domenica 6 agosto 2017

"La Torre Nera": dai romanzi di Stephen King al grande schermo

di Roberto Puntato




È dal 2007 che sono stati avviati i primi progetti per una trasposizione cinematografica della monumentale opera magna di Stephen King, La Torre Nera, composta da 8 romanzi pubblicati tra il 1982 e il 2012. Nonostante l'interesse di diversi registi (Ron Howard, J.J. Abrams) e studi cinematografici (Universal) e l'idea di realizzare una trilogia cinematografica e due stagioni di una serie TV per la NBC, l'ambizioso progetto vede la luce solo nel 2015 quando la Sony Pictures e la MRC decidono di finanziarlo, con buona probabilità seguito da una serie televisiva. 

Una produzione, quindi, parecchio lunga e travagliata, per un film sicuramente molto atteso ma che sin dall'inizio ha suscitato polemiche per le scelte di casting (più volte cambiato), per lo stile e per la durata (95' sono troppo pochi per riportare in immagini il complesso mondo dei romanzi). Attenzione, però: La Torre Nera più che una trasposizione della saga di King è un adattamento/sequel che non perde tempo a presentare situazioni e personaggi, ma parte nel bel mezzo dei fatti, semplificando e abbozzando, per calarci in un mondo di universi paralleli, stregoni, veggenti, pistoleri e ragazzini dai superpoteri, in cui tutto sembra essere già accaduto da tempo.

La storia è quella del pistolero Roland (Idris Elba) che vaga per un universo parallelo chiamato Medio-Mondo alla ricerca di una Torre Nera che si dice essere il perno di tutti i mondi e che rischia di essere distrutta dallo stregone Walter (Matthew McConaughey). In suo aiuto giunge inaspettatamente Jake Chambers (Tom Taylor), un ragazzino newyorkese con lo straordinario potere di vedere ciò che accade a Medio-Mondo e che Walter vuole assolutamente eliminare. 

Possiamo sicuramente dire che buona parte delle critiche mosse al film diretto da Nikolaj Arcel è fondata, non riuscendo La Torre Nera a trasporre adeguatamente la ricchezza, l'epicità e la magia dell'universo di Stephen King, rimanendo, invece, nei confini di un blockbuster decoroso ma anche incolore e stereotipato.


Però c'è da dire che alcuni punti di forza il film li ha e sono da riscontrare innanzitutto nell’interpretazione di Idris Elba che riesce a far emergere con convinzione la solitudine e la disillusione iniziali del suo personaggio e la sua successiva rinascita grazie all'incontro col giovane Jake Chambers. 

Buone anche le atmosfere a metà strada fra il fantasy, il western e la fantascienza dark, che rendono il film piacevolmente contaminato e fascinoso: una sorta di calderone in cui convivono, frullati, i lavori di Sergio Leone, Peter Jackson, action movie e sci-fi anni '90. 

La prima parte, che si svolge a New York e che vede Jake alle prese con psicoterapeuti, genitori ansiosi, visioni e nemici pronti a eliminarlo, è superiore, per ritmo e trovate visive, alla seconda, in cui il ragazzo giungerà nel Medio-Mondo e si unirà a Roland per sconfiggere Walter e difendere La Torre.

Ci ha convinti, nonostante sia parecchio semplificato rispetto all'originale, anche il cattivissimo villain di Matthew McConaughey  che interpreta uno stregone affascinante, elegantemente vestito e dalla mano mortale. Come soddisfacente è l'interpretazione del giovane Tom Taylor: ha la faccia giusta per un libro di King ma sarebbe perfetto anche in un film di Spielberg. 

Il finale del film, debole e frettoloso a causa della breve durata, sicuramente deluderà i più. Ma nel complesso La Torre Nera è un film ben confezionato e godibile, che troverà il consenso di coloro che non hanno letto l'opera di King e che vogliono passare un’ora e mezza delle loro calde giornate estive in una sala climatizzata in compagnia di supereroi pronti a salvare il mondo.

Dal 10 agosto al cinema.

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