di Silvia Sottile
A settant’anni dalla nascita, arriva come evento speciale al cinema, distribuito da Lucky Red, solo 31 marzo, 1 e 2 aprile, Pino diretto da Francesco Lettieri, il documentario su uno dei più amati maestri della musica italiana contemporanea.
Prodotto da Groenlandia, Lucky Red e
Tartare Film, in
collaborazione con Netflix, in
collaborazione con TimVision.
Un grande cantautore, un poeta, un grandissimo
chitarrista, Pino Daniele è riuscito a fondere la tradizione napoletana con la
musica nera creando dei sound completamente nuovi e originali. Amato per la
semplicità e la sfrontatezza con cui accedeva al suo mondo interiore e per la
capacità di raccontarlo agli altri, con la sua musica e le sue parole.
Nel documentario Francesco Lettieri conduce dietro la
macchina da presa Federico Vacalebre, giornalista e critico musicale, sulle
tracce di un Pino ancora non raccontato, servendosi di video mai diffusi di
concerti, backstage e sale d’incisione, inediti musicali, foto degli album di
famiglia, appunti tratti dal diario e strumenti musicali. Ripercorrendo i
luoghi in cui Pino ha vissuto, emergono i sogni, le lotte, le delusioni, i
traguardi e il rapporto con la famiglia, gli amici e i colleghi che hanno
condiviso tanto con lui.
Il tutto grazie alla preziosa collaborazione della
Fondazione Pino Daniele Ets, che ha riconosciuto al progetto del documentario
il sigillo “70/10 Anniversary”, un marchio distintivo assegnato esclusivamente
a eventi, progetti e manifestazioni che, oltre a rendere omaggio alla memoria
di Pino Daniele, rappresentano un valore significativo e un contributo
rilevante alla sua eredità musicale e culturale, in occasione dei 10 anni dalla
sua scomparsa e dei 70 anni dalla sua nascita.
Nel documentario sono presenti le interviste a
tanti artisti con cui ha collaborato Pino Daniele, tra cui Rosario Fiorello,
Jovanotti, Vasco Rossi, Fiorella Mannoia, Loredana Bertè ma anche
James Senese, Rosario Jermano, Enzo Avitabile, Tullio De Piscopo, Tony Esposito,
star internazionali come Eric Clapton e poi amici di infanzia, parenti e
discografici.
Francesco Lettieri, regista napoletano che oltre al
cinema vanta innumerevoli collaborazioni con il mondo della musica e un
particolare sodalizio con il cantante Liberato, con cui ha codificato un
personalissimo immaginario legato a Napoli, innovativo e lontano dagli
stereotipi, racconta Pino Daniele anche e soprattutto attraverso la Napoli di
oggi girando ex novo i videoclip di alcune sue canzoni e inserendoli
all’interno di questo racconto.
SINOSSI
Pino Daniele è stato tante cose. Un cantautore, una
rockstar, un’icona pop, ma anche un compagno di banco, un amico sincero, un
marito, un padre, un napoletano certo, ma innamorato della Toscana, di Roma e
di Milano. Un concentrato di italianità che però fuggiva gli stereotipi e
cercava ossigeno nei musicisti di tutto il mondo. Questo documentario è il
tentativo di raccontare tutto questo, partendo dalla sua musica, dalle sue
canzoni, dai suoi esperimenti, fino ad arrivare a un inedito nascosto. Il film
è un’immersione verticale nella vita di Pino, testimoniata in audio dalle voci
di chi lo ha amato, ci ha lavorato, suonato, girato il mondo in tour, anche
litigato e poi fatto pace. L’architrave narrativa è una linea del presente che
vede protagonista Federico Vacalebre, giornalista e critico musicale, che si
mette alla ricerca di quello che resta di Pino e si rende conto che forse non
se n’è mai andato.
Oltre alle interviste e alle voci di chi lo ha
accompagnato nella sua vita e nella sua carriera, ci sono i videoclip dei
grandi successi di Pino ambientati nella Napoli di oggi, perché i protagonisti
dei suoi testi camminano ancora per i vicoli di Napoli, con le loro
imperfezioni e le loro ossessioni. E le canzoni di Pino sono ancora in grado di
raccontarli, di raccontare la Napoli del presente e di quello che diventerà.
Qui il trailer ufficiale:
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