mercoledì 5 marzo 2025

"Mickey 17" - Il suo lavoro è morire per salvare l'umanità

 di Valerio Brandi 


Mickey Barnes (Robert Pattinson) e Timo (Steven Yeun) sono due amici sin dall’infanzia costretti a un certo punto... a cambiare pianeta!  

Hanno chiesto un prestito alla persona sbagliata e se non restituiranno il denaro entro un mese verranno uccisi brutalmente. Per loro fortuna c’è Kenneth Marshall (Mark Ruffalo), un politico fallito ma facoltoso intenzionato a colonizzare insieme alla sua eccentrica e manipolatrice moglie Ylfa (Toni Collette) un nuovo pianeta di nome Nilfheim. 

Timo viene assunto come pilota, mentre Mickey diventa un sacrificabile, ossia una cavia umana per esperimenti e missioni pericolose. Il protagonista di questa storia accetta perché, anche se il rischio di morire in questi casi è altissimo, c’è una pratica e collaudata soluzione: quando succederà potrà essere clonato, o meglio, ristampato.  

Già durante la traversata spaziale Mickey muore e viene rigenerato più volte. Condizioni lavorative dure, dolorose e anche umilianti, ma grazie all’amore di Nasha Barridge (Naomi Ackie) riesce ad andare avanti e persino ad essere felice, almeno fino al giorno in cui non arriva un intoppo con la sua diciassettesima ristampa...  




Basato sul romanzo di fantascienza Mickey7, pubblicato nel 2020 da Ashton Edward, il principale cambiamento nel film Mickey 17 di Bong Joon-ho sembra essere soprattutto nel titolo. Sono dunque aumentate le ristampe del protagonista, perché la sinossi del racconto è praticamente uguale a quella del lungometraggio. Adattamento fedele ma il tocco cinematografico del regista premio Oscar (proprio nel 2020) si vede eccome.  

La necessità dei due amici di lasciare il pianeta per sfuggire a pericolosi creditori ricorda molto il pluripremiato Parasite (2019), un film che al pari della serie Netflix Squid Game ha mostrato al mondo una parte della società sudcoreana, caratterizzata da persone che pur di diventare ricchi ed importanti decidono di fare un passo più lungo della gamba dal punto di vista economico.  

Un pianeta circondato da ghiaccio e bufere ci ha riportato in mente un altro capolavoro di Bong Joon-ho come Snowpiercer, mentre gli alieni di Nilfheim hanno qualcosa del supermaiale Okja. Questo perché gli Striscianti sono forse la versione più ‘pucciosa’ di un Graboid (non sarebbe male una linea di gadget dedicati a loro, visti i tanti appassionati di Tremors nel mondo). L’elemento più convincente di Mickey 17 ma questo non significa che il resto del lungometraggio non sia degno di promozione.  



Non vi è solo il discorso naturalistico e sociopolitico riguardo all’invasione terrestre sul pianeta degli Striscianti ma torna in ballo la discussione etica – anche se ancora fantascientifica – sulla clonazione. Chi ha amato Il sesto giorno (2000) di Roger Spottiswoode gradirà sicuramente anche Mickey 17.  

L’interpretazione migliore va assegnata a Mark Ruffalo: la sua versione di Kenneth Marshall richiama in maniera inequivocabile Elon Musk, il miliardario intenzionato a colonizzare lo spazio e tanto amato dalla politica statunitense più estremista. L’attore, noto soprattutto per aver interpretato Hulk nel Marvel Cinematic Universe, ci ha mostrato con questo personaggio una parodia in stile Charlie Chaplin ne Il grande dittatore (1940), così Mickey 17 si può definire come il classico film capace di far ridere ma anche riflettere. 

L’ilarità è inoltre trasmessa dal personaggio di Toni Collette e anche da battute e situazioni piccanti sulla clonazione, ideali a mantenere vivo l’interesse dello spettatore perché, se vogliamo trovare un difetto in questo ultimo lavoro di Bong Joon-ho, si tratta dell’eccessiva durata, o meglio, alcune scene sono alla fine ripetitive e qualche taglio nel montaggio finale avrebbe potuto renderlo ancor più convincente.

Prodotto da Plan B Entertainment e distribuito da Warner Bros. Pictures, Mickey 17 sarà al cinema dal 6 marzo 2025.    






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