di Silvia Sottile
Arriva nelle sale il 6 maggio Vakhim, il film documentario di Francesca Pirani, già presentato con grande successo alle Notti Veneziane, spazio off delle Giornate degli Autori, durante la 81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Finalista al Premio
Solinas Documentario per il Cinema 2019, il film, prodotto da Luca
Criscenti per Land Comunicazioni, in collaborazione con Valeria
Adilardi, è un racconto emozionante che affronta con autenticità e delicatezza
temi universali come il rapporto genitori-figli, la memoria, la perdita e la
ricerca delle origini.
Adottato in Cambogia a
quattro anni, Vakhim arriva in Italia nel 2008. Parla solo khmer e
tutto intorno a lui è sconosciuto. Il passato è ormai alle spalle, ma in Italia
c’è anche Maklin, la sorella maggiore e dopo qualche anno arriva una
lettera: è la madre naturale di Vakhim che chiede del
figlio. Francesca e Simone, i genitori adottivi, decidono
di andarla a cercare.
Pirani, poliedrica regista e
sceneggiatrice che ha iniziato la sua carriera collaborando con il
maestro Marco Bellocchio, con questo film si mette in gioco, apre le porte
del suo vissuto e racconta la storia di suo figlio. Con la commistione di
materiale di repertorio privato e nuove riprese, la regista supera i confini
del documentario tradizionale, si muove tra realismo e poetica della memoria e,
grazie all'uso di diversi stili e tecniche, riesce a rappresentare la
complessità della storia di Vakhim.
La voce fuori campo della
regista accompagna lo spettatore in un viaggio coinvolgente tra l'Italia e la
Cambogia, ma anche tra passato e presente, trasportandolo in un flusso visivo
ed emotivo capace di restituire lo sguardo interiore di un ragazzo che cerca di
ricostruire il proprio passato per ritrovare se stesso.
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