martedì 19 dicembre 2017

"Ferdinand": la storia del Toro Ferdinando

di Silvia Sottile




Ferdinand è un film d'animazione basato sul racconto del 1936 La Storia del toro Ferdinando, scritto da Munro Leaf e illustrato da Robert Lawson. Libro che all’epoca fu messo al bando sia dalla Germania nazista che dalla Spagna franchista per le sue tematiche inneggianti all’autodeterminazione e contrarie alla violenza. Nel 1938 la Disney ne trasse un delizioso cortometraggio animato (diretto da Dick Rickard), che vinse il premio Oscar.  

Diretto dal brasiliano Carlos Saldanha (L’Era Glaciale 2 e 3, Rio), Ferdinand racconta le avventure di Ferdinand, un toro dall’animo gentile, sensibile, diverso dagli altri proprio perché contrario alla violenza, amante della natura, in particolare dei fiori. Cresciuto nella “Casa del Toro”, dove i tori vengono allevati per partecipare alle corride (o in alternativa finiscono al mattatoio), Ferdinand riesce a scappare. Viene accolto in una fattoria, dove viene accudito amorevolmente da una bambina e da suo padre. Tuttavia, quando diventa grande e grosso, a causa di un malinteso, viene riportato nell’allevamento di tori da corrida. Ma nonostante le apparenze (del resto, si sa che “le apparenze ingannano” e non fa mai male sottolinearlo), Ferdinand è un toro pacifico e cercherà di convincere gli altri tori a fuggire con lui perché ha capito che esiste una vita migliore, senza essere costretti a combattere o morire. 


Traendo un lungometraggio da una breve storia, il regista ha dovuto necessariamente aggiungere numerosi personaggi funzionali al racconto e al messaggio da trasmettere ma utili anche a garantire quella comicità divertente, tendente allo slapstick, che appassiona particolarmente i bambini più piccoli, destinatari principali della pellicola. Ecco così la capra personal trainer, i porcospini ladruncoli e i cavalli vanitosi, che garantiscono tante risate.

Il messaggio centrale, però, rimane forte e chiaro: è importante essere se stessi, seguire il proprio cuore e le proprie aspirazioni; decisa è anche la condanna della violenza, a favore di una convivenza pacifica (argomento affrontato in maniera delicata, a misura di bambino). Ovviamente non manca la valorizzazione dell’amicizia: Ferdinand, infatti, è persino disposto a rischiare la vita in un’arena pur di salvare i suoi amici. 

Buona la qualità dell’animazione, caratterizzata - a livello visivo - da forme tondeggianti e rassicuranti colori pastello, specie nelle scene bucoliche. 

Ferdinand, nelle nostre sale dal 21 dicembre, distribuito da 20th Century Fox, è un delizioso film per tutta la famiglia. 


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