di Silvia Sottile
Kraven - Il Cacciatore, prodotto da Sony Pictures in associazione con Marvel, racconta la storia di Sergei Kravinoff, personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko nel 1964 e uno dei villain più amati dell’universo di Spider-Man. Al cinema dall'11 dicembre, distribuito da Eagle Pictures.
Il film è diretto da J. C. Chandor (Margin
Call) e interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of Ultron, Tenet, Bullet
Train), Ariana DeBose (West Side Story), Fred Hechinger (Butcher's
Crossing, Il Gladiatore II), Alessandro Nivola (Amsterdam),
Christopher Abbott (Povere creature!) e Russell Crowe (Il Gladiatore).
Kraven - Il Cacciatore racconta
la violenta storia della nascita e del destino di uno dei villain più iconici
della Marvel. Aaron Taylor-Johnson interpreta Kraven, un uomo la cui complessa
relazione con il suo spietato padre, Nikolai Kravinoff (Russell Crowe), lo
conduce su un cammino di vendetta con conseguenze brutali, motivandolo a
diventare non solo il più grande cacciatore del mondo, ma anche uno dei più
temuti.
Ultimo film del Sony's Spider-Man Universe, dopo il
disastroso flop di Madame Web (non che Morbius e la trilogia dedicata a Venom siano andati molto meglio), Kraven
- Il Cacciatore si concentra sulla origin story di Kraven – indubbiamente uno dei villain più
noti dell’Universo di Spider-Man. A partire dal suo difficile rapporto col
padre, causa principale e scatenante della sua evoluzione negativa, il film
punta tutto sull’azione e sulla violenza.
Nello specifico, le numerose
e spettacolari scene d’azione, decisamente molto cruente (ecco il perché del divieto ai minori di 14
anni in Italia – Rated R negli USA), sono la parte che funziona meglio. Funziona
bene anche il protagonista Aaron Taylor-Johnson, perfetto per il ruolo, con la
presenza scenica, il carisma e il fisico adatti a incarnare Kraven in maniera
convincente. Inoltre gli appassionati di fumetti e videogiochi possono
riscontrare diversi piacevoli rimandi.
Oltre a questi elementi da
salvare, che garantiscono comunque nel complesso un certo intrattenimento senza impegno, il
film ha purtroppo ben poco da dire: trama esile e prevedibile, scrittura senza
alcun guizzo di originalità con dialoghi piatti e
banali, caratterizzazione inesistente dei personaggi che risultano totalmente monodimensionali e di cui non vengono esplorate le motivazioni.
Non resta dunque che spegnere il cervello, godersi un po’ di azione cruenta... e Aaron Taylor-Johnson!
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