lunedì 21 agosto 2017

"Baby Driver": incontro stampa con Kevin Spacey

di Alberto Leali




Kevin Spacey, attore, regista e produttore statunitense, due volte premio Oscar per I soliti sospetti e American Beauty, incontra la stampa romana in occasione della presentazione dell'ultimo film da lui interpretato, l'adrenalinico Baby Driver - Il genio della fuga di Edgar Wright, che sarà nelle nostre sale dal 7 settembre.

Nel film, Spacey è il boss del crimine Doc, che costringe il giovane Baby (Ansel Elgort) a partecipare a una serie di rapine, sfruttando il suo straordinario talento di pilota.


Non amo definire il mio ruolo quello del 'cattivo' – afferma Spacey – Doc è innanzitutto una persona e non spetta a me giudicare i suoi comportamenti. Anche se so che, specie negli ultimi 20 anni, il pubblico è molto attratto dagli antieroi. Adoro Edgar Wright, è un regista sveglio, brillante e sa usare magnificamente la musica. Quando ho letto la sceneggiatura di Baby Driver ho ascoltato anche tutta la colonna sonora. Edgar spesso voleva che recitassimo seguendo il tempo delle canzoni che ascoltavamo nelle cuffiette: ne è venuta fuori una specie di danza, è stato molto eccitante”.



Spacey, oltre che grande attore per il cinema, è profondo conoscitore e amante del teatro: celebre, ad esempio, è il suo ruolo di Riccardo III sullo stage dell'Old Vic Theatre di Londra, di cui è stato anche direttore artistico.

Il teatro mi rende felice – afferma – ed ho avuto la fortuna che mia madre amasse molto il cinema e il teatro. Mi ha fatto conoscere grandi talenti come Henry Fonda, Spencer Tracy, Bette Davis, Katherine Hepburn... ma la lista è lunghissima. Ho avuto anche il privilegio di conoscere e di lavorare ben 4 volte con Jack Lemmon: un'esperienza indimenticabile. Oggi sono molto interessato a ricostruire la mia carriera cinematografica dopo essere stato lontano dagli schermi per la mia esperienza teatrale: cerco di non accettare parti scritte male e non mi censuro per nessun ruolo. Perché recitare, o meglio fingere, è per me una gioia, un grande divertimento. Anche se spesso la gente pensa che gli attori scelgano sempre i ruoli che interpretano. Non è così: noi scegliamo ciò che ci viene offerto e che in quel dato momento possiamo fare. Certo, non mi piace la stupidità e cerco di evitarla”.

È da inizio anni '90 che Kevin Spacey ricopre anche il ruolo di produttore e numerose sono state le opere da lui prodotte, tra cui la serie TV di successo House of Cards, di cui è anche attore nel ruolo dello spietato deputato Frank Underwood.

La cosa più bella dell'essere produttore è vedere un progetto che prende forma: scegliere le persone e dare loro fiducia” – afferma.

Ma non dimentichiamo che Spacey, oltre ad essere stato doppiato, è stato anche doppiatore.

Al Festival di Berlino una volta un signore mi si è avvicinato e mi ha detto 'Io sono te, sono la tua voce in Germania, faccio anche De Niro e Sean Connery’. La cosa mi ha divertito molto. Non conosco il mio doppiatore italiano, ma so sicuramente che eviterò di girare film con altri attori a cui dona la voce” – dice ridendo.

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