di Silvia Sottile
Il bacio della cavalletta di Elmar Imanov sarà nelle sale italiane dal 1 maggio grazie a Trent Film.
Presentato in anteprima mondiale alla Berlinale 2025 nella sezione
Forum, il film è un’opera poetica
e visionaria, che si svolge in un mondo tinto di realismo magico. Elmar Imanov scrive
e dirige una riflessione intima e
surreale sulla perdita, scandagliando il rapporto padre - figlio attraverso
una narrazione che unisce leggerezza e malinconia.
Al centro della vicenda Bernard, uno scrittore di
mezza età ossessionato dall’ordine,
che conserva con cura i suoi libri avvolgendoli nella carta e trova conforto
nella costruzione di veicoli. L’uomo condivide l’appartamento con un insolito animale domestico: una pecora,
che lo scalda, lo conforta e concilia il suo sonno. Nonostante una relazione
disfunzionale segnata da frequenti rotture, prova un amore profondo per Agata,
la sua compagna. Ma il suo legame
più forte è quello con suo padre Carlos.
La tragedia irrompe nella vita di Bernard quando il
padre viene aggredito mentre cammina per strada, riportando una grave
commozione cerebrale. Successivi esami medici rivelano una diagnosi terribile:
la presenza di un tumore al cervello. Carlos si trova ad affrontare una scelta
difficile: sottoporsi ad un intervento chirurgico, che offre il 50% di
possibilità di sopravvivenza, oppure rinunciare. Senza l’intervento, la morte è
certa. Il padre prende la sua decisione, lasciando Bernard in uno stato di
shock e in balia del suo mondo.
"Nell'inverno del 2014 a mio padre
venne diagnosticato un cancro al polmone al quarto stadio" - ha
raccontato il regista e sceneggiatore Elmar Imanov - "La prognosi è stata devastante: 12
mesi di vita. Una sensazione molto ingiusta e schiacciante. Sapevo che nessuno
poteva capire mio padre ora e da quel momento in poi sarebbe rimasto solo fino
alla sua morte. Mi è crollato il mondo addosso. Questo sentimento si è
manifestato in modi diversi: a volte con le lacrime, altre con improvvisa
iperattività durante una festa. Sono caduto nell'abisso e mi sono sentito un
fantasma. Quando mio padre è morto dopo soli 10 mesi, ho iniziato il mio lento
viaggio di ritorno alla vita. Un anno dopo la sua morte, quando mi sono
svegliato dal torpore, ho scritto la sceneggiatura. Oggi, quando mi guardo
indietro, mi sento una persona diversa."
SINOSSI
Lo scrittore Bernard fodera
i suoi libri con la carta e vive con Fiete, la sua pecora. Quando il padre si
ammala, la realtà che si è costruito e in cui trova rifugio diventa ancora più
incerta e inizia un percorso alla ricerca dell'equilibrio perduto.
Qui il trailer ufficiale:
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