mercoledì 5 aprile 2017

"Power Rangers": il reboot cinematografico della popolare serie TV per adolescenti

di Silvia Sottile





Nel 1993 arrivavano per la prima volta sugli schermi televisivi americani i Power Rangers, giovani supereroi in sgargianti tute acetate che dovevano salvare il mondo da improbabili minacce aliene. Di lì a poco i personaggi di Haim Saban avrebbero conquistato tutti i continenti e appassionato numerose generazioni di adolescenti. 

Power Rangers, diretto da Dean Israelite e scritto da John Gatins (Flight, Kong: Skull Island), è essenzialmente un reboot cinematografico della popolare serie TV andata in onda in tutto il mondo a partire dagli anni ‘90 e che era già stata portata due volte sul grande schermo (nel 1995 e nel 1997). L’intento dell’operazione è duplice: da una parte coinvolgere i nostalgici che hanno amato gli iconici personaggi originali, dall’altra conquistare i ragazzi di oggi, gli esigenti adolescenti 2.0.


La pellicola è dunque essenzialmente una origin story dalla trama molto semplice: 5 normalissimi teenager di differenti etnie e diversa estrazione sociale, con problematiche di vario genere a scuola, in famiglia o nell’inserimento in un gruppo di amici,  vengono prescelti dal destino per salvare il mondo da una terribile minaccia aliena. Dovranno unire le proprie forze e creare un gruppo affiatato e compatto  per trasformarsi nei potentissimi Power Rangers  e sconfiggere la temibile villain Rita Repulsa (Elizabeth Banks) e le sue mostruose creature  per salvare il pianeta. Chi sono i giovani protagonisti? Jason (il Red Ranger, il leader) è interpretato da Dacre Montgomery, Kimberly (Pink Ranger) da Naomi Scott, Billy (Blue Ranger) da RJ Cyler, Trini (Yellow Ranger) da Becky G. e Zack (Black Ranger) da Ludi Lin. Ad aiutare i ragazzi nella formazione e nella preparazione allo scontro e all’uso dei poteri, il mentore Zordon (Bryan Cranston), semplicemente un volto che parla attraverso una parete da un’altra dimensione.


Power Rangers utilizza la maggior parte dei 124 minuti di durata per raccontare le problematiche adolescenziali, la creazione del gruppo e lo sviluppo di un rapporto di amicizia. Questo purtroppo va a scapito della componente action. Solo nella parte finale della pellicola, infatti, i nostri giovani supereroi indossano l’armatura nuova di zecca (di un altro livello rispetto alle tute colorate della serie tv) e il pubblico può finalmente divertirsi con scene ad alto tasso di adrenalina  e un combattimento  fracassone tra super mostri alieni e i mitici Power Rangers con tutto il loro repertorio di Zord e Megazord che conquisterà immediatamente i fan nostalgici ma anche i novellini, grazie soprattutto alla colonna sonora che accompagna questo scontro dando la carica: l’iconica sigla originale. 


L’impressione complessiva è che la pellicola sia riuscita solo in parte: ottime potenzialità ma non sfruttate fino in fondo. Sicuramente la componente ironica (e anche autoironica) aiuta molto. Non è un caso infatti che ad emergere sia il personaggio di Rita Repulsa, che in alcune scene incute realmente paura, interpretato da una Banks che si dimostra un’attrice sempre più eclettica e talentuosa.

Power Rangers, nelle nostre sale dal 6 aprile, resta principalmente un film per teenager con diversi limiti e difetti, eppure nell’insieme può risultare a tratti godibile, ovviamente a patto che abbiate amato i personaggi della serie tv (effetto nostalgia) o che siate adolescenti!

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