mercoledì 16 novembre 2022

"La Signora Harris va a Parigi" - Un film incantevole

 di Silvia Sottile

 


La Signora Harris va a Parigi è l’incantevole storia di una comune donna delle pulizie britannica il cui sogno di possedere un abito firmato Christian Dior la porta a vivere una straordinaria avventura a Parigi.

È stato presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Grand Public.

Nella Londra che ha da poco superato la Seconda Guerra Mondiale, Ada Harris (l’attrice nominata per il Premio Oscar® Lesley Manville) si guadagna da vivere pulendo appartamenti. Conduce una vita solitaria da quando l’adorato marito Eddie è venuto a mancare durante il conflitto, ma non è il tipo che si piange addosso per le proprie sfortune o si lamenta per le difficili condizioni di vita. Tuttavia, quando la pragmatica Ada nota un adorabile abito Christian Dior appeso nella camera da letto di un ricco cliente, rimane sorpresa dall’aver provato un travolgente impeto di desiderio. Possedere qualcosa di così etereo, così bello, una vera opera d’arte, può veramente cambiare la vita di una persona. 

Con qualche lavoretto extra e risparmiando il più possibile, fino a tentare la fortuna ai cavalli, Ada può finalmente permettersi di pagare un vestito Dior. Saluta i suoi amici più cari, Vi (Ellen Thomas) e Archie (Jason Isaacs), e parte alla volta di Parigi per visitare la prestigiosa casa di moda e realizzare i suoi sogni. Già dal suo arrivo, Ada s’imbatte in una serie di sorprendenti eventi, non ultimo l’incontro con l’ostile Madame Colbert (l’interprete nominata per il Premio Oscar® Isabelle Huppert), che non concepisce l’idea che una comune donna del popolo possa indossare un abito d’alta moda.

 


 

Nonostante qualsiasi ostacolo si presenti, Ada rifiuta l’idea di lasciare Parigi senza il suo abito. La sua incrollabile fiducia affascina l’idealista contabile che lavora da Dior, André (Lucas Bravo), la gentile modella Natasha (Alba Baptista) e l’aristocratico Marchese di Chassagne (Lambert Wilson), il più ambito scapolo di Parigi. Ada presto inizierà a realizzare che la scelta di cambiare la propria vita avrà un impatto anche su quelle delle persone che la circondano. Potrebbe addirittura aiutare a garantire la sopravvivenza della stessa Casa di Moda. 

Con l’adattamento cinematografico del romanzo scritto da Paul Gallico nel 1958, Mrs. ’Arris Goes to Paris, il regista e autore Anthony Fabian mette in scena una fiaba moderna e positiva sulla volontà di realizzare i propri sogni, sul valore dell’amicizia e sull’importanza di rimanere fedeli a sé stessi. 

Focus Features, in associazione con eOne e il National Film Institute of Hungary, presenta LA SIGNORA HARRIS VA A PARIGI. Lesley Manville. Isabelle Huppert. Jason Isaacs. Ellen Thomas. Anna Chancellor. Lambert Wilson. Alba Baptista. Lucas Bravo. Rose Williams. Musiche di Rael Jones. Montaggio a cura di Barney Piling. Costumi firmati da Jenny Beavan. Scenografie opera di Luciana Arrighi. Direttore della Fotografia Felix Wiedemann. Produttori Guillaume Benski, Xavier Marchand, Anthony Fabian. Sceneggiatura di Carroll Cartwright, Anthony Fabian, Olivia Hetreed e Keith Thompson, basata sul romanzo di Paul Gallico. Regia di Anthony Fabian. Dal 17 novembre al cinema con Universal Pictures.

 


FOCUS SUI COSTUMI

La moda è tutto per me” sono le celebri parole scritte da Christian Dior nelle sue memorie.

Stilista iconico, è stato negli ultimi dieci anni della sua carriera professionale la persona che ha ridefinito il concetto di alta moda.

Per creare i costumi per LA SIGNORA HARRIS VA A PARIGI, gli autori del film avevano bisogno di una delle professioniste più conosciute come la tre volte vincitrice del Premio Oscar® Jenny Beavan (Crudelia - Cruella, Mad Max: Fury Road, Camera Con Vista - A Room with a View). Beavan è arrivata sul progetto forte anche del lavoro fatto con l’attrice Lesley Manville per la mini-serie ambientata nell’’800, Cranford.

Ho sempre saputo che questo film sarebbe stato il sogno di qualsiasi costumista, per cui mi sono sentito nelle condizioni di poter puntare in alto nella selezione,” spiega Fabian. “Jenny Beavan è senza dubbio una delle migliori costumiste britanniche. La sua attenzione al dettaglio è sbalorditiva. Lavora molto d’istinto e ha un approccio unico nella gestione del colore.”

Il periodo era perfetto. Beavan aveva appena concluso il lavoro sulla complessa produzione Disney Crudelia - Cruella, (per cui ha vinto il suo terzo Premio Oscar®) a sua volta ambientato nel mondo della moda. “Ho sempre pensato che il personaggio di Emma Thompson, la Baronessa, in Crudelia - Cruella fosse senza dubbio influenzata da Dior, e il destino beffardo mi ha portato su LA SIGNORA HARRIS VA A PARIGI,” racconta Beavan. “Ho provato un grande interesse per Dior, ho letto molto, ho studiato la sua vita e la sua straordinaria relazione con le modelle. Ci sono ore e ore di video sulle sfilate su Youtube, materiale meraviglioso in cui queste giovani ragazze raccontano cosa voglia dire lavorare nella moda in quegli anni. Me le sono gustate con grande piacere.

Beavan ha potuto lavorare direttamente con la casa di moda, avendo accesso agli archivi storici, che contengono fra i numerosi reperti, bozzetti originali e diari, come modellini per i vestiti. “È stato affascinante, a dir poco,” ricorda Beavan parlando della sua esperienza negli archivi. “Hanno tirato fuori informazioni meravigliose, riempiendomi di stimoli, consapevoli che parlavamo la stessa lingua.”

La costumista è stata il ponte fra Dior e la produzione, è stata fondamentale nel gestire il rapporto. “Jenny si è assicurata che gli abiti fossero prodotti in maniera rigorosa e autentica, nel pieno rispetto degli originali”, dichiara il produttore Xavier Marchand che aggiunge: “Ha lavorato in maniera meravigliosa. Grazie ai prestiti di gioielli, cappelli e scarpe da parte di Dior, siamo riusciti a replicare in pieno lo stile.

Dior ha prestato per il film cinque abiti provenienti dalla sua collezione storica, mentre il compito di Beavan e la sua squadra è stato di ricreare tutti gli altri pezzi presenti nel film.

 

Qui il trailer ufficiale:


 




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