venerdì 27 aprile 2018

"Avengers: Infinity War": l'epico scontro tra gli Eroi Marvel e Thanos

di Silvia Sottile



Dopo 10 anni (e 18 film) l’Universo Cinematografico Marvel converge in Avengers: Infinity War, al cinema dal 25 aprile. In contemporanea, nel corso dei 9 mesi di riprese, è stato girato anche un secondo capitolo, ancora senza titolo, che vedremo a maggio 2019.

L’attesissimo cinecomic, diretto da Anthony e Joe Russo, raggruppa sul grande schermo un incredibile numero di personaggi, tanto che l’elenco del cast appare infinito: Robert Downey Jr., Chris Evans, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Scarlett Johansson, Tom Hiddleston, Elizabeth Olsen, Paul Bettany, Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Bradley Cooper, Vin Diesel, Pom Klementieff, Karen Gillan, Benedict Cumberbatch, Tom Holland, Sebastian Stan, Chadwick Boseman, Cobie Smulders, Benedict Wong, Letitia Wright, Tom Hiddleston, Benicio Del Toro, Josh Brolin.

Dopo i fatti di Civil War (che hanno comportato lo scioglimento degli Avengers), tutti i supereroi Marvel (da Iron Man a Thor, dal Doctor Strange ai Guardiani della Galassia, da Captain America ai Wakandiani) sono costretti ad unirsi per affrontare una minaccia titanica: Thanos (Josh Brolin), impegnato nella ricerca delle 6 Gemme dell’Infinito da incastonare nel suo Guanto. Se dovesse riuscire nel suo intento, avrebbe una potenza tale da dimezzare la popolazione dell’intero Universo con un semplice schiocco delle dita. 


Visivamente spettacolare e ricco di adrenaliniche scene d’azione ben orchestrate, Avengers: Infinity War è anche narrativamente coerente. Grazie alla solida sceneggiatura e ad una straordinaria abilità registica, le varie storie che coinvolgono i diversi personaggi (ognuno dei quali si ritaglia un proprio spazio ben definito e fondamentale, cosa non facile) riescono ad incastrarsi in maniera perfetta.  

La Marvel, grazie all’esperienza acquisita negli anni, ci sa fare. E questa volta riesce anche dove spesso in passato aveva fallito, ovvero nella costruzione del villain. Thanos non solo è il più potente avversario mai affrontato dai Vendicatori ma è anche un personaggio sfaccettato, tridimensionale, spinto da motivazioni a suo modo importanti e “necessarie”, a volte sofferte, tanto che riusciamo persino a percepire i suoi sentimenti. Possiamo quasi considerarlo il protagonista principale.


Avengers: Infinity War  non è solamente un ottimo prodotto di intrattenimento ad alto budget ma è anche una giostra ininterrotta di emozioni che tiene incollato lo spettatore per due ore e trenta minuti. Il tono drammatico è impostato fin dalla prima scena, anche se poi, specie nel corso della prima parte, non mancano simpatiche battute di alleggerimento (legate principalmente alle trame che coinvolgono i Guardiani della Galassia) e un pizzico di ironia che non stona affatto. Risulta divertente anche vedere le interazioni tra i vari personaggi che non si erano mai incontrati tra loro. Dalla seconda metà, invece, i toni diventano decisamente più cupi, fino a giungere ad un finale doloroso, tragico, inaspettato e spiazzante, ricco di pathos e ad alto tasso di epicità. 

L’unica scena dopo i titoli di coda (mi raccomando, non perdetela!) si mantiene sulla stessa lunghezza d’onda, facendo salire ulteriormente l’attesa per il prossimo capitolo…  


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