sabato 29 marzo 2025

"Costanza" - Tra amori di oggi e misteri del passato

 di Silvia Sottile



Adattamento televisivo del romanzo Questione di Costanza firmato da Alessia Gazzola, la serie tv Costanza – coproduzione Rai Fiction e Banijay Studios Italy, per la regia di Fabrizio Costa, in onda su Rai 1 (e in box set su RaiPlay) da domenica 30 marzo per quattro prime serate – è una commedia romantica che racconta una contrastata storia d’amore contemporanea e un mistero del passato.

Miriam Dalmazio interpreta la protagonista, Costanza, giovane madre single che vive a Messina con la figlia Flora, tra difficoltà quotidiane e precarietà lavorativa. Laureata in Medicina e specializzata in Paleopatologia, la scienza che studia malattie antiche e indaga i segreti nascosti nei resti umani del passato, non ha trovato lavoro nel suo campo e si arrangia come rider per una catena di food delivery.

Tutto cambia quando vince un assegno di ricerca di un anno presso il prestigioso Dipartimento di Paleopatologia di Verona: non solo avrà l’occasione di fare il lavoro per cui ha studiato, ma potrà finalmente ricongiungersi con la sorella minore Antonietta - detta Toni - che nella città veneta lavora come psicologa, e a cui è molto legata, dopo la perdita dei genitori. Verona, però, è anche la città in cui vive il padre di Flora, Marco, architetto di successo, che non ha mai saputo di avere una figlia. La relazione tra Costanza e Marco è stata una breve passione, spezzata dalla scoperta che lui era ‘felicemente’ fidanzato e che lei era stata solo un’avventura.

E mentre Costanza si aspettava che Flora prima o poi le ponesse la fatidica domanda “chi è mio padre?” e le chiedesse di conoscerlo, non avrebbe mai immaginato che le loro vite si sarebbero intrecciate ancora, dopo sette anni di silenzio e lontananza. Marco è ancora legato a Federica, la fidanzata storica, e sta per sposarla, però – dopo lo shock iniziale – si rivela un padre curioso, attento e premuroso, di cui Flora si innamora subito... e nemmeno Costanza riesce a rimanergli indifferente.

Anche se ha avuto la fortuna di trovare un collega che riesce a farla sorridere fin dal loro primo incontro: Ludovico, studioso di lingue antiche, è un uomo simpatico e affascinante, che le diventa alleato nel Dipartimento e per il quale Costanza prova una forte attrazione. Ludovico non perde occasione per ricordarle che non è solo una madre, ma anche una donna che ha tutto il diritto di divertirsi ed essere felice. Possibilmente con lui.

Inevitabile che sia geloso delle attenzioni che Marco riserva alla figlia e, di riflesso, a Costanza. In Dipartimento, però, Ludovico ha campo libero: oltre a sorprenderla a ogni pausa pranzo, supporta Costanza nel lavoro e nell’affrontare lo spirito competitivo dei colleghi – in particolare la coppia formata da Diana, l’ambiziosa storica che contende a Costanza un posto fisso in Dipartimento, e da suo marito Anselmo, timido archeologo innamoratissimo della moglie – e il giudizio del professor Melchiorre, anatomopatologo a capo del Dipartimento, che mal sopporta l’irruenza e la fantasia di Costanza, ma che imparerà ad apprezzarne la passione e la dedizione al lavoro.

Mentre cerca un difficile equilibrio tra la vita privata e un lavoro impegnativo, Costanza affronta l’incarico da cui dipende il suo futuro professionale: ricostruire la storia di Selvaggia di Staufen, figlia illegittima di Federico II di Svevia, i cui resti sono stati ritrovati nei pressi del suggestivo Castello di Montorio. Man mano che le ricerche procedono, Costanza dà voce alle avventure di Selvaggia attraverso un podcast in cui narra un mistero che si tinge di sfumature da thriller storico.

Due eroine, divise da otto secoli di storia.

Oltre alla protagonista Costanza, interpretata da Miriam Dalmazio, il cast include Marco Rossetti (Marco), Lorenzo Cervasio (Ludovico), Eleonora De Luca (Toni), Caterina Shulha (Diana), Davide Iacopini (Anselmo), Carola Stagnaro (Celestina), Franco Castellano (Professor Melchiorre), Giulia Arena (Federica), Elena Sophia Senise (Flora), Federico Calistri (Stefano), Luigi Di Fiore (Arturo), Bianca Panconi (Selvaggia di Staufen), Kaspar Capparoni (Federico II di Svevia), Alessandro Cremona (Ezzelino III da Romano), Mia Eustacchio (Biancofiore), Francesco Ferdinandi (Aldegard).

Ricordiamo che la scrittrice Alessia Gazzola è anche autrice della saga bestseller de L’Allieva, da cui è stata tratta la fortunatissima e amatissima serie Rai con protagonisti Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale.



NOTE DI REGIA

Come sono felice quando mi trovo a dover tradurre in immagini un racconto nato dalla penna di Alessia Gazzola. Davvero una scrittrice con un grande seguito popolare. E allora è bello indagare tra le sue pagine il segreto di quel successo. E poi scoprire subito che è quel particolare modo di raccontare storie fantastiche vissute da protagoniste femminili così contemporanee, ma nello stesso tempo, in qualche modo, archetipiche, che si muovono cioè in un mondo femminile peculiare.

Questo racconto permette proprio di svelare questo segreto. Infatti, le eroine sono due: Costanza, che vive oggi, paleopatologa, ragazza madre per scelta, incerta se rivelare la figlia all’uomo con cui la ha concepita; e Selvaggia di Staufen, figlia illegittima di Federico II di Svevia, che vive otto secoli prima di lei, ma vibra con le stesse corde del cuore nei confronti dell’amato e della figlia che muovono i sentimenti di Costanza.

Con una magia narrativa, le storie delle due donne si intrecciano fino a diventare contemporanee, inseguendosi nei colpi di scena... Il medioevo e la contemporaneità diventano sincroni nel nome dell’amore. Si può immaginare come è stata complessa la messa in scena di questo racconto. La possibilità di perdere la giusta tensione emotiva inciampando in un percorso narrativo binario, invece che unico, era dietro l’angolo.

Tuttavia, credo che siamo riusciti, grazie all’entusiasmo e alla collaborazione di tutti gli interpreti, a restituire al pubblico il segreto del gioco narrativo dell’autrice: il “disvelamento” della forza dell’animo femminile nella difesa dell’amore. Costanza è un’avventura favolosa, emotivamente ricca e piena di passione. Gli elementi di un grande spettacolo popolare, ma mai banale, ci sono tutti.

Fabrizio Costa





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