Nel 1993 arrivavano per la prima volta sugli schermi
televisivi americani i Power Rangers, giovani supereroi in sgargianti tute
acetate che dovevano salvare il mondo da improbabili minacce aliene. Di lì a
poco i personaggi di Haim Saban avrebbero conquistato tutti i continenti e
appassionato numerose generazioni di adolescenti.
Power
Rangers, diretto da Dean Israelite e scritto da John Gatins
(Flight, Kong: Skull Island), è
essenzialmente un reboot cinematografico della popolare serie TV andata in onda
in tutto il mondo a partire dagli anni ‘90 e che era già stata portata due
volte sul grande schermo (nel 1995 e nel 1997). L’intento dell’operazione è
duplice: da una parte coinvolgere i nostalgici che hanno amato gli iconici personaggi
originali, dall’altra conquistare i ragazzi di oggi, gli esigenti adolescenti
2.0.
La pellicola è dunque essenzialmente una origin
story dalla trama molto semplice: 5 normalissimi teenager di differenti etnie e
diversa estrazione sociale, con problematiche di vario genere a scuola, in
famiglia o nell’inserimento in un gruppo di amici, vengono prescelti dal destino per salvare il
mondo da una terribile minaccia aliena. Dovranno unire le proprie forze e
creare un gruppo affiatato e compatto per trasformarsi nei potentissimi Power Rangers e sconfiggere la temibile villain Rita
Repulsa (Elizabeth Banks) e le sue mostruose creature per salvare il pianeta. Chi sono i giovani
protagonisti? Jason (il Red Ranger, il leader) è interpretato da Dacre
Montgomery, Kimberly (Pink Ranger) da Naomi Scott, Billy (Blue Ranger) da RJ
Cyler, Trini (Yellow Ranger) da Becky G. e Zack (Black Ranger) da Ludi Lin. Ad aiutare
i ragazzi nella formazione e nella preparazione allo scontro e all’uso dei
poteri, il mentore Zordon (Bryan Cranston), semplicemente un volto che parla attraverso
una parete da un’altra dimensione.
Power
Rangers utilizza la maggior parte dei 124 minuti di durata
per raccontare le problematiche adolescenziali, la creazione del gruppo e lo
sviluppo di un rapporto di amicizia. Questo purtroppo va a scapito della
componente action. Solo nella parte finale della pellicola, infatti, i nostri
giovani supereroi indossano l’armatura nuova di zecca (di un altro livello
rispetto alle tute colorate della serie tv) e il pubblico può finalmente
divertirsi con scene ad alto tasso di adrenalina e un combattimento fracassone tra super mostri alieni e i mitici Power
Rangers con tutto il loro repertorio di Zord e Megazord che conquisterà
immediatamente i fan nostalgici ma anche i novellini, grazie soprattutto alla
colonna sonora che accompagna questo scontro dando la carica: l’iconica sigla
originale.
L’impressione complessiva è che la pellicola sia
riuscita solo in parte: ottime potenzialità ma non sfruttate fino in fondo. Sicuramente
la componente ironica (e anche autoironica) aiuta molto. Non è un caso infatti
che ad emergere sia il personaggio di Rita Repulsa, che in
alcune scene incute realmente paura, interpretato da una Banks che si dimostra
un’attrice sempre più eclettica e talentuosa.
Power
Rangers, nelle nostre sale dal 6 aprile, resta principalmente un film per
teenager con diversi limiti e difetti, eppure nell’insieme può risultare a
tratti godibile, ovviamente a patto che abbiate amato i personaggi della serie
tv (effetto nostalgia) o che siate adolescenti!
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