giovedì 28 dicembre 2017

"Coco": un colorato e commovente viaggio nell'Aldilà

di Silvia Sottile




Miguel è un ragazzino che sogna di diventare un celebre musicista ma nella sua famiglia è severamente bandita da generazioni qualsiasi forma di musica a causa di quanto accaduto all’anziana bisnonna Coco quando era solo una bambina. Il Giorno dei Morti, desideroso di dimostrare il proprio talento e intenzionato ad esibirsi in una manifestazione musicale, Miguel ruba la chitarra dalla tomba del suo idolo, Ernesto de la Cruz, finendo misteriosamente per ritrovarsi catapultato nella sorprendente e variopinta Terra dell’Aldilà. Lungo il cammino che intraprende per spezzare la maledizione, Miguel si imbatte nel simpatico e truffaldino Hector che lo accompagna in uno straordinario viaggio alla scoperta della storia, mai raccontata, della sua famiglia.

Diretto da Lee Unkrich (premio Oscar per Toy Story 3 – La Grande Fuga), co-diretto da Adrian Molina (story artist di Monsters University) e prodotto da Darla K. Anderson (Toy Story 3 – La Grande Fuga, Cars – Motori Ruggenti), Coco è un coloratissimo, commovente ed emozionante film di animazione, l’ennesimo capolavoro targato Disney/Pixar.


Un inno alla vita che parte proprio dalla celebrazione del Dia de Los Muertos (festività riconosciuta dall’Unesco nel 2003 Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità), ritratto prestando grande attenzione ad ogni dettaglio, con l’obiettivo, centrato, di mantenersi il più possibile fedele alla reale tradizione messicana. Non un giorno di tristezza, come accade nel nostro paese, ma una festa allegra e gioiosa in cui si immagina che le anime dei propri cari defunti tornino a trovare parenti e amici.

Inizialmente Coco prende il via dal forte desiderio di Miguel di inseguire il proprio sogno, nonostante gli ostacoli posti dalla sua famiglia, a cui comunque il ragazzo è amorevolmente legato, sviluppandosi quindi come un coming of age, un interessante ed originale racconto di formazione che vede protagonista non solo Miguel ma tutta la sua famiglia, antenati compresi. Ma il film raggiunge indubbiamente il suo cuore pulsante nell’incredibile viaggio nel regno dei morti, immaginato come un luogo dinamico e sfavillante, popolato da simpatici scheletri e animali fluorescenti (gli spiriti guida). 


In un tripudio di colori ed emozioni, viene particolarmente sottolineata l’importanza dei ricordi (già centrali in Inside Out) intesi come memoria: ciò che tiene in vita i nostri cari che non ci sono più, è il ricordo che noi conserviamo di loro. Viene quindi rappresentato una sorta di Aldilà di passaggio in cui le anime dei defunti vivono finché essi vengono ricordati mentre invece svaniscono definitivamente allo svanire dei ricordi.

Coco, dunque, non ha paura di affrontare di petto l’argomento della morte e persino dell’oblio definitivo, ma lo fa in maniera gioiosa, dolce e molto commovente, scaldando il cuore dello spettatore e facendolo sciogliere in un catartico fiume di lacrime.


Dal punto di vista tecnico, la sempre impeccabile animazione Disney Pixar raggiunge vette insuperabili ma ciò che colpisce maggiormente è l’imponente contributo musicale, dalla colonna sonora originale composta dal premio Oscar Michael Giacchino alla toccante ed evocativa canzone Ricordami (cantata, nella versione italiana, da Michele Bravi).

Coco, al cinema  dal 28 dicembre in oltre 700 copie, è una meravigliosa e commovente favola per adulti e bambini (non troppo piccoli), una gioia per gli occhi e per il cuore, un film da vivere lasciandosi trasportare dalle emozioni. Da non perdere per nessun motivo al mondo.

Qui il resoconto della conferenza stampa con il regista, la produttrice e le voci italiane. 

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