venerdì 23 giugno 2017

"Istintobrass": documentario sul maestro del cinema erotico italiano

by redazione


Istintobrass, il documentario rivelazione, dedicato alla vita del maestro dell’eros Tinto Brass, arriva finalmente nelle sale, dopo aver riscosso successo in numerosi festival internazionali del cinema.

La pellicola, nata dalla fatica artistica del regista Massimiliano Zanin, sceneggiatore anche di molti film di Brass, sarà in sala il 26 e il 27 giugno in tutte le sale Uci cinemas italiane. Un viaggio libertino e anticonformista pensato per ripercorrere la vita di Brass, cineasta simbolo di un erotismo senza tempo: dagli anni della formazione a Parigi, alla Cinématèque Française, al fianco dei grandi Roberto Rossellini, Henri Langlois e Joris Ivens e delle future icone della Nouvelle Vague come Robert Bresson, Jean-Luc Godard e François Truffaut, fino alle pellicole che lo consacreranno al grande pubblico, come i porno kolossal Caligula e Salon Kitty e l'indimenticabile “La Chiave”.

Brass utilizzava l’eros - dichiara il regista Massimiliano Zanin - come veicolo per scardinare i falsi moralismi della società: la sua è stata una grande lezione. Per questo mi interessava inserirmi nel suo solco, indagando la difesa della libertà individuale nei confronti del potere. Il bigottismo di oggi non è più solo confinato al sesso, si estende alla pratica del politicamente corretto, tanto che la morte del cinema italiano è stata decretata proprio da questo meccanismo di censura e auto-censura. Il consumismo, l’avidità, il conformismo: ecco i mali del nostro cinema, della nostra società, finanche del nostro erotismo. Tinto è stato un maestro, il maestro del contro: contro la politica, la censura e i falsi moralismi che non permettono agli individui di essere liberi in se stessi.

A parlare saranno le voci e i volti dei più grandi che con Brass hanno condiviso cinema e vita come Gigi Proietti, che Tinto lanciò nel primo ruolo da protagonista ne “L’urlo"; Helen Mirren, regina del teatro shakespeariano, premio Oscar e Coppa Volpi a Venezia, legata a Tinto per il film “Caligola”; Sir Ken Adam, due volte premio Oscar, scenografo di Stanley Kubrick e dei più importanti “James Bond” che con Brass ideò le scenografie di “Salon Kitty”. E ancora: Franco Branciaroli, uno dei più grandi interpreti del teatro italiano, nonché attore feticcio e alter ego del regista sul grande schermo; Franco Nero, vincitore con la compagna Vanessa Redgrave del premio della critica alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1971, per aver interpretato “La Vacanza” di Tinto Brass e ancora, Serena Grandi, Adriana Asti, la bellissima attrice ucraina Yuliya Mayarchuk, una serie tra i più importanti critici italiani e francesi, a raccontare la genialità di un cineasta che ha fatto della donna la figura centrale di ogni suo film, promuovendo costantemente la ricerca della libertà dell’individuo rispetto ai condizionamenti della società e della cultura.

Sono molto affezionato a questo film - afferma Tinto Brass - che credo renda bene omaggio alla mia storia. Mi ha riportato a Venezia esattamente cinquant'anni dopo la mia prima pellicola “Chi Lavora è perduto” e dopo che il Festival mi aveva ostracizzato per tanto tempo. A 80 anni sono stato sdoganato anch'io e la critica italiana e internazionale ora mi riconosce finanche un valore artistico, mi dedicano festival e proiezioni speciali in mezzo mondo e forse iniziano a capire che i miei non erano semplicemente culi in bella mostra ma un grimaldello espressivo utile a scardinare l'ipocrisia della società, un inno di libertà contro il conformismo e contro ogni forma di potere. Ma in fondo non me ne importa molto, ho sempre fatto il mio cinema e questo mi basta.

Il documentario, prodotto da Wave e Think’o Film e dal produttore Federico Lami, arriva finalmente in sala grazie ad un accordo con Mial Vision e Uci Cinemas che lo distribuirà in 38 sale dopo essersi aggiudicato una Nomination ai Nastri d’Argento del 2014 e dopo aver suscitato grande interesse in vari festival internazionali tra i quali la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Rotterdam International Film Festival, il Puchon International Fantastic Film Festival in Korea del Sud dove il film è già uscito nelle sale, il festival di Varsavia e al Sitges – Festival Internacional de Cinema Fantastic de Catalunya e all’Hollywood independent film festival.

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