giovedì 12 dicembre 2024

"Kraven - Il Cacciatore" - Cattivi non si nasce, si diventa

 di Silvia Sottile


Kraven - Il Cacciatore, prodotto da Sony Pictures in associazione con Marvel, racconta la storia di Sergei Kravinoff, personaggio creato da Stan Lee e Steve Ditko nel 1964 e uno dei villain più amati dell’universo di Spider-Man. Al cinema dall'11 dicembre, distribuito da Eagle Pictures.

Il film è diretto da J. C. Chandor (Margin Call) e interpretato da Aaron Taylor-Johnson (Avengers: Age of UltronTenetBullet Train), Ariana DeBose (West Side Story), Fred Hechinger (Butcher's Crossing, Il Gladiatore II), Alessandro Nivola (Amsterdam), Christopher Abbott (Povere creature!) e Russell Crowe (Il Gladiatore). 

Kraven - Il Cacciatore racconta la violenta storia della nascita e del destino di uno dei villain più iconici della Marvel. Aaron Taylor-Johnson interpreta Kraven, un uomo la cui complessa relazione con il suo spietato padre, Nikolai Kravinoff (Russell Crowe), lo conduce su un cammino di vendetta con conseguenze brutali, motivandolo a diventare non solo il più grande cacciatore del mondo, ma anche uno dei più temuti.




Ultimo film del Sony's Spider-Man Universe, dopo il disastroso flop di Madame Web (non che Morbius e la trilogia dedicata a Venom siano andati molto meglio), Kraven - Il Cacciatore si concentra sulla origin story di Kraven – indubbiamente uno dei villain più noti dell’Universo di Spider-Man. A partire dal suo difficile rapporto col padre, causa principale e scatenante della sua evoluzione negativa, il film punta tutto sull’azione e sulla violenza.

Nello specifico, le numerose e spettacolari scene d’azione, decisamente molto cruente (ecco il perché del divieto ai minori di 14 anni in Italia – Rated R negli USA), sono la parte che funziona meglio. Funziona bene anche il protagonista Aaron Taylor-Johnson, perfetto per il ruolo, con la presenza scenica, il carisma e il fisico adatti a incarnare Kraven in maniera convincente. Inoltre gli appassionati di fumetti e videogiochi possono riscontrare diversi piacevoli rimandi.

Oltre a questi elementi da salvare, che garantiscono comunque nel complesso un certo intrattenimento senza impegno, il film ha purtroppo ben poco da dire: trama esile e prevedibile, scrittura senza alcun guizzo di originalità con dialoghi piatti e banali, caratterizzazione inesistente dei personaggi che risultano totalmente monodimensionali e di cui non vengono esplorate le motivazioni. 

Non resta dunque che spegnere il cervello, godersi un po’ di azione cruenta... e Aaron Taylor-Johnson!




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