L’ottavo capitolo del roboante franchise di Fast &
Furious inizia nell’assolata Cuba, dove Dom (Vin Diesel) e Letty (Michelle
Rodriguez) si godono la luna di miele. La corsa automobilistica tra le vie di L’Avana
che vede Dom gareggiare contro un boss locale è indubbiamente una delle scene
migliori di tutta la pellicola.
Esaurito il prologo inizia la storia vera e propria,
dalla trama totalmente implausibile: Dom incontra la temibile cyber terrorista
Cipher (il premio Oscar Charlize Theron)
che lo costringe a collaborare con lei per impadronirsi di pericolosissime armi
nucleari. Dom sarà così costretto a mettersi contro la sua “famiglia”, a
tradire i suoi amici. Intanto la “squadra”, sconvolta da questo inspiegabile
tradimento, si riorganizza per impedire a Cipher di portare a termine i suoi
piani. È Hobbs (Dwayne Johnson) a dover tenere unito il gruppo, ritrovandosi
addirittura a collaborare con il suo nemico Deckard Shaw (Jason Statham) per
volere di Mr Nobody (Kurt Russell). Nel cast anche Scott Eastwood e persino un
cameo del premio Oscar Helen Mirren.
Fast
& Furious 8, diretto da F. Gary Gary, ha il
difficile compito di portare avanti la saga dopo l’addio a Paul Walker (si
potrà comunque notare un piccolo omaggio anche in questo capitolo). Venuta meno
la spinta emotiva data dalla prematura scomparsa dell’attore (interprete dello
storico personaggio di Brian O’Conner) che aveva trasformato il settimo
episodio in un clamoroso successo mondiale, si è puntato quasi esclusivamente
sulla spettacolarizzazione fine a se stessa e nulla di più.
La sceneggiatura è talmente assurda che si fa fatica
persino a sospendere l’incredulità per godersi lo spettacolo. Probabilmente i
fan che hanno seguito tutti i precedenti capitoli si appassioneranno ugualmente
alle nuove vicende di Dominic Toretto e compagni, apprezzando le infinite e
spettacolari scene d’azione condite da missili ed esplosioni, in particolar
modo l’attacco delle “auto zombie”, una divertente sparatoria con bambino al
seguito e l’esagerato scontro finale sui ghiacci russi tra le auto pazzesche
dei protagonisti e un sottomarino nucleare.
A tutti gli altri sconsigliamo la
visione, anche perché senza neanche un minimo di senso logico che dia
credibilità alla trama, sembra di assistere solo ad un’accozzaglia di
situazioni surreali senza soluzione di continuità e neanche la presenza di innumerevoli
scene action riesce a tenere desta l’attenzione dei non appassionati per tutta
la durata della pellicola. In effetti 136 minuti sono decisamente troppi per un
film del genere.
L’unica nota positiva è la costante vena di ironia
che consente a Fast & Furious 8
di non prendersi mai troppo sul serio e di mostrarsi per quello è: puro e
semplice intrattenimento ad alto tasso di adrenalina da vedere spegnendo completamente
il cervello. Al cinema dal 13 aprile.
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