martedì 24 maggio 2022

"Alcarràs" dal 26 maggio al cinema

 di Silvia Sottile


Alcarràs, il film di Carla Simón che ha conquistato l’Orso d’oro all’ultimo Festival di Berlino, sarà al cinema dal 26 maggio, distribuito da I Wonder Pictures.

Alcarràs, un piccolo villaggio della Catalogna. Da quando ne ha memoria, la famiglia Solé vive del frutto di una terra che non è la sua ma a cui dedica tutti i propri sforzi.

Il raccolto di quest’anno, però, potrebbe essere l’ultimo: il proprietario del terreno ha nuovi piani per il frutteto, i peschi devono far posto ai pannelli fotovoltaici. L’imminente abbattimento degli alberi di cui si sono presi cura per tutta la vita provoca una profonda spaccatura all’interno della grande famiglia, che per la prima volta si trova ad affrontare un futuro incerto, rischiando di perdere qualcosa di persino più prezioso della propria casa.

 

NOTE DI REGIA

Alcarràs è un piccolo paese in Catalogna dove la mia famiglia coltiva le pesche. Quando mio nonno è morto qualche anno fa, i miei zii hanno ereditato la terra e la sua cura. Il dolore per la perdita di mio nonno mi ha spinta a dare valore alla sua eredità e agli alberi che coltivava, consapevole che un giorno avrebbero potuto sparire. È così che è nata l’idea del film: una famiglia di contadini – i Solé – sta per perdere la sua coltivazione di peschi che il proprietario del terreno vuole sostituire con pannelli solari.

 


Gli esseri umani coltivano la terra in gruppi famigliari fin dal Neolitico. Quello del contadino è il mestiere più antico di tutti i tempi. Ma la storia della famiglia Solé ha luogo in un momento in cui l’agricoltura tradizionale non è più sostenibile. Come loro sono moltissime le famiglie che, dopo generazioni, sono costrette ad abbandonare le loro terre. Una domanda si impone: cos'è l'agricoltura, oggi? Alcarràs è un omaggio alla resilienza delle ultime famiglie di contadini, ancorate alle antiche tradizioni e sempre più marginalizzate.

 

Questa è una storia di appartenenza a una terra, a un luogo, ma e anche un dramma sull'eterna tensione generazionale, sul doloroso superamento delle antiche tradizioni e sull'importanza di rimanere uniti in tempi di crisi. Alcarràs è concepito come un film corale perché desideravo raccontare cosa significa essere parte di una grande famiglia. Dialoghi che si intrecciano, energie opposte, caos, gesti piccoli ma significativi, reazioni a catena emotive... Ciascun Solé cerca il proprio posto nel mondo in un momento in cui la famiglia è sul punto di perdere la propria identità collettiva.

 

Ho scelto di lavorare con attori non-professionisti della zona di Alcarràs per conservare un legame profondo con la terra e con la sua lingua. Perché diventassero una vera famiglia, gli attori hanno passato molto tempo insieme, improvvisando per costruire le loro relazioni. Ancora oggi, ad un anno di distanza dalle riprese, continuano a chiamarsi con i nomi del film, sentendo che tutti loro hanno due famiglie: quella reale e quella degli "Alcarràs". (Carla Simón)

 

Qui il trailer:


 

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