Fox, è un thriller/horror imperdibile per gli amanti del genere (ma non solo). 


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