La Biennale di Venezia e Jaeger-LeCoultre
annunciano che è stato attribuito al grande regista inglese Stephen Frears (Philomena,
The Queen, Le relazioni pericolose) il premio Jaeger-LeCoultre
Glory to the Filmmaker 2017 della 74. Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, dedicato a una
personalità che abbia segnato in modo particolarmente originale il cinema
contemporaneo.
La 74. Mostra di Venezia si terrà al Lido dal
30 agosto al 9 settembre 2017, diretta da Alberto Barbera e organizzata
dalla Biennale presieduta da Paolo Baratta.
La consegna del premio a Stephen Frears avrà
luogo domenica 3 settembre alle ore 22.00 in Sala Grande
(Palazzo del Cinema), prima della proiezione Fuori Concorso del suo nuovo film Victoria
& Abdul, in prima mondiale a Venezia. Il film è ambientato alla
fine dell’Ottocento, quando il giovane commesso Abdul Karim si mette in viaggio
dall’India per partecipare al Giubileo d’oro dell’anziana Regina Vittoria.
Arrivato a Londra, Abdul si ritrova sorprendentemente nelle grazie della
sovrana; i due instaurano un’improbabile e devota amicizia, mostrando una
lealtà reciproca che la famiglia e la cerchia della sovrana cercano di
ostruire. Abdul diventa rapidamente insegnante, consigliere spirituale e amico
devoto della Regina, mentre il loro rapporto si rafforza e Vittoria comincia a
vedere il mondo con occhi diversi, riscoprendo con gioia anche la propria
umanità.
A proposito di questo riconoscimento, il Direttore
della Mostra Alberto Barbera ha dichiarato:
“Prolifico e imprevedibile, eclettico e provocatorio, Stephen
Frears sembra sfidare la possibilità stessa di una definizione monolitica
del suo cinema. È tra le figure più vibranti e rappresentative del cinema
inglese contemporaneo (accanto a Ken Loach e Mike Leigh), ma a differenza
di molti non teme di apparire contradditorio, passando con nonchalance
dal realismo sociale degli anni ’80 alle biografie, dalle commedie ai drammi
storici, alternando film inglesi e americani, produzioni a basso costo e grandi
budget, cinema e televisione, ogni volta a proprio agio. È forse questo palese
contrasto a costituire l’aspetto più interessante del suo lavoro, insieme con
le qualità che tutti gli riconoscono: una sensibilità non comune nel dirigere
gli attori, l’abilità nel trarre il meglio dal rapporto con scrittori affermati
(Alan Bennet, Christopher Hampton, Hanif Kureishi, Nick Hornby), l’apparente
modestia che consiste nel subordinare lo stile all’esigenze del
materiale. Grande narratore di storie, dalle quali emergono tematiche
ricorrenti come l’attenzione per personaggi di oppressi e marginali, Frears
possiede il dono non comune di offrire nei suoi film migliori un ritratto della
società britannica aspro, pungente, non convenzionale, capace di risultare allo
stesso tempo disturbante e divertente.”
Regista tra i più versatili, capace di spaziare tra
un’ampia varietà di stili, tematiche e generi, Stephen Frears
(Leicester, Inghilterra, 1941) si costruisce una solida reputazione lavorando
per tutti gli anni settanta tra episodi di serie tv e film televisivi.
Esordisce al cinema nel 1984 con Vendetta, facendo scoprire al mondo il
talento di Tim Roth. Con il suo film successivo, il provocatorio My
Beautiful Laundrette (1985) con Daniel Day Lewis, raggiunge il successo internazionale
e ottiene una candidatura agli Oscar per la sceneggiatura, mettendo per la
prima volta in luce il suo talento negli adattamenti letterari. Il film che lo
consacra al grande pubblico è Le relazioni pericolose (1988) con John
Malkovich, Glenn Close e Michelle Pfeiffer, che si aggiudica tre Oscar tra cui
quello per la miglior sceneggiatura non originale, insieme a molti altri premi
internazionali. Con il successivo Rischiose abitudini (1990) riceve la
sua prima nomination agli Oscar come miglior regista, sancendo il definitivo
sodalizio con Hollywood, al quale continuerà sempre a intervallare produzioni
inglesi. Nel 1998 vince l’Orso d’argento per la miglior regia a Berlino con The
Hi-Lo Country, mentre nel 2000 dirige Alta fedeltà ed è presente per
la prima volta in Concorso a Venezia con Liam, per il quale l’attrice
Megan Burns vince il Premio Mastroianni. Due anni dopo torna in Concorso con Piccoli
affari sporchi e poi di nuovo nel 2006, quando riceve la sua seconda
nomination agli Oscar per la regia di The Queen, film sulla
Regina Elisabetta II per il quale Helen Mirren vince la Coppa Volpi e l’Oscar
come miglior attrice protagonista. Con Philomena (2013) vince il premio
per la miglior sceneggiatura a Venezia e il film viene candidato a quattro
Oscar.
Il suo ultimo film, Victoria & Abdul, sarà
presentato in anteprima mondiale Fuori Concorso a Venezia e segna il ritorno di
Frears all’ambientazione della corte britannica dopo lo straordinario successo
di The Queen e il ritorno del Premio Oscar Judi Dench nei panni della
regina Vittoria. La sceneggiatura è firmata dal candidato agli Oscar Lee Hall (Billy
Elliot) ed è basata sul libro del giornalista Shrabani Basu intitolato Victoria
& Abdul: The True Story of the Queen’s Closest Confidant. Victoria
& Abdul è un film presentato da Focus Features in associazione con
Perfect World Pictures e BBC Films ed è una produzione Working Title in
associazione con Cross Street Films.
Jaeger-LeCoultre è per il tredicesimo anno sponsor della Mostra
Internazionale d'Arte Cinematografica, e per l’undicesimo del premio Glory
to the Filmmaker. Il premio è stato assegnato negli anni precedenti a
Takeshi Kitano (2007), Abbas Kiarostami (2008), Agnès Varda (2008), Sylvester
Stallone (2009), Mani Ratnam (2010), Al Pacino (2011), Spike Lee (2012), Ettore
Scola (2013), James Franco (2014), Brian De Palma (2015), Amir Naderi (2016).
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