giovedì 13 aprile 2017

Fast & Furious 8: la saga continua

di Silvia Sottile




L’ottavo capitolo del roboante franchise di Fast & Furious inizia nell’assolata Cuba, dove Dom (Vin Diesel) e Letty (Michelle Rodriguez) si godono la luna di miele. La corsa automobilistica tra le vie di L’Avana che vede Dom gareggiare contro un boss locale è indubbiamente una delle scene migliori di tutta la pellicola. 

Esaurito il prologo inizia la storia vera e propria, dalla trama totalmente implausibile: Dom incontra la temibile cyber terrorista Cipher  (il premio Oscar Charlize Theron) che lo costringe a collaborare con lei per impadronirsi di pericolosissime armi nucleari. Dom sarà così costretto a mettersi contro la sua “famiglia”, a tradire i suoi amici. Intanto la “squadra”, sconvolta da questo inspiegabile tradimento, si riorganizza per impedire a Cipher di portare a termine i suoi piani. È Hobbs (Dwayne Johnson) a dover tenere unito il gruppo, ritrovandosi addirittura a collaborare con il suo nemico Deckard Shaw (Jason Statham) per volere di Mr Nobody (Kurt Russell). Nel cast anche Scott Eastwood e persino un cameo del premio Oscar Helen Mirren.


Fast & Furious 8, diretto da F. Gary Gary, ha il difficile compito di portare avanti la saga dopo l’addio a Paul Walker (si potrà comunque notare un piccolo omaggio anche in questo capitolo). Venuta meno la spinta emotiva data dalla prematura scomparsa dell’attore (interprete dello storico personaggio di Brian O’Conner) che aveva trasformato il settimo episodio in un clamoroso successo mondiale, si è puntato quasi esclusivamente sulla spettacolarizzazione fine a se stessa e nulla di più. 

La sceneggiatura è talmente assurda che si fa fatica persino a sospendere l’incredulità per godersi lo spettacolo. Probabilmente i fan che hanno seguito tutti i precedenti capitoli si appassioneranno ugualmente alle nuove vicende di Dominic Toretto e compagni, apprezzando le infinite e spettacolari scene d’azione condite da missili ed esplosioni, in particolar modo l’attacco delle “auto zombie”, una divertente sparatoria con bambino al seguito e l’esagerato scontro finale sui ghiacci russi tra le auto pazzesche dei protagonisti e un sottomarino nucleare. 


A tutti gli altri sconsigliamo la visione, anche perché senza neanche un minimo di senso logico che dia credibilità alla trama, sembra di assistere solo ad un’accozzaglia di situazioni surreali senza soluzione di continuità e neanche la presenza di innumerevoli scene action riesce a tenere desta l’attenzione dei non appassionati per tutta la durata della pellicola. In effetti 136 minuti sono decisamente troppi per un film del genere.

L’unica nota positiva è la costante vena di ironia che consente a Fast & Furious 8 di non prendersi mai troppo sul serio e di mostrarsi per quello è: puro e semplice intrattenimento ad alto tasso di adrenalina da vedere spegnendo completamente il cervello. Al cinema dal 13 aprile.


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