lunedì 14 marzo 2022

"Corro da te" - La commedia romantica con Pierfrancesco Favino e Miriam Leone

 di Silvia Sottile


Corro da te è un film di Riccardo Milani con Pierfrancesco Favino, Miriam Leone, Pietro Sermonti, Vanessa Scalera, Pilar Fogliati,  Andrea Pennacchi, Carlo De Ruggieri, Giulio Base, con l’amichevole partecipazione di Piera Degli Esposti e con la partecipazione straordinaria di Michele Placido. 

Nelle nostre sale da giovedì 17 marzo con Vision Distribution.

Bello, sportivo, single incallito e seduttore seriale, Gianni è un quasi cinquantenne in carriera a capo di un importante brand di scarpe da running che vanta tra i suoi testimonial i più grandi atleti del momento. Disposto a tutto pur di conquistare la giovane donna di turno, per una serie di circostanze arriva a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle – questa volta puntando tutto sulla pietà, per lui l’unico sentimento che è possibile provare nei confronti di un disabile. Ma quando incontra Chiara, una donna solare e dinamica, musicista per lavoro e tennista per passione nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica, inizia a provare per lei tutt’altro tipo di sentimenti.  Attraverso lei e i suoi amici, sportivi e vitali almeno quanto lei, Gianni non potrà far altro che cambiare prospettiva su molte cose: la vita, l’amore, la disabilità in sé. Imparerà che l’unico vero handicap è l’assenza di forza d’animo, per ritrovarsi infine totalmente cambiato sia come uomo che come businessman.

 


 

NOTE DI REGIA

Corro da te credo sia soprattutto una storia d’amore. Una commedia romantica e divertente che incontra la durezza della disabilità. Un film che racconta la civiltà del nostro tempo, che purtroppo spesso si esprime attraverso un modello di società che seleziona e coltiva la bellezza fisica, aspirando ad una comunità in cui sono tutti belli e tutti in salute. E quando salute e bellezza vengono meno si rimane fuori.

Una civiltà, quindi, che seleziona, ma nella quale continuo a pensare che, in fondo ad ognuno di noi, anche nella persona peggiore, quella che ci sembra la meno sensibile e irrecuperabile, esiste ancora una scintilla di umanità, di sensibilità, che l’occasione giusta può far riemergere e rifiorire.

Ed è esattamente il percorso, contrastato e sincero, che il personaggio di Pierfrancesco Favino compie durante l’arco della storia. Un percorso difficile fatto di mille sfumature, di durezze e divertimento, di sincerità e di ironia, messo davanti al muro della realtà dal personaggio interpretato da Miriam Leone. Già dopo i primissimi giorni di riprese c’era sul set una sensazione di grande complicità. E questo credo sia avvenuto anche per il tipo di storia e di temi che andavamo a raccontare e a mettere in scena.

 


 

Ma è stata determinante la presenza costante delle associazioni, delle federazioni sportive per disabili, e di tutte le persone disabili che ci hanno aiutato e partecipato direttamente, sia nella preparazione del film che durante le riprese.

Siamo arrivati così alla fine di questa lavorazione con un ultimo giorno mancante girato a distanza di molti mesi, dopo il primo lockdown nazionale, con un collante speciale a tenerci uniti. E con la sensazione di una piccola comunità che si era formata e aspettava il momento per potersi rivedere. Con la sottile felicità per essere stati tra i primi a ricominciare a lavorare dopo mesi di isolamento.

Corro Da Te mi ha dato l’opportunità di lavorare con un cast in gran parte per me inedito a cominciare dai protagonisti, Pierfrancesco Favino e Miriam Leone, una coppia strutturatasi su un affascinante alchimia, credo e spero destinata a ricostituirsi. E poi da Vanessa Scalera a Pilar Fogliati, da Pietro Sermonti ad Andrea Pennacchi e Carlo De Ruggeri. Un cast per me nuovo e credo anche inedito e interessante per composizione. Ad equilibrare le novità, peraltro, ci sono stati Michele Placido, uno degli attori con cui ho lavorato di più e quel gigante dalla voce gentile che è e rimarrà sempre la grande, e per me cara amica, Piera Degli Esposti.

Riccardo Milani

Qui il trailer:


 

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