lunedì 20 novembre 2023

"Thanksgiving" di Eli Roth - Sarà un Ringraziamento di sangue

 di Aida Picone


Con una settimana di anticipo sul Giorno del Ringraziamento, ha debuttato nelle sale italiane Thanksgiving, un nuovo film horror firmato Eli Roth. Dal 16 novembre è possibile assistere all’orrore umano al cinema, grazie a Eagle Pictures.

In questa pellicola, il ‘Thanksgiving’ si rivela più truculento e sanguinoso che mai, e le promesse del regista vengono mantenute in modo impeccabile. Il film trae origine da uno dei finti trailer che Roth creò per il film Grindhouse del 2007, diretto da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino. L'intento era assicurare che nessuno, al termine della proiezione, avesse motivo di pensare o dichiarare che il trailer fosse preferibile al film completo.

La storia inizia durante le attese vendite del Black Friday, quando scoppia una tragedia: uno dei principali negozi nella città di Plymouth viene assaltato, causando numerose vittime, nel tentativo di ottenere prodotti scontati. Un anno dopo l'evento, tra proteste cittadine per evitare l’apertura del negozio, un serial killer inizia a perseguitare e uccidere coloro che sono stati anche solo marginalmente ritenuti responsabili di quella terribile giornata. Per la legge, l'incidente era stato classificato come una tragedia, ma per coloro che avevano perso amici e familiari, rappresentava qualcosa di molto più profondo.

I primi responsabili vengono individuati nei proprietari del negozio, che non solo rifiutano di chiudere durante la festività, ma che stanno nuovamente preparando l’ennesima svendita. Da qui inizia una sanguinosa caccia all'uomo nel nome di John Carver, il fondatore della città.

 


 

Dopo lavori come Green Inferno e la saga di Hostel, Eli Roth propone un nuovo slasher progettato per far sobbalzare il pubblico dalle sedie. Il suo intento è chiaro fin dalle prime scene: tutte le morti, a partire dall'assalto al negozio, sono accuratamente pianificate e orchestrare. Il regista mira a portare in scena lo spettacolo estremo vietato ai minori di diciotto anni, creando una pellicola truculenta con morti incredibilmente soddisfacenti.

È estremamente appagante e divertente assistere a questo film perché riesce, con poche scene, a manifestare tutto l’orrore dell’azione umana. L’ossessione e l’affanno che il consumismo provoca, in questo modo, non vengono dissimilmente descritti come l’assalto a un grande buffet. La voglia di possedere e di accaparrarsi l’oggetto più inutile, ma scontato, mette in luce tutto l’egoismo sul quale si fonda il consumismo. Il possesso oltre ogni costo ha fatto sì che la città esplodesse in una sorta di pericolosissima psicosi di massa.

Ogni scena gore supera la precedente, e la satira sul consumismo americano è palpabile omicidio dopo omicidio. La capacità del film di mantenere alta la suspense è attribuibile al costrutto scenico che elude i cliché e i convenzionali movimenti di camera, catturando lo spettatore prima di svelargli l'orrore. Il grottesco del sangue, in questo modo, si mescola alle intenzioni umane. Il piano del serial killer manifesta tutto il suo dolore e tutta la sua premeditazione. Lui vuol far patire alle sue vittime lo stesso orrore che si è manifestato durante quella notte ed è innegabile che riesce a farlo in maniera eccellente, facendoli sentire braccati come prede.

In sintesi, Thanksgiving si presenta come una pellicola grottesca, geniale, divertente e truculenta, dove ogni interprete contribuisce in modo eccellente al costrutto narrativo e l'assassino riesce a manifestare tutta la sua emotività uccisione dopo uccisione.

 


 

 

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