giovedì 24 agosto 2017

"Neve Nera": un film di Martín Hodara con Ricardo Darín

di Silvia Sottile




Neve Nera – un film di Martín Hodara con Ricardo Darín, Laia Costa, Leonardo Sbaraglia, dal 24 agosto al cinema – racconta la tragica storia di una famiglia. Una tragedia che inizia in una giornata d’inverno nel 1978 in una zona isolata, circondata da montagne. 

La morte di un fratello, John, durante una battuta di caccia: viene ritenuto responsabile il fratello maggiore, Salvador. Una morte che distrugge molte vite, in particolare quella della sorella minore. Questi eventi, molti anni più tardi, dopo la morte del capofamiglia e nella lotta per l’eredità, saranno messi in discussione...

Neve Nera è la storia del rincontro tra due fratelli sopravvissuti, ma è anche la storia di Laura, la moglie di Marcos, mentre viene trascinata dalla famiglia nel suo lato più oscuro. 

Neve Nera è una tragedia in cui i personaggi sono inesorabilmente spinti verso il loro decadimento morale. I desideri. L’avidità. gli errori del passato che fanno sì che la nostra vita vada in un modo piuttosto che in un altro. Per questi esseri, così come per Edipo, il peggio non è la morte, ma l’esilio, ma in questo caso l’esilio morale ed etico.


"La neve è un manto bianco che attua una commistione del tutto. Il passato e il presente dei personaggi di questa storia. La rappresentazione visuale della tragedia che accorpa le due dimensioni e i personaggi stessi: 

Non voglio che i due tempi, passato e presente, siano visivamente diversi, così ho deciso che tutto avvenisse in due inverni. Mi piace l’idea che, a volte, lo spettatore confonda queste due dimensioni spazio-temporali. 

Il cottage è il luogo dove si svolge la maggior parte della storia. Dal momento che Salvador non è una persona disposta ad aprirsi e parlare di se’, questo cottage ci dice molto su di lui, il fratello che è rimasto isolato: un uomo che ha deciso di coprire una bugia e che, nel corso degli anni, è diventato un tutt’uno con la natura. 

Il silenzio è un altro elemento chiave nello sviluppo della storia. Una componente interamente narrativa. Il silenzio della Patagonia. Il silenzio tra i due fratelli. Il silenzio tra le frasi.
So che questo è un film che si rivolge al pubblico perché denota, al tempo stesso, una forte enfasi sui rapporti tra i personaggi e la suspense di un gioco che attraversa tutto il film". 

Martín Hodara. Sceneggiatore e regista.

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