sabato 26 agosto 2017

"A Ciambra": un'opera che ha la forza visiva ed emozionale del grande cinema

di Alberto Leali



La Ciambra è una piccola comunità rom nei pressi di Gioia Tauro (Calabria). Il film segue le vicende del quattordicenne Pio Amato che, dopo l'arresto di suo fratello maggiore Cosimo, cerca di portare avanti la sua numerosa famiglia tra furti e contatti con le realtà del luogo (italiani e immigrati africani).

Presentato con successo alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2017 e vincitore del Premio come miglior film europeo, A Ciambra è un'opera sorprendente e bellissima che ha la forza visiva ed emozionale del grande cinema.


La seconda fatica del giovane italo-americano Jonas Carpignano ha la grande capacità di entrare intimamente nel mondo dei suoi personaggi, donandoci la sensazione di vivere con loro, a strettissimo contatto. Sembra quasi di percorrere, infatti, le strade di quella Ciambra imprevedibile ed ingovernabile, dove tutto può accadere, fra povertà, criminalità, coesistenza e contrasti fra etnie diverse.



Pio, interpretato da un energico, straordinario Pio Amato, è il mezzo per catapultarci in quella realtà così controversa e misteriosa: attraverso le sue azioni, Carpignano fa emergere con potenza e lucidità la complessa verità del microcosmo in cui vive. Una verità difficilmente raggiungibile perfino col mezzo documentaristico.

Il regista segue instancabile Pio nel suo inedito e al contempo (cinematograficamente) classico coming of age, tenendosi lontano, quasi miracolosamente, da ogni forma di pietismo o edulcorazione.

Non c'è nessuna analisi sociologica, nessun giudizio, nessuna denuncia, nessuna retorica in A Ciambra. Solo la descrizione di un microcosmo umano, che ha come il più sacro dei principi quello dell'appartenenza e della fedeltà alla propria comunità.

Lo imparerà bene anche il giovane Pio, il cui percorso di crescita non porta certo a un cambiamento, ma al pieno riconoscimento di far parte di quella comunità.

Un'opera secca ed ammirevole per onestà ed umanità: forse uno dei film italiani più belli dell'anno. E l'attenzione del grande regista Martin Scorsese, produttore esecutivo del film, lo dimostra.


Dal 31 agosto al cinema.


Nessun commento:

Posta un commento