di Silvia Sottile
"Una scarpa è solo una scarpa fino a quando mio figlio non la indossa"
Dal regista premio Oscar Ben Affleck (Argo) e con Matt Damon protagonista nel ruolo dell’anticonformista manager della Nike, Sonny Vaccaro, Air - La storia del grande salto racconta la genesi dell’incredibile e innovativa partnership tra un giovane Michael Jordan e la nascente divisione dedicata al basket della Nike, capace di rivoluzionare il mondo dello sport, quanto la cultura contemporanea, con il lancio del marchio ‘Air Jordan’.
Questa storia motivazionale racconta l’impresa di una squadra non convenzionale che, con in gioco il proprio futuro, compie una scommessa decisiva, la visione senza compromessi di una madre che conosce il valore dell'immenso talento di suo figlio e il ‘fenomeno’ del basket, diventato poi il più grande di tutti i tempi.
Matt Damon interpreta il manager della Nike esperto di basket, Sonny Vaccaro; Ben Affleck ha il ruolo del fondatore e CEO della Nike, Phil Knight; Jason Bateman è Rob Strasser, Vicepresidente del Marketing della Nike; Chris Tucker è Howard White, collega e consigliere di Sonny; Chris Messina è David Falk, l'agente di Jordan; Marlon Wayans è George Raveling, uno degli allenatori di Jordan alle Olimpiadi del 1984, mentre la EGOT (vincitrice di Emmy, Grammy, Oscar e Tony) Viola Davis interpreta la madre di Michael, Deloris Jordan (su espressa richiesta dello stesso Jordan). Fanno parte del cast principale anche Matthew Maher nel ruolo di Peter Moore, direttore creativo della Nike, e Julius Tennon nei panni del padre di Michael, James Jordan.
Air - La storia del grande salto è indubbiamente una storia molto americana: non solo un racconto di sport ma anche di vita.
Ben Affleck, tornato in gran forma alla regia, dirige magistralmente un’epopea sportiva che svela i retroscena del famoso accordo tra la Nike e l’astro nascente del basket, Micheal Jordan, portando alla creazione e alla commercializzazione delle mitiche Air Jordan. Un contratto innovativo che ha segnato un’epoca, cambiando per sempre il connubio tra marketing e sport, nato da un’intuizione geniale e una buona dose di coraggio.
Portare in scena questa storia rappresentava sicuramente una sfida, sfida che Affleck ha ampiamente vinto. Forte di un’ottima scrittura, diretto con sicurezza e straordinariamente interpretato, Air è un film che vola in alto, proprio come Michael Jordan. Da sottolineare l’intensa prova del protagonista Matt Damon e quella della sempre immensa Viola Davis, ma tutto il cast (anche lo stesso regista nel ruolo che si è ritagliato) forma un’ottima squadra.
Probabilmente la carta vincente di questa appassionante parabola sportiva e umana è stata quella di utilizzare i toni della commedia in cui i momenti divertenti sono ben bilanciati da quelli commoventi, il tutto funzionale al racconto, sempre emozionante e dal ritmo avvincente. A dare la carica ci pensa una colonna sonora pazzesca e mozzafiato, rigorosamente anni ’80, a partire dalle prime immagini che scorrono sul grande schermo e ci immergono subito nel 1984 (anno in cui si svolge la vicenda), accompagnate da canzoni epocali che ci riportano indietro nel tempo. Questo inizio dà già la misura del film.
Chiudiamo con un’interessante dichiarazione di Ben Affleck: “Air non è la storia di Michael Jordan, ma la storia non sussisterebbe senza di lui. Non avrei fatto questo film senza prima averlo contattato. E sono grato a Michael per aver condiviso ciò che è stato importante per lui. La sua presenza e la sua influenza si fanno sentire nell’arco di tutto il film, anche se non appare il suo volto. Essendo una leggenda - una figura indiscutibilmente importante e significativa, che gode di così alta stima - non volevamo infrangere l'illusione, ma piuttosto lasciare che il pubblico invocasse i propri ricordi e le proprie esperienze su ciò che per ognuno ha rappresentato e rappresenta Michael Jordan”.
Dal 6 aprile al cinema, distribuito da Warner Bros. Pictures. Da non perdere.
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